Ancora una partita prossima alla perfezione per i [b]San Antonio Spurs[/b] che chiudono la prima coppia di partite casalinghe della finale col massimo risultato ottenibile: 2 vittorie e la sensazione che le possibilità dei Cavaliers siano molto esigue.
La partita inizia con i soliti quintetti base: per i padroni di casa [b]Parker, Finley, Bowen, Duncan, Oberto[/b] mentre per Cleveland [b]Hughes, Pavlovic, James, Gooden, Ilgauskas[/b].
Appena tre minuti di gioco e un Lebron James meno impacciato rispetto allesordio di giovedì deve sedersi in panchina a causa di due falli personali commessi.
E il gioco della sua squadra ne risente sensibilmente.
Le scelte di tiro non sono delle più semplici, le soluzioni offensive non sono efficaci, solamente le azioni personali di [b]Pavlovic[/b], [b]Gooden[/b] e [b]Ilgauskas [/b]permettono ai Cavs di rimanere a contatto.
Ma il gioco di [b]Parker [/b]e [b]Duncan [/b](emblematico un passaggio sotto le gambe di Hughes effettuato dal francese per il suo lungo, con gioco da tre punti annesso) non permette agli avversari di avvicinarsi, e il primo quarto termina con la sensazione che quando i neroargento accendono sono incontenibili, dominanti a rimbalzo e maestri nella circolazione della palla.
Nel secondo periodo Lebron James torna in campo, ma la difesa lo costringe ad eclissarsi dalla partita: continui raddoppi, anche molto profondi, gli permettono scarichi difficili e poco pericolosi per gli avversari.
Il giovane leader di Cleveland è teso, frustrato: lo dimostra il tiro libero sbagliato senza nemmeno sfiorare il canestro, una rarità per un giocatore così freddo e determinato.
Sintomatico della situazione della squadra ospite il paio di iniziative personali prese da [b]Eric Snow[/b] concluse con un punto allattivo su tiro libero.
Difensivamente invece, si riscontrano difficoltà nel difendere gli uomini provenienti dal lato debole, e Parker rincara la dose spostando e penetrando a piacimento lo schieramento previsto da coach Mike Brown.
Il numero 23 dei Cavs si risveglia e inizia a prendere in mano le redini della sua squadra aggredendo il canestro, anche se con risultati insoddisfacenti. Lunico a seguirlo, a non mollare di fronte allo strapotere Spurs è il lungo [b]Anderson Varejao [/b]che si fa sentire a rimbalzo offensivo e in difesa. Ma è ben poca cosa a fronte del martellamento Spurs, che chiudono la prima frazione di gioco avanti di ben 25 lunghezze, grazie alla solite meravigliose prestazioni del trio [b]Parker, Ginobili, Duncan[/b].
Alla ripresa le cose paiono cambiare, almeno nelle prime battute: [b]James [/b]si trasforma in assist man, e grazie ad alcuni palloni distribuiti ai compagni permette alla sua squadra di recuperare qualche punto. Ma Parker restaura lordine delle cose, e porta gli Spurs al nuovo massimo vantaggio, +27, ispirando Ginobili e Duncan per un nuovo parziale.
[b]Pavlovic [/b]e [b]Gooden [/b]si mantengono su buoni livelli, e consentono a Cleveland di non affondare ulteriormente.
Ma un ulteriore parziale firmato [b]Horry [/b](per lui anche 5 stoppate) e [b]Ginobili [/b] affonda gli avversari, che cadono anche a -29.
Nonostante la tradizione negativa del terzo periodo, i Cavaliers giocano forse il loro miglior periodo. Ma i risultati sono sempre gli stessi: gli Spurs iniziano a sembrare invincibili. Il punteggio dice [b]89 62[/b] per i padroni di casa.
Ci si aspetta quindi un ultimo periodo di puro [i]Garbage Time[/i]; e invece un calo di concentrazione di San Antonio unito a una ritrovata motivazione offensiva e difensiva degli ospiti riapre la partita. Il differenziale tra le due formazioni raggiunge impensabilmente anche il limite minimo di 8 punti.
James è lassoluto protagonista del ritorno della sua squadra, aiutato anche da [b]Damon Jones [/b]che infila due canestri da tre punti. Gli Spurs sbagliano in attacco, concedono facili tiri in difesa. Per i Cavs è più semplice giocare.
Ma [b]Tony Parker [/b] con 4 punti consecutivi salva lesito della partita, che si chiude con il canestro da tre punti e tiro libero di Ginobili.
Si chiude così lincontro, sul risultato di 103 92 per i San Antonio Spurs, che andranno a giocarsi il titolo nelle prossime partite a Cleveland, con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per aggiudicarsi il prima possibile il quarto titolo della loro storia.
Per James e compagni, le partite casalinghe serviranno per allungare la serie e sperare ancora, confidando in una crescita del numero 23 e dei compagni attorno a lui. E con le cose che già ci ha fatto vedere in questi [i]Playoff[/i], una speranza esiste ancora.
[b]MVP: Tony Parker [/b]incredibilmente attivo ed efficace per tutto larco dellincontro. Se la serie si chiudesse in questo momento, il premio di miglior giocatore dovrebbe essere assegnato a lui.
[b]Tabellini [/b]
[b]San Antonio Spurs:[/b] Parker 30, Ginobili 25 (6 reb), Duncan 23 (9 reb, 8 ast), Elson 6, Horry 5 (9 reb, 5 blk), Oberto 4, Bowen 3, Barry 3, Vaughn 2, Finley 2.
[b]Cleveland Cavaliers:[/b] James 25 (7 reb, 6 ast), Gibson 15, Gooden 13, Pavlovic 10, Ilgauskas 9, Varejao 8 (10 reb), Jones 6, Marshall 5, Snow 1.