[b]Quintetti:[/b]
[u]Whirlpool:[/u] Capin, Carter, Holland, Galanda, Howell.
[u]Armani Jeans:[/u] Bulleri, Green, Gallinari, Schultze, Watson.
Nel prepartita Gallinari viene premiato come miglior under 22 del campionato, anche se il trofeo è stilisticamente rivedibile, la successione del Mago Bargnani per Danilo è tuttaltro che sgradita. Milano parte bene andando a colpire il post basso con insospettabile regolarità e con Watson che, manco a dirlo, fa il vuoto. Varese si iscrive al match ed ha un Holland indemoniato a rimbalzo ma non nelle realizzazioni. La lotta sotto i tabelloni è sempre di Watson e Holland, rispettivamente sette e sei rimbalzi alla prima pausa, il coloured di Varese viene blitzato sui pick and roll ed è costretto spesso a scaricare, ma Carter con 2-3 da 3 punti, contiene il divario per i suoi ed è 18-13 alla prima sirena.
Al rientro Schultze stoppa il tentativo di schiacciata di Holland, ma paradossalmente per Milano sarà un male, perché lala varesina comincia a crivellare la retina con 11 punti in 10 minuti.
Milano attacca più che discretamente ma con 0-12 da 3 punti e una serie di tiri aperti sbagliati, vede lo scoramento attanagliarla alla gola. Bulleri spara a salve con 0-4 (ma non è lunico: 4-18 nel quarto) mentre Gallinari è lunico ad essere incisivo con quattro punti da situazioni sporche”.
Varese però, un po per meriti suoi e un po per sfiducia degli avversari, comanda le operazioni. La zona 3-2 di Milano non sortisce gli effetti sperati e il canestro a fil di sirena di Galanda regala inerzia e il massimo vantaggio agli ospiti da quando sono al forum. 34-28.
I due coach partono con Holland e Watson in panchina e i loro rimpiazzi Hafnar e Blair sono più dannosi della grandine. Un quarto di brutto basket; gli attacchi non creano situazioni e quando hanno conclusioni aperte le sbagliano, mentre la difesa di Varese in particolare, collassa verso il canestro. La scatola è chiusa per Milano e lo strapotere interno viene meno; quindi a questo punto si ricorre allenergia di Gigena per avere risposte (sembra proprio l’extrema ratio nella mente di Djordjevic).
Come sempre quando è chiamato in causa Gigena recupera un pallone e ne perfeziona un altro involandosi per il -2 Milano. E lennesimo fuoco di paglia che illude il forum, ma fa piacere perché venuto da un vero combattente ed un grande professionista.
Ad inizio quarto periodo Milano sembra poter mettere le marce alte con un 5-0 di parziale firmato Schultze e Garris, ma Depol spegne subito gli animi rispondendo con una tripla.
Nel momento in cui Milano rimette le mani sul match, la tripla di Hafnar e il recupero di Capin a un metro dal canestro avversario e ai danni di un pollesco Bulleri, ridanno spinta agli ospiti. Milano è nervosa, attacca male e, come spesso le capita in queste situazioni, cerca alibi negli arbitri. Bulleri nonostante la scarsissima vena vuole provare a risolverla in prima persona andando in lunetta e penetrando a testa bassa. Sul -4 Hafnar piazza un’altra lama nel cuore milanese con la tripla del +7. Il continuo chapa no da 3 punti dei milanesi innesta una continua girandola di liberi.
Le residue (se mai ce ne son state) speranze di Milano si esauriscono sullantisportivo di Schultze su DePol. Il finale è 62-71.
Varese esce dal forum con una vittoria meritata, frutto di una prova di carattere insospettabile e favorita dalla scarsa concentrazione dei padroni di casa. La sufficienza con cui Milano si è affacciata a questo match è degnamente ripagata con un’altra trasferta da farsi ed un’eventuale gara 5 all’ultimo respiro. La Whirlpool riapre la serie con pieno merito e mostra la tenacia e il cuore dei propri veterani come DePol.
[b]Stats:[/b]
Milano: 1-22 da tre punti. Forse l’unica piccola consolazione è che non sarà ripetibile una prova del genere.
Varese: i 12 rimbalzi di Holland ci raccontano dell’atletismo e del talento insensato di questo ragazzo…se solo avesse un quinto della testa di DePol…
[b]Play of the game:[/b]
E il più classico dei losing effort, però la stoppata di Schultze contro un Holland lanciato in pieno decollo verso il canestro, è cosa da tramandare ai posteri.
Dopo la stoppata Sven agita il dito alla Mutombo, ma non sa che sarà la scintilla nellego di Delonte.
[b][u]Quotes:[/u][/b]
[u]Magnano:[/u] [i]Non abbiamo vinto per un singolo aspetto di gioco, ma per il lato psicologico e la convinzione che abbiamo mostrato. Questa nostra voglia ci ha permesso di portare a casa la partita in un campo così difficile come Milano. A differenza di gara 1 e, parzialmente in gara 2, è scomparso il loro gioco interno; noi abbiam fatto una scommessa decisamente rischiosa concedendo tiri da tre punti, anche piazzati, pur di non subire la loro fisicità vicino a canestro. Questa sera una scelta così rischiosa ha pagato. Abbiamo fatto una scelta rischiosissima lasciando il tiro da 3 punti libero, loro hanno sbagliato a ripetizione e noi ne abbiamo approfittato. A questo punto bisogna prendersi le proprie responsabilità e perseverare nelle proprie scelte. Ho detto ai miei giocatori prima del match: Dobbiamo riportarla a casa nostra. Abbiamo giocato una partita tosta con molta tranquillità anche nei momenti in cui loro sono rientrati in partita. Sono state magnifiche le prestazioni di Depol e Fernandez, che quando hanno giocato contro i due pivot si sono difesi egregiamente. Abbiamo ancora due partite e speriamo di tornare qui a Milano per gara 5. Dobbiamo lavorare tantissimo dora in poi sul gioco di rotazioni difensive che oggi non è stato buono. Abbiamo vinto una trasferta importantissima qui, dopo sette sconfitte in trasferta patite con ultimi tiri.
Gara 4 sarà una festa di pallacanestro come è stata gara 2 grazie allaffluenza di un pubblico stupendo che ha incitato tutto il tempo.[/i]
[u]Djordjevic:[/u] [i]Andiamo a Varese a giocarcela. Analizzeremo tutti la partita, a partire da me. Il dato chiave è l 1-22 da tre punti nonostante nel primo tempo potessimo già indirizzare la partita perché la selezione di tiro era stata buona. Dovevamo essere più tranquilli anche nellintervallo nel cercare di invertire la tendenza, loro hanno raddoppiato bene i lunghi e noi non siamo riusciti più a far uscire la palla e trovare tiri aperti come nel primo tempo. Holland ha fatto una grande gara dando sicurezza a tutta la squadra e tutti i compagni sono stati bravissimi a nutrirsi di questa energia. Una cosa strana è che noi siamo stati migliori nella valutazione e abbiamo perso malamente la partita. E necessario riprendere un po di ritmo nel tiro, perche non è da noi offrire prestazioni come quella di stasera. Cè stato qualche fischio arbitrale dubbio sullaccompagnata a Bulleri, a cui vengono fischiati falli ed infrazione un po troppo frettolosamente da quando è qui a Milano. Holland ad esempio dalla parte opposta accompagnava la palla a sua volta, ma non ci sono stati fischi. Holland è un grandissimo giocatore e tanto di cappello a Varese per la prova di carattere e dorgoglio mostrata; non voglio nascondermi dietro agli arbitri come ha fatto Varese in gara 1 e riconosco i meriti degli avversari.[/i]
Nota personale: forse bisognerebbe informare Djordjevic che Magnano non ha appulcrato verbo sugli arbitri dopo gara 1 da vero signore.