Il turno infrasettimanale casalingo regala all’Air una grande gioia, la quinta del girone di ritorno. Il ruolino di marcia è da prima della classe, ma le disgrazie occorse finora impediscono agli uomini di Boniciolli di lottare per obiettivi diversi dalla salvezza. Non ultima l’infortunio a Radulovic, ai box dopo un colpo subito nella trasferta vittoriosa di Reggio Emilia. Ormai la salvezza sembra davvero a un passo, soprattutto continuando di questo passo.
Degna di nota è la cornice di pubblico: PalaDelMauro gremito in ogni ordine di posto, con oltre 600 tifosi ospiti ad occupare l’intera Curva Nord. La coreografia del pubblico di casa è il preludio della festa dello sport che si sta per svolgere in quel di Avellino: la Curva Sud è divisa in 4 settori, rappresentanti i colori sociali delle 2 squadre, e lo striscione “Quattro colori un’unica passione” sigilla ancora una volta il gemellaggio tra le 2 tifoserie.
Boniciolli inizia la contesa con in campo Petrov, Curry, Strong, Maioli e Jamison, Alibegovic risponde con Smith, Carter, Apodaca, Salvi e Nolan.
La partita prende sin dall’inizio la strada di casa, Avellino tira da 3 con una facilità impressionante, soprattutto per merito di Petrov, autore di 13 dei primi 19 punti dei biancoverdi (25 al termine, col 6/7 da 3 e con l’89% dal campo). Al giro di boa del primo quarto il risultato è fermo sul 21-8, con gli ospiti in balia dell’ottima vena dall’arco dei biancoverdi (5/7 al 10′). All’intervallo breve il risultato è fermo sul +10 (26-16), con una tripla a fine quarto di Carter. I padroni di casa rischiano di avere problemi sotto canestro, visto che all’assenza di Radulovic si aggiungono le solite difficoltà di Dorkofikis e una prova finora opaca di Jamison (0 punti e 3 rimbalzi). Da notare la buona prestazione di Maioli, autore di una tripla in avvio di gara, in crescendo nelle ultime uscite.
In avvio di secondo quarto Scafati dimostra di esserci, dopo un buon avvio di Avellino riportano lo svantaggio sotto la doppia cifra e costringono Boniciolli a chiamare time-out. Neanche il tempo di tornare in campo che Curry e Jamison piazzano un break di 6-0 che riporta il risultato sul +15 (37-22). Mentre il cronometro scorre fino a segnare il 20′, in campo le cose restano pressappoco invariate. Nei 6′ che separano le 2 squadre dall’intervallo lungo si segnano 15 punti per parte (52-37), coach Alibegovic spera di strigliare i suoi a dovere negli spogliatoi.
E in effetti ci riesce almeno in parte: i gialloblù recuperano 4 punti ad Avellino, che decide dopo poco di riallungare portandosi sul +18 senza colpo ferire. Ma Scafati è ancora in agguato, recupera 10 lunghezze in 2′ portandosi sul -8 (minimo svantaggio di tutta la partita) e sembra poter riuscire a ricucire definitivamente lo strappo, ma al 30′ le cose restano pressappoco invariate (74-65, schiacciata di Salvi a fil di sirena).Strong difende molto bene, ma in attacco è poco lucido e sbaglia praticamente tutto.
Dell’ultima frazione di gioco c’è poco da dire, se non che i padroni di casa mettono il sigillo su una vittoria preannunciata sin dai primi minuti. Come già detto, Petrov è stato praticamente infallibile al tiro, ma la palma del migliore in campo spetta senza dubbio a Ramel Curry, autore dell’ennesima prestazione monstre (nelle ultime 4 partite per ben 3 volte ha conseguito una valutazione superiore a 30), e ora si trova in testa alla classifica totale di punti segnati e valutazione, mentre occupa il secondo gradino nella percentuale dei tiri da 3.
Ma non ci si può riposare: tra 3 giorni c’è Teramo, partita importante ma non fondamentale per le sorti dell’AIR di Boniciolli. Non resta altro che attendere domenica sera per conoscere il risultato.
Play of the game: non si tratta proprio di una singola giocata, ma è degna di nota. Il derby è ormai agli sgoccioli, Avellino è sul +13. Jamison subisce sfondo da Salvi e sull’azione successiva Curry prende palla e mette una tripla. Dall’altra parte Strong ruba palla ad Apodaca e dà palla a Zimmermann, che può servire a Ramel#7 la palla della seconda tripla consecutiva. Ma non contento, la guardia di Brooklyn va a prendersi il rimbalzo sull’errore di Carter e, in arresto e tiro, mette dalla lunghissima distanza la terza tripla in meno di un minuto. Fenomenale.
Quintetto tipo: Carter – Petrov – Curry – Salvi – Jamison
TABELLINI
AIR AVELLINO – LEGEA SCAFATI 97-81
AIR AVELLINO: Radulovic ne, Jamison 21, Curry 33, Strong 3, Paolisso 0, Petrov 25, Dorkofikis 8, Rossetti ne, Zimmermann 2, Maioli 5, Frascolla G. 0, Lisicky 0. All. Boniciolli.
LEGEA SCAFATI: Bracey 0, Caiazza ne, Salvi 16, Sicignano ne, Apodaca 15, Smith 2, Datome 5, Szewczyk 8, Guadagnola ne, Carter 15, Nolan 13, Lauwers 7. All. Alibegovic.
Arbitri: Mattioli, Reatto, Begnis.
NOTE
Parziali: 5′ 17-8, 10′ 26-16; 15′ 37-27, 20′ 52-37; 25′ 65-54, 30′ 74-65; 35′ 82-70, 40′ 97-81.
Usciti per 5 falli: Salvi.
Rimbalzi: Air 35, Legea 36.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 51% (18/35), Legea 55% (21/38).
Tiri da 3: Air 50% (15/30), Legea 31% (8/26).
Tiri liberi: Air 76% (16/21), Legea 75% (15/20).
Spettatori 3197.
DOPO PARTITA
Longobardi: “Ringrazio gli amici della Scandone, penso che al di là del risultato abbiamo dimostrato all’Italia intera la sportività che ha accompagnato per 40 minuti questo derby. Ogni volta che vengo ad Avellino mi sento a casa.
Domani parleremo con Carter per vedere come evolverà la situazione. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.
Boniciolli: “La partita di Teramo sarà molto importante. Siamo alla quinta vittoria su 8 partite nel girone di ritorno, una striscia positivissima. Siamo in uno stato di forma ottimo, l’assenza di Radulovic quasi non si è notata, soprattutto grazie alla buona prestazione di Maioli.
Abbiamo difeso molto bene, anche per questo Strong e Zimmermann sono stati poco lucidi in attacco.
Abbiamo in squadra un fenomeno come Ramel Curry, dobbiamo godercelo fino alla fine del campionato perché sarà molto difficile trattenerlo anche l’anno prossimo.
Radulovic con Teramo probabilmente non ci sarà, ma con Treviso dovrebbe rientrare.
Il girone di ritorno ci sta dando le soddisfazioni che ci sono mancate all’andata.
Non dobbiamo rilassarci e sentirci appagati, finché la salvezza non sarà matematica bisogna continuare a vincere.
Se riusciremo a festeggiare il nostro obiettivo, il 60% dei meriti sarà della società”.
Alibegovic: “Avellino ha vinto soprattutto grazie a un’ottima percentuale da 3 e alla nostra difesa non impeccabile. Dobbiamo imparare la lezione e rimetterci a lavorare, fuori casa siamo sempre troppo distratti. Petrov ha giocato una partita spettacolare, forse la migliore negli ultimi anni.
Dal 1994, da quando sono nel basket che conta, quando una squadra non ha uno dei suoi migliori uomini scende sul parquet con la motivazione alle stelle, come ha fatto oggi Avellino in assenza di Radulovic.
Oggi Apodaca non ha giocato una grande partita, ma lui non è un realizzatore, bensì un tiratore di striscio”.