Arrivati a questo punto della stagione non aspetto altro. Di cosa sto parlando? Ai non addetti ai lavori o semplicemente ai non appassionati potrei suggerire di guardare le classifiche NBA di questi giorni e confrontarle con quelle di inizio stagione. Dei piccoli numeri, accanto ad alcune squadre, sono comparsi magicamente facendo una classifica nella classifica.
Spiegazione molto semplice: i playoffs si stanno avvicinando.
A fianco degli Houston Rockets è apparso il numero 5, quinta squadra ad Ovest.
Analizzare una stagione attraverso un numero ha la doppia faccia di una moneta. A volte crudele (nella mediocrità dell Est una squadra con Jason Kidd e Vince Carter rischia di non rientrare tra le prime 8), altre volte è perfettamente coerente con la realtà. Il più forte è al numero 1 e su questo non si discute.
Daremo i voti ai Rockets di questa stagione, almeno ci proveremo.
[b]Voto 4 ai Rockets contro le grandi dellOvest.[/b]
3 sconfitte su 3 con i Phoenix Suns, 3 sconfitte su 4 contro i Mavericks e bilancio in parità contro i San Antonio Spurs. Ok che siamo in regular season ma queste qua prima o poi bisognerà incontrarle ai playoffs, no?
Sembra quasi una maledizione incontrare i Mavericks e spesso il calendario ha voluto che i Rockets si arenassero contro Dallas dopo importanti vittorie. A parte il successo alla seconda partita di regular season (con quei Mavericks tutto poteva succedere) tutte le partite contro i cugini del Texas sono capitate al momento sbagliato. Risultato: ricominciare da capo.
Lottare contro i Suns e la loro velocità pare davvero complicato soprattutto se Nash e compagni trovano la serata giusta. Appena i ritmi si alzano Houston sembra andare in palla e di palle se ne vedono davvero poche. Latletismo della squadra dei Suns potrebbe risentirne in una eventuale gara a sette partite ma di strada per i Rockets ne rimane molta da fare.
I ritmi più ragionati contro una squadra come i San Antonio Spurs sembrano essere più congeniali ai Rockets ed il record al 50% lo dimostra. La superiorità degli Spurs su questi Rockets è basata più su principi mentali e caratteriali che tecnici e fisici.
[b]Voto 5 alla mentalità e al carattere. [/b]
Di strisce vincenti ce ne sono state è vero ma non hanno mai superato le 5 partite. Troppe volte le strisce positive sono finite con partite abbordabili se non semplici. Manca un briciolo di freddezza nelle situazioni dove solo te stesso puoi farti del male e spesso i Rockets si sono fatti male con le proprie mani. La mentalità vincente si acquista vincendo e perdendo ma con uno spirito diverso da quello che si vede in campo. I Rockets sembrano essere forti quando il binario preso è quello giusto, molto meno quando la partita sembra averti messo con le spalle al muro.
La quasi sufficienza non può che essere condizionata da un quarantenne che di mentalità e carattere ne avrebbe da vendere. Grande Dikembe.
[b]Voto 7 ai Rockets senza Yao Ming. [/b]
Non sputiamo sul piatto dove mangiamo (ci rimarrebbe il buon Mutombo ma siamo seri). Vedere la squadra senza il centrone cinese è stato un bel vedere. La sua presenza sotto canestro blocca decisamente linventiva della squadra che ha raggiunto ottimi livelli nei mesi in cui è stato fermo ai box. TMac ha mantenuto medie importanti in questo periodo come peraltro tutti quei giocatori abituati a giocare dal perimetro. Quando Yao si è infortunato conto i Clippers prima di Natale le aspettative non erano così rosee ma il campo ha, per fortuna, smentito tutto. Di certo avere 2 metri e venti sotto canestro è molto vincolante per una squadra le cui caratteristiche potrebbero essere quelle di squadra perimetrale.
[b]Voto 8 ai Rockets con Yao Ming.[/b]
Yao condiziona, come detto, le prestazioni della squadra. Nelle serate di scarsa precisione da fuori affidarsi al cinese sotto canestro è una garanzia se non una sicurezza. Con l86.3 % dalla lunetta e il suo 50% abbondante al tiro Yao permette di riempire alcune lacune del gioco dei Rockets. Difensivamente è dominante quando è in buone condizioni, al contrario quando manca laggressività è più un peso che un vantaggio per i compagni di squadra.
[b]Voto 6 alla rotazione di coach Van Gundy.[/b]
Sufficienza motivata principalmente dai risultati e dai playoffs quasi raggiunti. Sarebbe insufficiente visto che su 14 giocatori 7 hanno giocato almeno 60 partite nella regular season. Non sembrano entrati negli schemi della squadra ma semplicemente nei garbage time delle partite il greco Spanoulis, Snyder, Wells (ne riparleremo…), Lucas III e Steve Novak. Il pericolo stanchezza si può far sentire. Immaginare una rotazione del genere contro squadre nettamente più forti fa venire voglia di chiudere gli occhi e non guardare, soprattutto per il fatto che la schiena di McGrady non è da sempre affidabile e Yao è appena tornato alla ribalta.
Un voto nel voto concedetemelo2 a Bonzi Wells e alla sfortuna che lo sta bloccando. La fortuna uno se la va a cercare e Wells non sembra essersi impegnato tantissimo visto come si è presentato alle telecamere. Più grasso che muscoli, tanto fumo e niente arrosto.
[b]Voto 6 ai Rockets formato playoffs.[/b]
Più che un giudizio reale si tratta di una aspettativa. Superare il primo turno DEVE essere lobiettivo per la squadra di Van Gundy e poi succeda quel che succeda. Gli avversari si conoscono come chiari sono i limiti e pregi di questa squadra.
La combinazione Yao Ming-Tracy McGrady non ha portato quello che ci si aspettava nonostante i clamori suscitati da quando vestono la stessa maglia. E certamente una coppia di campioni attorno al quale costruire qualcosa di importante. Visto quello che è successo in questi anni la strada percorsa è stata quella dell’esperienza e applicazione tattica. Un allenatore come Van Gundy e il suo playbook necessitano di queste caratteristiche ed esse sono state trovate in giocatori come Howard, Mutombo e Hayes.
In questo tipo di basket e con una squadra di questo tipo i playoffs possono essere affrontati con la decisione di non aver nulla da perdere. I favoriti sono altri ma come outsider i Rockets sono ai primi posti assoluti.
[b]Voto 0 a Tracy McGrady e alla EASPORTS.[/b]
Non discuto la bellezza del gioco ma perchè rispolverare dal burrone della memoria quella disastrosa serie con i Dallas Mavericks per una pubblicità?? Non potevano questi benedetti autori proporre la sua esplosiva impresa contro gli Spurs, 13 punti in 33 secondi???
“I’ll make you believe” dice Tmac nello spot televisivo…Tracy, la fede sarà grande ma la realtà non è stata già troppo crudele?