E’ stata pronosticata come la serie più equilibrata dei quattro quarti di finale di eurolega, ma lo è solo nel risultato della serie, pareggiata agevolmente dal Barcellona tra le mura amiche.
Le due partite giocate hanno manifestato la pochezza e le difficoltà delle due squadre a giocare in trasferta e il ben 38 punti di divario parlano da soli.
L’Unicaja ha bagnato le polveri di gara 1 ed ha provato a rimanere in corsa sino a quando il distacco è rimasto attorno alla doppia cifra, poi ha ceduto di schianto, proiettandosi con mente e corpo al “must win game” della settimana prossima.
La partita inizia sui binari congeniali ai blaugrana che trovano nel primo quarto il Navarro delle grandi occasioni, che realizza dieci punti in un amen, sopperendo alla prematura uscita di Basile per due falli. L’Unicaja si mantiene in linea di galleggiamento grazie alla buona prova di Faison (9 punti alla pausa), ma accusa già sette punti di ritardo alla prima sirena.
Nel secondo quarto la musica non cambia, torna Basile, ma fatica a trovare il ritmo giusto, mentre Marconato gioca una grandissima partita sui due lati del campo, cancellando Daniel Santiago in attacco e portandolo lontano da canestro nell’altra metà campo.
Navarro siede in panchina, ma la manovra del Barça non ne risente e Grimau risulta più incisivo che mai dal palleggio per creare attacco. Lakovic dal canto suo si prende le sue responsabilità, nonostante la scarsa vena balistica, e all’intervallo il risultato dice ancora +11 per i Blaugrana. Scariolo è contrariato dal primo tempo dei suoi e si dirige verso gli spogliatoi al limite del furioso.
Il terzo quarto è completamente dominato dal talento del Barcellona ed in particolare di Navarro, che si permette il lusso di segnare ben 15 punti. Le sue soluzioni sono molto varie e spaziano dal tiro da 3 dal palleggio ai pick and roll, per arrivare alle penetrazioni concluse con i suoi soliti “teardrop”.
Le soluzioni di Malaga sono ugualmente efficaci, ma con un gioco di squadra molto più organizzato, sebbene Santiago sia un fantasma che gira per il campo. Cabezas e Faison sono i finalizzatori principali (11 punti a testa), ma la mareggiata con la maglia numero 11 rossoblu non permette ai “verdi” di ritornare a contatto. Impossibile, però, tralasciare un contropiede condotto da Pepe Sanchez in superiorità numerica, con un passaggio no-look dietro la schiena che ha pescato solo ad un metro dal canestro il compagno per il più facile degli appoggi.
Il quarto periodo dura sostanzialmente quattro minuti, dove l’astuzia di Kakiouzis e ancora la superba partita di Marconato, chiudono i conti fino al +15. Da quel momento è puro garbage time, le due squadra mollano il colpo e pensano già alla partita successiva. Per il Barça sarà in campionato contro il Tau, mentre per Malaga il vero appuntamento della vita arriverà mercoledì prossimo quando in casa si giocherà l’accesso alla prima final four della storia.
Il finale è 80-58 per il Barcellona che risulta anche più severo dell’effettivo divario tra le squadre.
[b]Migliore Barcellona:[/b] 9 tiri e 25 punti a referto. Non può che essere Juan Carlos Navarro l’ Mvp per i padroni di casa. Spesso si eclissa nei momenti decisivi, il suo rendimento muta spesso all’interno delle partite (10-0-15-0 i punti divisi per quarto) ma questa sera ha semplicemente spaccato in due il match nel terzo quarto.
[b]Migliore Unicaja:[/b] Marcus Faison è quello che ci ha povato più degli altri e ha anche convertito con profitto i possessi che gli sono stati affidati. Buon giocatore di uno vs uno e più che buon tiratore sia piazzato che dal palleggio, ha fatto il massimo in una serata alquanto difficile per i suoi colori.
[b]Quotes:[/b]
[b]Ivanovic:[/b] [i]Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi che sono venuti al palazzo e ci hanno sostenuto moltissimo in questa delicata partita e soprattutto nel momento di difficoltà del terzo quarto.
Siamo stati concentrati per tutto il match, abbiamo giocato una buona difesa e questo ci ha permesso di andare più velocemente e produttivamente in attacco. Ringrazio i miei giocatori per la reazione, ma ancora non abbiamo finito il nostro compito, dobbiamo mantenere questo livello di gioco anche in gara 3, perchè sarà una partita più difficile rispetto a questa, ma più semplice rispetto a gara uno, perchè possiamo vantare un poco di inerzia in più.[/i]
[b]Scariolo:[/b] [i]Non ho nulla da dire, se non fare i complimenti al Barcellona che ha giocato con molta maggior intensità rispetto a noi e vanta un giocatore Nba fatto e finito come Navarro. Non siamo mai riusciti a contenerlo e inoltre anche il resto della squadra ha contribuito con giocate importanti, impedendoci di poter giocarcela fino in fondo. Noi sognavamo di poter disputare una gara 3 decisiva di elite eight in casa; ora possiamo farlo. Per vincere dobbiamo dare il nostro massimo e fare in modo che il Barcellona non faccia lo stesso, perchè con entrambe le squadre al massimo livello di gioco, avremmo grossi problemi a vincere gara 3, anche se in casa.[/i]
[b]Stats:[/b]
– Grimau con 8 punti, 7 rimbalzi e 2 rubate è la sorpresa più importante del match, anche grazie ad un’insospettabile autorità.
– Marcus Brown ha fatturato 4 punti con 1-6 dal campo, ma è chiara la sua voglia di tornare in forma quanto prima e, magari, essere decisivo già settimana prossima.
– Santiago: 4 punti, 2-7 dal campo, 0-1 ai liberi e 4 rimbalzi in 16 minuti di impiego. Annichilito da Marconato è stato un vero handicap per la propria squadra.
– Il Barça tira meglio da 3 (8-16), che dalla lunetta (6-14).