E finita con Nash in conferenza stampa a capo chino, con lespressione di chi ha perso una persona cara, capace solo di biascicare, quasi alle lacrime un [i]its very difficult to finish a season like this[/i].
[i]E veramente difficile chiudere una stagione così[/i], devessere quel che hanno pensato tutti i tifosi dei Suns, che mai come questanno avevano visto la propria squadra vicina, vicinissima a battere gli Spurs, metro di paragone principale di tanti playoff.
I Suns contro gli Spurs, il basket divertente, spumeggiante, fatto di corsa, schiacciate, soluzioni veloci e divertimento contro il basket compassato, lento, durissimo e senza sconti degli Spurs. Mai come questanno i Suns del sistema-DAntoni erano sembrati pronti finalmente a fare quel piccolo passettino in più che li avrebbe portati finalmente a competere per il titolo. In molti, compresi molti media americani, si sono scagliati contro le assurde (perché tali restano) squalifiche per i fatti di gara4, dove sono stati usati due pesi e due misure punendo Amare Stoudemire e Boris Diaw ed invece ignorando Duncan e Bowen rei dello stesso misfatto. Ancora peggiore è stato il voler a tutti i costi ignorare il comportamento violento aldilà del limite dellaccettabile di Bowen che prima ha tentato di infortunare Stoudemire (lo sgambetto, da dietro, in gara2) e poi ha deliberatamente dato una ginocchiata lì dove non batte il sole a Nash. Bruce Bowen. un giocatore che sembra catapultato direttamente dagli anni 80, da quelle partite che finivano in rissa tra giocatori e pubblico, quando lNBA era poco più che un circo di provincia ed il 98% delle squadre affogava nei debiti. Un giocatore a cui è concesso praticamente di tutto in difesa, che vive della sua fama di difensore arcigno (non del tutto meritata secondo chi vi scrive) dovuta ad una serie mostruosa contro Hamilton ormai due anni or sono ma a cui è veramente concesso di tutto, aldilà del limite della decenza. Non bisogna però cadere nel facile tranello della rabbia, che farebbe ascrivere alla sola vicenda di gara4 la fine di una serie che sin da subito è parsa equilibratissima. Gli Spurs sono stati bravi a fare quel che questanno a nessunaltro era riuscito, annullando Barbosa, rendendolo addirittura nocivo e facendolo regredire sin quasi al semiectoplasma della stagione da rookie, hanno tolto Raja Bell dalla partita, hanno difeso sulle transizioni come meglio non si poteva, hanno costretto DAntoni a giocare spesso con Thomas, e quindi con lassetto [i]pesante[/i] ed hanno battuto i Suns anche andando su una serie con punteggi alti. Hanno picchiato, vero, ma questo è un problema di metro arbitrale che, mi permetto di far notare, è questo da sempre, tant’è che siamo sempre stati qua ad applaudirlo, tutti, perchè era anche in quel contesto che si vedeva la superstar vera rispetto al fagocitanumeri da stagione regolare. Ci sarebbe poi da parlare dei singoli, di un Duncan che gioca una gara6 da far luccicare gli occhi: 24 punti ed 11 rimbalzi e qualcosa come 9 stoppate (il record di 10 in post season è di Mark Eaton e di Hakeem Olajuwon, intanto le 9 stoppate del 21 neroargento sono il massimo dallAprile 2000 ad oggi, quando Alonzo Mourning mise a referto anche lui 9 stoppate), a ribadire che in stagione regolare aveva giocato semplicemente in pantofole. Accanto al caraibico poi ci son stati Ginobili e Parker, con largentino che non era parso mai così bolso come questanno e che in una delle partite più importanti dellanno dice 33, contribuendo in prima persona a scavare il solco decisivo nel terzo periodo, aggiungendo anche 11 rimbalzi, 6 assist e 4 rubate. Terzo polo dellattacco neroargento è stato Parker, che ha segnato 30 punti, mettendo in evidenza ancora una volta qualche buco della difesa Suns.
La sconfitta dei Suns però non deve far passare in secondo piano la prestazione di Amare, 38+12+4 stoppate con il 50% dal campo ed una rabbia che lo ha portato a giocare una partita con la carica del vecchio Stoudemire ma soprattutto non deve cancellare la serie immaginifica di Steve Nash. Il vero MVP di questa lega, il giocatore che più di ogni altro migliora i compagni che gli stanno accanto, ha chiuso lennesima serie-spettacolo. Il piccolo genio canadese torna a casa dopo un playoff da 13 assist di media, impresa che era riuscita, giusto per renderci conto di chi stiamo parlando, solo ad altri 3 pischelli del gioco: tali Magic Johnson , John Stockton e Johnny Moore.
Finisce amaramente quindi la serie per i Suns, vedremo ora difronte ad unestate che si pone piena di interrogativi come la dirigenza dei Soli agirà. Per gli Spurs invece lennesima conferma di un sistema vincente, di una squadra in grado di arrivare al massimo sempre quando conta e di alcuni giocatori (Duncan, Ginobili, Horry) che hanno davvero qualcosa di speciale. Basterà ad aggiungere lennesimo anello al dito di coach Popovich e soci? Ci toccherà aspettare poco per saperlo.