La sfida delle sfide tra le due squadre favorite ad Est si è conclusa sul 4-2 Pistons e il risultato finale non è sembrato quasi mai in discussione.
Partiti con un secco 2-0 casalingo i Pistons han subito fatto pendere lago della bilancia verso lo stato del Michigan. Apparsi subito padroni della situazione la squadra di Saunders vincendo le 2 partite casalinghe con 26 punti di scarto Gara 1 e con 21 Gara 2 ha reso complicati i sogni di gloria dei Chicago Bulls.
In queste due gare il team vice campione in carica ad Est è partito subito forte ad inizio gara e non ha più mollato losso tenendo i Bulls a distanza di sicurezza giocando come il gatto e il topo. Tutto questo gioco giocoso è stato determinato dalle percentuali di tiro concesse ai Tori.
33 % in Gara 1 e 34% in Gara 2 son del tutto emblematiche della forte difesa di Detroit, ma anche della sfortuna al tiro dei Bulls visto che i tiri non eran sempre forzati e solo il nervosismo e la stanchezza di giocatori come Hinrich e Gordon ha reso possibile questa pessima percentuale. Si aggiunge poi il fatto che in tutte e due le sfide i Bulls han realizzato solo 23 tiri per ciascuna partita.
Dove vuoi andare con sti numeri ai playoff?
Ben Gordon è stato totalmente al di fuori della serie realizzando nelle prime due sconfitte solo 5 tiri su 16 tentativi. Stremato dalla marcatura su Richard Hamilton(chiedete ai cani di Rip) arrivava nella metà campo offensiva stanco e non prodigo di iniziative brillanti come nella precedente serie contro Miami.
Kirk Hinrich, il play da Kansas, ha cominciato bene la serie realizzando 6 tiri su 7 in Gara 1 al Palace a Detroit. In Gara 2, però invertì la rotta e non realizzò nemmeno un tiro su 7 tentativi.
Luol Deng, il go-to-guy dei Bulls, invece registrò prestazioni ricche di punti ma con percentuali non eccelse(7/16 in G1 e 4/12 in G2).
In Gara 3 ci si aspettava una reazione dei Bulls di Scott Skiles e la magia dello United Center fu basilare per far arrivare il team di casa al +19 su dei sorpresi, ma mai arresi, Pistons a metà partita. Protagonista di quel strepitoso inizio di gara fu Luol Deng che realizzò 10 punti nel secondo quarto, cioè, lo stesso ammontare di punti dellintera squadra dei Pistons in quel periodo.
I quasi derelitti della Motown non si fecero cogliere impreparati e recuperarono tutto il vantaggio e vinsero la sfida più importante della serie con un grande Prince da 23 punti di cui 13 nel solo terzo periodo di gioco.
A questo punto tutti i media condannarono i Bulls a far la fine di tutte quelle 81 squadre che, sotto 0-3 in una serie, non recuperarono più e sarebbero uscite di scena dai playoff. Con questa premessa il team della Windy City si presentò in Gara 4 convinta di poter almeno vincere un game contro questi sbruffoni Pistons. Vinsero 102-87 allo United Center con uno strepitoso Deng da 25 punti e 13 rimbalzi.
Vinta Gara 4 i Bulls si ripeterono al Palace a Detroit bleffando Billups e compagni 108-92 in cui un Ben Gordon finalmente ritrovato mise a referto 28 punti e portò i Bulls ad una sola partita dallimpattare la serie sul 3-3.
Ma, a quel punto, accortisi di non poter più scherzare contro i Chicagoani, Detroit ritornò a Chicago rinvigorita e propensa a strappare quella gara che avrebbe terminato la serie apparentemente più difficile di questi playoff. Con una difesa e un attacco finalmente a livelli cestistici eccezionali espugnarono lo United Center per il 4-2 Finale.
Rivedendo le statistiche più superficiali dellintera serie si può notare che la differenza lampante siano stati i punti relizzati. Per Detroit 93 punti mentre per i Bulls 87.5. Le altre statistiche non denotanano grandi differenze e difatti, han reso la serie equilibrata e senza grandi sconfitte. La differenza più grande è stata la capacità di saper chiudere le partite di Detroit.
In Gara 3 lesperienza di quattro Finali di Conference consecutive negli ultimi anni ha chiuso le porte allattacco dei Bulls e ha reso Billups un grande trascinatore a livelli delle superstar più soliste come Kobe o Wade.
Da notare poi, che i Bulls quando han vinto le due partite han, in tutte e due le occasioni, segnato più di 100 punti e han giocato alla velocità cui gradiscono di più. Invece, nelle quattro sconfitte la media punti è scesa drasticamente a 78 punti con percentuali a dir poco disastrose(34 % dal campo). Dite che forse la difesa di Detroit abbia pregiudicato le possibiltà dei Bulls di passar il turno?!
Parlando di Andres Nocioni, lala argentina leggermente infortunata al piede destro, in questa serie ha palesato vuoti di concentrazione scandalosi e giocando poco e male ha reso i Bulls più porosi difensivamente. In molte occasioni ha saltato su finte di tiro o partenze in palleggio non agendo, così, come il miglior difensore esterno dei Bulls. Da ricordare che nelle prime due gare ha subito una notevole quantità di fischi dovuti alla sua intensità messa in campo contro Rasheed Wallace.
A proposito, Sheed, comè andato in queste sei gare?
Tenendo medie modeste per quello che potrebbe dimostrare, lo Sheed visto in difesa è ciò che serviva a Flip Saunders. Intensità ed efficacia nei momenti decisivi han portato lala grande da North Carolina a vanificare tutti i tentativi dei Bulls di recuperare o scappare in momenti importanti.
Un ritratto dellintensità Sheedese lo si è avuto in Gara 6 in cui, protestando molteplici volte e beccandosi un Tecnico, ha reso ben chiara la sua idea di voler vincere con tutti i suoi strepitosi mezzi tecnici e non.
Il compagno di merende in area Pistons di Sheed, Chris Webber ha, invece, denotato una forma fisica oramai scricchiolante e portata al limite in difesa in cui ha concesso tutto ai suoi uomini. Nonostante una Gara 2 da sogno con 10/11 al tiro, nelle altre 5 partite ha racimolato cifre grame lasciando spazio a un Totò McDyess in forma e fisicamente tornato quello di Denver nel 2000.
E per ultimi, parlando di Rip Hamilton e Tayshaun Prince, si deve far notare che questi due corridori sono i migliori due giocatori della Lega quando non hanno la palla in mano. I tagli a ricciolo di Hamilton e i balzi a rimbalzo offensivo di Prince infastidiscono non poco le avversarie e, nonostante non tengano mai la palla per più di dieci secondi, rendono dinamico lattacco e scardinano la difesa altrui creando continui mismatch e ritardi nelle marcature dei rispettivi avversari.
Ritornano ai Bulls, e precisamente al loro centro, Ben Wallace; si è capito come mai abbia sempre quel muso imbronciato da quando è arrivato alla corte severissima di Coach Scott Skiles.
Non essendo coinvolto in attacco se non come sponda in post alto per i tagli di Deng e Gordon, non può dar sfogo a quel suo eterno problema di prender iniziative in attacco e a non danneggiare lefficacia offensiva e quindi non riesce ad esser costante nella sua metà campo e ne è unesempio Gara 3. Partita in cui cominciò bene ma notando i suoi ex-compagni di squadra avvicinarsi sempre più e molto pericolosamente rifiutò iniziative in attacco e in difesa si impegnò sì, ma a corrente alternata.
In conclusione, vorrei far notare due atleti che in questi playoff(debuttanti entrambi) han mostrato al mondo come limpegno e la voglia di spaccare il mondo per uno, e la tecnica e la scuola europea per laltro possano funzionare in questa Lega.
Tyrus Thomas è il ritratto del primo affresco, atleta devastante che difende e gioca a modo suo e rende certe giocate incomprensibili persino per gli arbitri che in Gara 6 hanno annullato una devastante stoppata regolare del giocatore da LSU.
Thabo Sefolosha, dopo la serie con i Miami Heat, si è confermato uno dei giocatori cestisticamente più eccelsi della scuola europea. Cresciuto in Svizzera e a Biella ha palesato una sorprendente capacità di giocare nei playoff denotando tranquillità e fiducia nei propri mezzi. Si deve essere fiduciosi di questo giocatore che per il prossimo anno potrà trovare quei 20 minuti a gara che lo candideranno al premio di giocatore più migliorato visto che in questa regular season son mancati solo i minuti. Affermazione un pò forte ma il sottoscritto ci crede eccome.
È tutto per questa serie.
Arrivederci alla Finale ad Est tra i miei Pistons e gli altri Cavaliers.