Linizio di stagione aveva rinverdito le tribune del Delta Center, non perché fossero tornati in campo Stockton e Malone, anzi il Postino della Louisiana è andato a fare lassistente allenatore proprio di LSU, ma bensì perché una squadra con poco credito da parte dei media, era riuscita a soverchiare il pronostico e partire con le marce altissime nella, pur agguerrita, western conference.
Tante vittorie, anche in volata e talvolta fortunose, che avevano fatto pensare alla squadra del destino, che pur priva del loro leader Kirilenko, era riuscita a fare il cosiddetto [i]step-up[/i] e diventare una contender.
E stata superata con buoni risultati la crisi di rigetto del rientro di Kirilenko, la coppia Boozer- Okur ha continuato a macinare partite di altissimo livello, mentre Deron Williams ha proseguito la sua Kiddesca gestione di ritmi e spazi. Nel mese di aprile, nel momento peggiore, ecco il crollo di approccio e prestazioni dei beniamini dello Utah.
Il record è impietoso 3-6, ma ancor di più lo sono le avversarie di queste sei sconfitte. In ordine: Blazers, Kings, Sonics, Warriors, Nuggets e Suns, di cui quattro delle quali (per diversi motivi) hanno ben poco da giocarsi nel campionato in corso. L’owner Larry Miller si è detto schifato della sconfitta rimediata contro i Suns (98-126) dicendo: [i]Cera una squadra in campo che giocava per divertirsi, mentre laltra è andata in campo con la testa altrove e non ha combattuto mai, facendosi umiliare davanti ai propri tifosi.[/i]. Parole pesanti che devono servire a smuovere un ambiente che sta vedendo affievolirsi lentusiasmo proprio nel momento più importante. Houston ha un miglior record e, nonostante la testa di serie più alta (Stern fai qualcosa che non si capisce più nulla), i Jazz dovranno andare a sbancare la casa di T-mac e Yao se vorranno portare a casa la serie.
E stata smarrita dun tratto tutta quella precisione nelle esecuzioni e quella cinicità che aveva fatto sì che la squadra di Sloan fosse qualcosa contro cui è impossibile distrarsi senza pagare pegno. E la prima squadra nellNBA a punire gli errori difensivi andandosi a creare tiri aperti o soluzioni vicino a canestro. Tutti giocano sulla stessa lunghezza donda, non è una squadra egoista e favorisce sempre lextra-pass per un compagno smarcato, ma ora sembra che ci sia della sabbia negli ingranaggi.
La difesa sembra aver perso quel mordente che le aveva permesso di essere la quinta squadra della lega per falli in attacco forzati e il difficile periodo del backcourt Fisher-Williams è coinciso proprio con questo calo di rendimento generale.
Il rendimento di da fish è molto più importante di quello che si possa pensare, perché perfettamente complementare con il suo compagno di reparto. Tanta difesa, possibilità di sfruttare la libertà per i suoi piazzati che aprono la scatola e sempre in grado con la sua esperienza di fare la giocata giusta nel momento giusto.
Nonostante ciò le stagioni monstre di Okur e Boozer tutto passa dalle mani di Deron Williams e come sarà in grado di invertire la rotta dopo questo periodo di appannamento. Il suo talento è cristallino, apparentemente non ha punti deboli perché dotato di una visione di gioco a 360°, una fenomenale capacità di creare gioco anche in situazioni disagiate ed un formidabile tiratore perimetrale, cosa che lo rende ancor meno arginabile dalle difese. Lui è ciò che si avvicina di più a Jason Kidd in questo momento nella lega, ma dovrà dimostrare il suo vero valore quando conta e soprattutto ora che inizierà un altro sport: i playoffs.
La squadra sembra destinata a soffrire non poco nella serie contro i Rockets, perché laccoppiata TMAC- Yao, guidata da Van Gundy in panchina, è un osso poco spolpabile soprattutto in una serie a sette gare. Ci vorranno tutti i trucchi di quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato il coach dellanno.
Il veteranissimo Sloan è riuscito ancora una volta a mantenere Utah nellelite della lega, grazie al suo forsennato lavoro e alla sua meticolosità. Ormai è un simbolo della città ed anche questa volta è chiamato allennesima impresa.
Gli anni passano, i giocatori cambiano, i tifosi pure ma Jerry rimane. Chapeau.