Sarebbe stato troppo uno smacco subire un 4-0 e starsene zitti e andar tutti in vacanza senza poter dar un minimo di filo da torcere a questi Detroit Pistons.
Per questi Bulls, poi, partiti con lidea di poter vincere lanello 9 anni dopo che Michele Giordano sconfisse i Mormoni, sarebbe stato una delle più grandi piaghe dellintera NBA.
Come in Gara 3, il backcourt dei Bulls parte forte con un Hinrch che infila subito 8 punti con un 3/3 e porta i suoi in vantaggio 16-10 a metà primo quarto. Detroit non reagisce e, letargica come nella maggiorparte delle volte, lascia scappare la squadra di casa fino al 27-19 di fine quarto.
Dal secondo, però, con lingresso di Flip Murray che realizza due canestri difficili, Detroit rientra e con un parziale di 16-4 effettua il sorpasso sul 30-29. Detroit si risiede e i Bulls controsorpassano per portarsi in vantaggio di 4. Allungo di Chicago per il +7 finale con un long two del capitano Hinrich. Il secondo quarto termina sul 48-43 Bulls e la sensazione che Detroit stia giocherellando serpeggia tra gli umori dei Toreri.
Allinizio del terzo Chicago allunga e raggiunge il +15 dopo 430. A cavallo tra secondo e terzo periodo i Pistons tirano 1/12 e perdono 4 palloni dando vita allallungo Bulls. Big Ben si erge in difesa e cattura 6 rimbalzi ed esegue una stoppata in brevissimo tempo. Si arriva al +19 Bulls(67-48) a 441 dalla fine. Il ritratto di questa partita è sinistramente simile a quello di Gara 3 e la paura dei Bulls di ripetere quel procedere aleggia tra i giocatori di Chicago. Infatti, all inizio dellultimo periodo Detroit recupera con un 7-0 che li riporta sotto ma a distanza di sicurezza per i Bulls.
Il loro vantaggio rimane sempre sul margine di 8 punti e a 318 dalla fine Ben Gordon con una bomba ricaccia indietro Detroit a 11 lunghezze. Da qui alla fine, i Pistons si rifugiano nel loro tiro dalla lunga e lasciano che Chicago scappi fino al 102-87 finale.
Pericolo scampato e serie riaperta, si direbbe dire in Italia. Beh, nellNBA nessun team ha mai recuperato dal 3-0 e il sospetto che Detroit abbia giochicchiato questa partita è stato visibile soprattutto nel secondo e nel quarto periodo.
Per i Bulls un grande Hinrich con 19 + 10 assist e un impegno costante in difesa per fermar Hamilton e Billups. Big Ben veramente Big con 17 rimbalzi e 2 importanti stoppate. Un Gordon meno egoista e più concreto ha portato 19 punti e un 9/9 ai liberi(percentuale immacolata nella serie). Solito Deng con 25 ma in aggiunta ben 13 rimbalzi. Luomo in difficoltà della squadra di Skiles è Nocioni.
El Chapu ha segnato 9 punti ma, seppur difenda duro e bene, gli arbitri, appena spinge per farsi spazio, gli fischiano contro e lui ne soffre cadendo in proteste che lo portano a innervosirsi e a sbagliare tiri semplici per uno come lui.
Per Detroit, contributo insufficiente di Hamilton con soli 11 punti e un 4/12 al tiro, Billups 23 e 8 assist, uno Sheed nervoso tira male(4/16) e con un Webber inesistente(0 punti) non riesce a metter paura alla frontline dei Bulls. Dice ci prova ma è più falloso e mette solo 5 punti conditi da 8 rimbalzi. Unico salvabile oltre a Billups è il solito Prince con 18 punti e 7 rimbalzi.
La serie ora si sposta sulla collina di Detroit e la chiusura della contesa Bulls per i Pistons sarà completata.