Sempre la solita storia, sempre il solito punteggio, sempre i soliti sospetti.
I Detroit Pistons devono smettere di trattare così le proprie avversarie. Ennesima vittima, e per la seconda volta consecutiva, i Cleveland Cavaliers.
Cominciata più seriamente del solito la partita dei Pists ha vissuto di un primo quarto targato Jason Maxiell. Il centro da Cincinnati nel solo primo quarto ha dominato larea dei Cavs realizzando 7 punti e catturando 4 rimbalzi in soli 7 minuti. Billups sembra essere meno svogliato e comincia a correre sin da subito alzando il ritmo della partita e coinvolgendo, con i suoi tempi cestistici, anche i Cavs che, però, scoprono una serata un pò fredda per i polpastrelli e finiscono il primo quarto con soli 16 punti con 4 su 12 al tiro.
Nel secondo quarto Cleveland sfrutta il classico lungo blackout di Detroit e ne approfitta per realizzare lallungo decisivo del 50-38 finale di metà partita. Superbo Varejao che con 10 punti vince la sfida contro il suo sportellatore Jason Maxiell e trascina i suoi Cavs al massimo vantaggio di metà gara. Le percentuali del secondo quarto la dicono lunga su quanto era disattivata mentalmente Detroit e su come Cleveland ne abbia tratto vantaggio. 62% Cavs contro il 44% della squadra di casa.
Durante il terzo periodo Detroit, seguendo la sceneggiatura del film di Gara 1, accortasi che i minuti ancora a disposizione erano solo ventiquattro, segna 22 punti contro i 13 dei Cavs e si riporta sotto. A 1 e 20 dal termine del terzo quarto i Pists sorpassano LBJ e soci, ma Gibson ristabilisce le distanze mettendo a segno una tripla importantissima.
63-60 Cavs. Termina così il penultimo quarto e il sospetto che il film di Gara 1 si ripeta aleggia nel Palace of Auburn Hills.
Nellultimo periodo i Pists si danno definitivamente da fare e a 5 minuti dal termine arrivano al +5 sul 74-69. A questo punto King James si mette in proprio e, volendo entrare in area, subisce una stoppata devastante da Antonio McDyess(Dicasi Antonio McDyess, non Sheed o Kevin Garnett!!!) che ridimensiona di molto le aspettative di LBJ di spaccare la partita negli ultimi minuti di questa vibrante partita. A 3 minuti dalla fine i Cavs, grazie a Pavlovic, sorpassano i padroni di casa sul 75-74. Da qui al termine segnano dalla lunetta, uno a testa, LBJ e Sheed e il tabellino non si muove di molto arrivando al 76-75 Detroit a 1 e 11 dal termine.
Prima del canestro impossibile e decisivo di Sheed a 24 secondi dalla fine, la stessa ala #36 ha rischiato di buttar tutto alle ortiche cercando un passaggio illogico per Billups a centro area che ha fatto pensare che i Cavs avessero la vittoria in pugno. Ma, arrivati in attacco, sullo scarico di LBJ per Pavlovic, lo stesso giocatore serbo effettuando il caricamento della tripla per il +3, vistosi arrivare per stoppare Chuancey Billups, ha tentennato e ha effettuato uninfrazone di passi definitiva per lesito di Gara 2.
Inutile il tentativo finale di entrata di James e il tiro ravvicinato di Hughes a un secondo dalla conclusione.
Stesso punteggio di Gara 1 (79-76) e stessa dinamica di questa partita cominciata bene dai Cavs ma terminata ancora meglio dai Pistons di Coach Saunders.
Grandi attori di questa partita son risultati Sheed che con 10 punti nel quarto finale ha portato i Pistons alla vittoria di questa partita dalle mille insidie sottoforma di Sasha Pavlovic con 14 punti, Daniel Gibson con 3/7 da tre e una gran difesa che da un rookie come lui non ci si attenderebbe nei playoff.
King James ha tirato male (7/19) ma ha servito assist doro ai compagni compreso Anderson Varejao che con 14, sia punti che rimbalzi, fa capire di quanto possa essere importante per i Cavs. Stupende le lotte che instaura contro Maxiell o Wallace. Nonostante sia un FIBA e un novizio nei playoff ha capito subito che in questo scorcio di stagione il suo contributo sulle palle vaganti e sotto canestro possa essere di base per la vittoria sui Pistons nella Eastern Conference.
Per Detroit, un altro contributo insufficiente di Prince con 0/8 al tiro dopo aver dominato le prime due serie di playoff contro Orlando e Chicago. Hamilton ha tirato col 5/14 e non ha dato limpressione di saper spaccare la partita come in Gara 1, visto anche la prestazione maiuscola di Pavlovic in difesa correndo sui blocchi di Sheed. Webber, come al solito, inesistente dopo metà gara, momento in cui Saunders dà il via libera a McDyess e non lo sostituisce praticamente mai se non con Maxille che oggi ha compilato il suo record nei playoff con 15 punti e 6 rimbalzi dalla panchina in 22 minuti.
Questa serie ben poco spettacolare e molto tecnica traspira di durezza fisica che ancora non si è vista ma già in Gara 3 alla Quicken Loans Arena di Cleveland dovrà caratterizzare i Cavs di LeBron.
In questa veste di ragionatore e non più realizzatore solista LBJ si sta scoprendo molto forte e per la sua età à già ben avanti. Considerate che compirà 23 anni il 30 Dicembre e capirete come si prospetta un dominio Lebroniano per i prossimi 10 anni nella Lega. Ho appena scritto cose già udite in giro ma la forza mentale e fisica di qesto umano è indescrivibile.
Si prospetta, quindi, un ruolo molto meno marginale di LBJ a Cleveland e, in alternativa, starà ai suoi compagni realizzare quelle triple sugli scarichi che nelle prime due gare non son entrati.
Se i Cavs pareggieranno la serie sul 2-2 la contesa per il titolo della Eastern Conference, si trasferirà a Detroit dove il team di Mike Brown potrà ribaltare il fattore campo e arreccare molto fastidio a questi sbruffoni Pistons.
Lets Go Cavs!!