Se si fosse su un ring di pugilato sarebbe il momento del fuori i secondi. Si, proprio così, fuori i secondi, non è più il momento delle pretattiche, delle speranze, delle vigilie più o meno lunghe e più o meno tormentatesignore e signori è il momento dei play-off. Inizia questa affascinante roulette russa, questa lotteria che costringe tutte le squadre a rimettere tutto in gioco, infatti tutto quello che si è ottenuto al termine della regular season altro non è che un piazzamento che determina un accoppiamento con un altra damigella invitata alla festa e che consente, a chi se lo è meritato di più, di giocare le partite decisive tra le mura amiche. Punto e basta. Poi si ricomincia da zero, lottava contro la prima ha la concreta possibilità di sovvertire il pronostico e di vincere perfino lo scudetto o comunque di giocare uno scherzetto a chi, come nel caso della Montepaschi di questanno, ha dominato letteralmente il campionato. Alcuni anni fa la grande Benetton Treviso di Edney, Garbajosa, Marconato & company rischiò, dopo aver demolito tutti in regular season, di andare fuori al primo turno contro una Viola Reggio Calabria che seppe espugnare il Palaverde e portarsi poi sul 2-0, alla fine i valori tecnici vennero fuori e i veneti rimontarono, unici nella storia dei play-off, da 0-2 fino a 3-2 dopo molto spavento. Le stesse paure potrebbero correre sulla schiena dei giocatori biancoverdi. Sulla carta laccoppiamento che attende i senesi è quello più abbordabile (la prima contro lottava), ma la Tisettanta non è certo intenzionata a fare la comparsa. Inutile dire che il pronostico è tutto dalla parte della Mens-Sana, del resto la classifica parla chiaro: i 26 punti di distacco tra le due squadre, i due precedenti in regular season a favore entrambi della Montepaschi lasciano poco spazio alla fantasia. Ma i play-off, con la loro imprevedibilità, impongono anche altri tipi di valutazioni. Del resto già nella gara di campionato giocata a Cantù la Mens-Sana sudò le proverbiali 7 camicie per avere ragione di una squadra che tra le mura amiche riesce a trasformarsi. Non a caso i brianzoli hanno sconfitto due volte Treviso, e poi Milano, Roma e la Fortitudo sempre in casa. Se i senesi si accostassero a questo impegno con la superficialità derivante da una evidente superiorità non nutriamo dubbi che potrebbero avere bruttissime sorprese, ed è per questo che coach Pianigiani sparge acqua sul fuoco e predica umiltà e concentrazione e cioè le uniche armi che permetterebbero alla Montepaschi di tradurre la sua indiscutibile superiorità in una serie vincente. Tra la Montepaschi e la semifinale-scudetto si pone una Tisettanta Cantù forte di un Michael Jordan che ha dimostrato tutte le sue qualità (al di la del nome che mette i brividi), di un Jones cecchino temibilissimo dallarco, di un Mazzarino elemento sempre positivo e di un coach Sacripanti esperto e navigato. E certo che una squadra, quella senese, che si permette di far partire dalla panchina un uomo come Kaukenas che giocherebbe titolare in molte squadre dItalia e dEuropa e che tiene per lunghissimi minuti a sedere in panchina elementi come Boisa o Rombaldoni ha indubbiamente qualcosa in più rispetto ai brianzoli ma..mafuori i secondi, iniziano i play-off, iniziano le gare senza appello. Buon divertimento a tutti.