Inizia Gara 2 e si ha subito sensazione che linerzia impostata nella precedente partita non tenda a scemare, ma anzi, si accentui per far proseguire il cammino Pistons in questa, non propri così scontata, serie ad Est.
Detroit comincia come aveva finito; con un 8-0 che incanala subito la partita per i padroni di casa. Sheed e Webber dimostrano che non son venuti in pantofole e dopo otto minuti il risultato dice già 22-12 Pistons. Chicago è stordita e con tre infrazioni, due blocchi in movimento di Nocioni e un doppio palleggio di Gordon, si ritrova sotto di 16 a due minuti dalla fine del primo quarto. Skiles non sa più che pesci pigliare e arriva a ruotare addirittura nove giocatori. Il primo periodo si conclude 34-18 Pistons con un Webber in gran spolvero.
Il secondo quarto prosegue senza emozioni di sorta, tranne che per il tecnico inflitto a Maxiell per una tenuta al collo dello stesso Jason a Luol Deng. Lo svantaggio Bulls rimane lo stesso e Nocioni in pochi secondi commette due ingenuità che non permettono a Chicago di ridurre il gap. Si arriva così al 58-43 finale di secondo quarto con un gran canestro di Hamilton in chiusura.
Nel terzo, col rientro dei suoi titolari, Detroit scaccia ancora più indietro i Bulls e a quaranta secondi dal termine si arriva addirittura al -23 Chicago sul 83-60 per i Pistons. Da evidenziare una gran stoppata di Big(poco Big stanotte) Ben Wallace al suo più simile erede, Jason Maxiell.
Nellultimo quarto, Chicago rientra grazie ad un gran Tyrus Thomas. Lala da LSU segna 7 punti in un amen e esegue una stoppata tremenda a Webber. La squadra di Skiles rientra fino al -16 ma ” ‘Dice”, grazie a una baggianata di Tyrus Thomas, completa un gioco da tre punti che ristablisce le distanze tra i due team.
Detroit calma la foga iniziale dei Tori in formato Banda Bassotti mettendo sul parquet Billups, Hunter, Hamilton, Delfino e Webber.
Si arriva così al punteggio finale di 108-87 per Detroit.
Mattatori della gara: Webber con un 10/11 al tiro per 22 punti e 7 rimbalzi e Prince con 25 realizzazioni e 7 rimb. Poco considerato è stato lapporto di Rip Hamilton che ha messo in cascina 24 punti, 9 rimbalzi e 6 assist portando a lezioni di corse tra i blocchi sia Hinrich che Gordon.
Per i Bulls: 16 punti di un poco appariscente Deng e ben 18 di un elettrico Tyrus Thomas.
Per la prossima gara in programma la notte di Giovedì allo United Center, Chicago dovrà punire maggiormente la copertura interna dellarea Pistons, realizzando da tre tutti i tiri che il ferro del Palace di Detroit rifiutava.
Nelle prime due gare Chicago ha tirato 9/37 da tre. Un pò pochino per una squadra che è trascinata da giocatori perimetrali come Hinrich, Gordon e Nocioni.
Il giocatore più in difficoltà nelle due gare in Michigan è stato senza dubbio Ben Gordon.
La guardia da Uconn ha tirato solo 16 volte in due gare ed è andato a segno 5 volte. Per la prossima partita si prospetta un panchinamento iniziale di Little Ben per poi, entrare a gara iniziata e, come ha già fatto in regular season, spaccare la partita in due non lasciando scampo a Billups e compagnia bella.
See you soon!!