Al PalaMangano va per la prima volta di scena il derby tra Scafati e Napoli nel massimo campionato di basket. Alla vigilia del torneo nessuno avrebbe mai ipotizzato che questo derby fosse reso ancora più affascinante dall’alta posta messa in palio, un posto nei play-off, ma complici alcune defezioni della Eldo e la straordinaria annata della Legea solo quattro punti dividono le due squadre (e fino a sabato scorso erano due).
Da quando a Scafati è arrivato coach Alibegovic i gialloblù hanno impresso un record di 8-7 da zona PO. Napoli invece dopo l’amarezza per l’esclusione dall’Eurolega ha ripreso lentamente la marcia ed ha infilato tre vittorie consecutive nelle ultime gare, anche se due in casa contro avversarie non eccezionali.
La forza dei padroni di casa è sicuramente il fattore campo dove hanno collezionato 10 vittorie, tra cui le ultime sei. Allo stesso tempo Napoli non vanta un ottimo score in trasferta, solo quattro successi. Le cifre delle due squadre sono molto simili. Nel tiro da 3 vantano rispettivamente il 37.2 % ed il 36.4%, nei rimbalzi 10.25 e 10.20, nelle palle recuperate 17.3 e 17. Una leggera superiorità per gli ospiti, tranne nei tiri totali dove la Legea è più precisa, merito di attaccanti di razza con cui segna più di 80 punti a gara. La lista è abbastanza ricca, ma su tutti spicca la stella della squadra, Rick Apodaca, nazionale portoricano, terzo nella classifica marcatori con 19.2 pt di media, primo tra le squadre in zona play-off, ottavo per valutazione totale, quinto per palle recuperate, dodicesimo per assists di cui sfiora i 3 a gara e quinto per falli subiti. Le sue penetrazioni sono entusiasmanti, ma non bisogna dimenticare, sempre in fase offensiva, la forza di Lauwers, sesto nel tiro dal perimetro con il 45% su 125 tentativi il 21′, e quarto nei tiri liberi. Dall’addio di Carter, ormai destinato ai Nuggets, sono loro a portar palla, nonostante abbiano poche esperienze da play, anche perchè l’altro 1, S.Smith, non è sempre al top della forma. Buone mani anche dell’ala grande Bracey, del giovane fenomeno Da Tome, prestato da Siena per farsi le ossa, e dei centri Nolan e Szewczyk, che nonostante la loro posizione in campo non disdegnano il tiro da 3. Il polacco dal nome impronunciabile realizza strepitose schiacciate sui servizi di Apodaca e nel tiro pesante supera addirittura il 34%. Ma Scafati annovera nel suo roster anche validi difensori come il belga Muya, che contro la Climamio ha letteralmente ingabbiato Belinelli e Joel Salvi, che supera i 4 rimb.difensivi a gara.
Anche Napoli fa della difesa il suo punto di forza con l’ottimo Rocca a rimbalzo e gli italiani Flamini e Malaventura, che spesso partono dalla panchina. In attacco dopo il black-out post Treviso, hanno ripreso a segnare anche Morandais (13.2) e Sesay (12.6), le bocche di fuoco azzurre. I play, Ellis e Spinelli hanno caratteristiche diverse. Il primo, titolare, tende a far girare meno la squadra, e a prendersi più tiri, soprattutto dalla lunga distanza (40%), visto che nasce come guardia. Al contrario dell’altro ex di turno assieme a Flamini, che tende a tener più palla e a segnare meno (4.7 pt).
Non bisogna inoltre sottovalutare l’apporto di Marmarinos, che con il passare delle giornate sta guadagnando molti minuti, soprattutto dopo la cessione di Cittadini. Trepagnier, invece, sarà ancora out.
Da Napoli sono previsti a Scafati oltre 200 tifosi. Per la sfida sono previste due dirette radiofoniche su Radio Stereo 5 e Radio Kiss Kiss.