Una vittoria sofferta, voluta, desiderata. “Noi ci CrediAmo” era lo sponsor della Teramo Basket per la partita che poteva segnare la prima retrocessione nella storia della società biancorossa. Così non è stato: merito dei giocatori che in campo hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, merito dei tifosi che sugli spalti hanno regalato momenti emozionanti di tifo, passione, voce tutti indirizzati al raggiugimento di un solo tragiardo: la vittoria. E fin dalle prime battute si capisce che la Siviglia Wear Teramo non scherza: primo break firmato Poeta Grundy ed è 14-4 e tutto il primo quarto vede abondantemente in testa i padroni di casa che si portano anche sul +14 ad inizio secondo quarto. Poi entra in campo (con la testa) Bologna che piazza un controbreak micidiale con 10 punti in meno di un minuto e Bianchi costretto a chiamare time-out. La partita prosegue sui binari dell’equilibrio e il secondo quarto si chiude sul 45-42 per la Siviglia Wear. Occorre ancora qualche minuto e qualche ingenuità dei biancorossi per vedere il primo sorpasso Vidivici sul 56-58. Ma Teramo non molla trascinata da un pubblico caldo che ad ogni possesso ospite fa tremare le mura del Palascapriano per trombe, cori e grida. Ancora a fine periodo Bologna mette la testa avanti sul 70-73 per poi vedersi comminato un tecnico ad Iliesky dopo il quale non riesce più a mettere il naso avanti.
Ma andiamo ai giocatori: un immenso Giuseppe Poeta che ha compiuto davvero il prodigio: 26 punti 10 falli subiti 5 assist per un 34 di valutazione! Non credo si debba aggiungere altro. Un Martinez (10p. 8r.) grintoso, voglioso che ci mette davvero l’anima in difesa, così possono passare anche un paio di air-ball. Janicenoks (16p.) ritrova confidenza con il canestro dalla lunga distanza e il capitano di sempre Gianluca Lulli (8p. 3a.) accompagna con merito i suoi “cuccioli” verso una vittoria preziosa come l’oro. Infine un encomiabile Grundy (20p.) che con una gamba sola riesce a dare il massimo in ciò che a lui riesce meglio: la penetrazione. Miller, Hurd e Papanikolopoulos danno il loro piccolo contributo ma determinante per dare fiato ai compagni di squadra. Dal lato Vidivici quattro i giocatori in doppia cifra con 16 punti di Vukcevic e 13 di Best, che ha sofferto la marcatura asfissiante praparata per lui da coach Bianchi.
Insomma, complici anche i risultati dagli altri campi, Teramo può respirare una boccata d’ossigeno in attesa dell’ultima decisiva partita con Montegranaro che, invece, si giocherà l’accesso ai play-off. Per ora il presidente Antonetti non può che godersi il suo gioiellino Poeta a cui saranno dedicati in futuro palcoscenici ben più importanti del Palascapriano. E chissà che non succeda verso settembre! Magari a coach Recalcati non sarà sfuggita la prestazione del play biancorosso. Coach Bianchi, invece, è soddisfatto: “Siamo ancora vivi” è la prima cosa che gli viene da dire in sala stampa, siamo riusciti a non subire molto durante il nostro inevitabile calo, e il finale punto a punto stavolta ci ha premiato.” Markowski è lucido nell’analisi della gara: “Nell’ultimo periodo non abbiamo difeso come nel terzo e abbiamo subito un campo caldo come Teramo che si sapeva avrebbe contribuito alla loro vittoria.” Adesso Teramo sarà artefice del proprio futuro: con una vittoria a Montegranaro sarà salvezza matematica e se la squadra vista in campo sarà questa, per i ragazzi di coach Pillastrini sarà molto dura, seppure loro siano imbattibili (quasi) in casa. E il tempo supplementare disputato contro Biella peserà non poco sugli atleti della squadra marchigiana.
[b]Play of the game[/b] 6′ 11” Secondo Quarto: Grundy riceve in post basso, lascia sul posto l’avversario subisce il fallo e tira…Ce n’è per tre!