[b][u]Quintetti:[/u][/b]
[u]Armani Jeans:[/u] Garris, Green, Gallinari, Schultze, Watson.
[u]Whirlpool:[/u] Keys, Carter, Holland, Galanda, Howell.
[i]A guardia di un mito che non tramonterà mai.[/i] recita lo striscione dei tifosi milanesi, ma ora, come mai negli ultimi anni, è il momento di rinverdire i fasti della vecchia Olimpia che vinceva tutto in Italia ed Europa. Il derby con Varese porta bene questanno a Milano, ma sono proprio gli ospiti ad uscire meglio dai blocchi di partenza con 8 punti e il percorso netto dal campo. Dallaltra parte i padroni di casa vivono della prepotenza interna di Watson che costringe i lunghi avversari ad incappare in problemi di falli (Galanda 3, Howell 2). Il primo canestro di Garris firma il massimo vantaggio nel quarto sul +11, ma quattro punti di Carter nel finale chiudono la frazione sul 25-17.
Djordjevic allora gioca la carta del doppio lungo contro levidente limite avversario e la premiata ditta Blair-Watson confeziona un altro parziale, frutto anche della gestione offensiva di Capin priva di circolazione e confinata a pick and roll centrali infruttuosi. Milano si siede in difesa e spende il bonus con ancora metà quarto da giocare. Qui arriva il miglior momento della Whirlpool, che con lentrata in campo di DePol e la sparatoria di Holland (8 punti) mette paura al Forum ritornando sino a -6.
In chiusura di tempo Blair torna a fare la voce grossa nel pitturato siglando un canestro e fallo e mettendo pressione a rimbalzo regalando ai suoi il 42-34 finale.
Holland è già a quota 17 con 7 tiri, mentre la coppia Watson-Blair fattura 23 punti, 10 rimbalzi e 31 di valutazione.
Dopo la pausa Milano riesce a far circolare bene la palla passando per il post, trova tiri ben costruiti ma non sempre concretizzati. Quando torna al lavoro Holland in isolamento sono guai per Gallinari e la difesa milanese, infatti il suo ennesimo canestro regala il nuovo -6 ai suoi.
Le due squadre improvvisamente perdono di intensità e il paio di rimbalzi che toccano terra ne sono l’ esemplificazione. Milano continua a sbagliare buoni tiri ed ancora Holland fa -7, ma una sciocchezza colossale di Fernandez (fallo dopo il canestro di Bulleri che regala un nuovo possesso) regala 5 punti in un’azione a Milano. Il quarto si conclude sul + 9, ma Milano non è quella del primo tempo e lo si vedrà nellultimo periodo
Bulleri è in cabina di regia, ma risulta un danno per i suoi colori; le sue forzature danno linfa vitale a Varese che con qualche canestro facile sente di poter far sua la partita per la prima volta.
La partita diventa spezzettata e confusionaria. Gallinari sembra chiudere il discorso con la tripla del +9, ma Fernandez prima e Capin poi rimettono la situazione sul -5. La svolta arriva quando Fernandez per motivi curiosi va a muso duro contro Watson e Green per difendere il compagno lo colpisce. Espulsione per Green e tecnico per Fernandez. Bulleri forza malamente da 3 in transizione, Gallinari fa 1-2 dalla linea e Keys, sullennesimo scellerato aiuto di Bulleri, sigla il -3 dallangolo. Ancora Keys segna in penetrazione e dopo un conciliabolo tra gli arbitri per giudicare se fosse o meno buono il canestro, gli viene giustamente assegnato anche il libero supplementare che entra ed esce. Il rimbalzo è di Gallinari che è subito fermato da un fallo. 1-2 per il giovane Danilo (è umano anche lui), che però si riscatta subito dopo, subendo lo sfondamento da Holland a pochi spiccioli dal termine. Si chiude unintensissima partita, decisa dagli episodi, sul risultato di 75-72, ma come ha dimostrato Varese questa sera, la serie è tuttaltro che decisa.
[b]Play of the game:[/b] Palleggi dietro la schiena, crossover spezza caviglie, penetrazione, regge il bump del lungo in aiuto, realizza e subisce anche il fallo. E’ solo una delle azioni di Delonte Holland questa sera. Il giocatore di uno vs uno migliore della lega.
[b][u]Quotes:[/u][/b]
[b]Magnano:[/b][i] Abbiamo vissuto una partita molto intensa dove in un tempo il gioco interiore di Milano è risultato devastante, poi quando siamo riusciti a controllare questa situazione abbiamo ripreso la partita. Sono molto contento per il lavoro fatto dai miei ragazzi perchè non hanno mai abbassato le braccia, arrivando con la palla in mano per vincere. Estata la virtù più grande della squadra, perché sapevamo di giocare contro una squadra profonda e forte, ma alla fine siamo arrivati ad un finale caldissimo dove Milano ha sbagliato meno nel momento importante. La partita non è limitabile ad una singola azione, anche perché nonostante le difficoltà siamo arrivati in fondo a giocarcela, abbiamo fatto cose buone e altre meno ed è questo che ci ha portato al risultato finale, non una singola circostanza.
Ho perso una finale di un mondiale e non ho detto nulla sugli arbitri. Non lo farò neanche stasera, dovete decidere voi se era sfondamento quello di Holland nel finale oppure no.
I tre falli di Galanda lo hanno tolto dal match e questo ci è pesato perché nonostante magari segni pochi punti, permette agli altri di giocare ed avere piu spazio. Lui è uno dei nostri punti di riferimento e linizio difficile ha condizionato mentalmente il suo match.[/i]
[b]Djordjevic:[/b] [i]Era importante vincere perché la serie sarà durissima, abbiamo giocato una buona prima parte di gara con la testa giusta, mentre nel finale abbiamo ci siamo disuniti. Nelle precedenti uscite avevamo gestito diversamente i finali tirati, oggi non lo abbiamo fatto e soprattutto non abbiamo usato la testa. Dobbiamo migliorare questo aspetto, la cosa non mi preoccupa ma ne parleremo più che provare situazioni sul campo.
Abbiamo avuto una giornata difficile contro Holland, che trovando qualche canestro facile nel secondo quarto si è rimesso in partita ed è stato difficile marcarlo anche con la staffetta di difensori su di lui. Nel secondo tempo siamo riusciti a limitarlo un po di più , ma il suo talento è da primo quintetto della lega, come lo è stato lanno scorso.
Solo cinque perse nel primo tempo sono importanti per noi, ma nel finale abbiamo buttato via dei palloni che non possiamo permetterci di perdere. Sono stati bravi anche loro ad anticiparci e a giocare duro dimostrando la voglia di vincere nel finale e facendo di tutto per portarla a casa. Potevamo chiuderla prima a circa un minuto dal termine sul + 6, ma abbiamo concesso un tiro da 3 a Keys libero a causa di un aiuto affrettato che non era nel nostro piano difensivo.
Abbiamo distribuito il minutaggio e siamo arrivati piuttosto freschi alla fine. Dovevamo andare più dentro in penetrazione, ma sbagliando qualche tiro da vicino abbiamo avuto meno libertà anche dal perimetro. Le triple di Sven e la sua grinta ci hanno portato avanti e ci hanno regalato la vittoria. Il suo spirito, a prescindere dal minutaggio, è quello giusto per affrontare i playoffs e la pallacanestro in generale.[/i]