Non cè nulla da eccepire, CSKA doveva essere e CSKA è stato senza possibilità di replica.
La Dynamo Mosca aveva strappato una partita alla squadra di Messina a domicilio e sembrava poter essere linizio di unimpresa, ma da quel momento, forse toccati nellorgoglio o forse semplicemente più forti della concorrenza, gli uomini dellarmata rossa hanno fatto percorso netto fino al titolo.
In finale lUnics Kazan sembrava anch’esso poter dare del filo da torcere ai vice campioni dEuropa, ma così non è stato ed il secco 3-0 non ammette repliche.
La squadra dei fratelli Lavrinovic non è mai stata in grado di fare la cosa giusta nei finali di partita e quindi, pur essendo sempre rimasta onorevolmente in gara anche lontano da casa, non è mai riuscita a fare quel passettino necessario per portare a casa almeno il punto della bandiera. Nel finale di gara 1 hanno patito la difesa avversaria, subendo un 14-4 di parziale negli ultimi 3 minuti, in gara 2 hanno messo a segno solo dieci punti nellultima frazione ed in gara 3 hanno subito un pesante parziale dopo aver dominato il primo quarto. Il [b]cinismo[/b] del CSKA nel momento chiave era preventivabile, ma lUnics si è sciolto come neve al sole, senza trovare contromisure.
Nellultimo episodio, come detto, lUnics è partito davvero fortissimo con [b]Kristoff Lavrinovic[/b] che è risultato un vero e proprio rebus per i propri avversari. Dei 27 punti realizzati nella prima frazione, undici sono suoi e quasi tutti allinterno del parziale per tentare la fuga. Il Cska sembra subire il colpo in un primo quarto in cui la propria difesa concede ogni comoda soluzione agli avversari, ma con il colpo di coda da grande squadra riesce nei secondi dieci minuti a ricucire lo strappo ed addirittura a chiudere in vantaggio il primo tempo di due lunghezze.
Il terzo periodo è un trascinarsi verso il momento decisivo del match, senza troppo spettacolo e con squadre decisamente poco precise in attacco. Lultimo quarto è lenfatizzazione del gioco di squadra del Cska che esce dai blocchi di partenza con lUnics alle calcagna, ma con landare del tempo ed una sapiente gestione di uomini e spazi, scocca il colpo decisivo. Il parziale che indirizza la partita ha la firma in calce di Theo Papaloukas, che con due liberi, un rimbalzo ed un assist per la tripla aperta di Holden ferisce le residue speranze degli avversari. La freddezza di Smodis dalla lunetta e il tanto disperato, quanto poco lucido, tentativo di rimonta del Kazan chiudono il match e regalano il quinto successo di fila ai giocatori moscoviti.
La chiave del successo è da ricercarsi oltre che nella sontuosa prestazione da 19 punti di Langdon, anche nel [b]40-29 a rimbalzo[/b], frutto di rotazioni più ampie e di una maggiore freschezza atletica.
Ora incomincerà una lunga estate con squadre come Khimky, Dynamo e Unics a cercare di rinforzarsi per provare a detronizzare i consolidati avversari, che non staranno certo a guardare. Le voci di mercato che girano in questo periodo danno per fatto laccordo tra Nikos Zisis e il Cska Mosca per un triennale che dovrebbe fruttare un discreto gruzzolo ai trevigiani sottoforma di Buyout e altrettanto a Nikos per il suo contratto. Sulla sponda Dynamo, il greco Antonis Fotsis ha rinnovato per altri due anni la permanenza in quel di Mosca, mentre per quanto riguarda Kristoff Lavrinovic sembra ormai deciso il suo approdo in Italia e le due destinazioni più gettonate sembrano essere Milano e Siena.