Real sul filo di lana, Barça dautorità, vittoria per entrambi: saranno queste le squadre che si affronteranno per il titolo, una sfida che nellultimo atto mancava dalla stagione 2000-2001.
[b]REAL MADRID-DKV JOVENTUT BADALONA 65-61[/b]
(18-17, 33-32, 46-47)
Real in finale dopo due anni di assenza grazie alla soffertissima vittoria ottenuta contro una più che battagliera Joventut.
Padroni di casa che accedono meritatamente allultimo atto della stagione, facendo valere tutti gli effettivi a disposizione, dimostrandosi squadra tosta e dalla panchina lunga.
Joventut alle prese con un Rudy Fernandez a mezzo servizio, partito dalla panchina e comunque autore di una buona partita nonostante le condizioni non ottimali; i catalani escono comunque a testa alta, grande il lavoro di Aito e chissà, senza linfortunio della loro punta di diamante..
Palacio Vistalegre che presenta un colpo docchio notevole, sono infatti 14.000 gli spettatori che assistono al match.
Inizio di marca locale, Mumbrù (11) è immarcabile e il suo score registra sette punti nel solo primo quarto, canestri che permettono ai padroni di casa di volare alti (18-11), approfittando dellincerto inizio di Archibald (2) e Rubio (1).
Coach Aito, costretto ad inserire Fernandez, trova in difesa le risorse per la rimonta, con Rubio che si attacca a Bullock (16), limitandolo in qualche maniera.
In fase offensiva la luce si accende quando Bennett (13) prende in mano la squadra facendola ragionare e portandola al -1 con il quale si chiude la prima frazione.
Si riprende e la partita vede mosse e contromosse, quasi fosse una sfida con scacchi al posto dei giocatori; i padroni di casa mostrano sicurezza nonostante non riescano ad incerementare il vantaggio, gli ospiti sono precisi nei loro cambi difensivi e nel pressing, la partita è tesa, magari non perfetta tecnicamente ma tremendamente bella dal punto di vista emotivo e, soprattutto, incerta: 18-19, 23-19, 26-25, nessuno riesce a prendere grossi margini di vantaggio (il massimo lo raggiunge il Real sul +6, 33-27), Bullock da una parte, Barton (9) e Fernandez dallaltra danno spettacolo.
Primi venti minuti che si concludono sul campo, 33-32, ma proseguono nel tunnel degli spogliatoi quando Archibald e Hervelle si accapigliano, subito seguiti da giocatori, tecnici e addetti vari; attimi tumultuosi che fortunatamente si concludono senza grossi danni: anche questo aspetto, seppur censurabile, rientra appieno nello spirito di una gara-5 di semifinale.
Tornando a quanto accade sul campo di gioco, una tripla di Barton porta in vantaggio gli ospiti in apertura (33-35), due di Raul Lopez (13) regalano quattro lunghezze di vantaggio ai blancos (39-35).
Niente è cambiato, le squadre si scambiano colpi su colpi, 39-39, 41-39, sembra prendere nuovamente il largo il Real grazie a Tomas (3), Lopez e Mumbrù (45-39) ma è solo un fuoco di paglia, la Joventut si rialza e combatte, portandosi in vantaggio (46-47) proprio mentre si conclude la terza frazione, non avendo nessun giocatore che si elevi in maniera particolare ma sopperendo agli infortuni ed alle difficoltà giocando di squadra.
Ultimi dieci minuti della semifinale, qui si decide tutto, ultimo quarto senza ritorno, decidete voi la definizione.
Nessuna novità nellandamento dellincontro, le squadre si scambiano i vantaggi (48-47, 48-50) fino a quando i padroni di casa riescono a portarsi sul +3 (54-51) a quattro minuti dal termine.
In quel momento probabilmente non si capisce lenorme importanza del seppur risicato vantaggio, ma il Real continua a correre, aumentandolo fino a sette punti (58-51) quando chiude un parziale di 10-1.
La Joventut rimane aggrappata alla partita più con i nervi che con il cervello, in qualche maniera riesce comunque a riportarsi vicina ai padroni di casa (63-61) ma un pallone perduto in attacco a 12 dal termine è il preludio alla sconfitta: Bullock subisce fallo e dalla lunetta è glaciale, facendo esplodere di gioia il Vistalegre e regalando la finale ai suoi.
Lultima annotazione è relativa ai due allenatori, che cambiano interamente i rispettivi quintetti per far ricevere ai protagonisti un meritato applauso.
Il Real prosegue lavventura, la Joventut esce senza doversi rimproverare niente.
MVP: non uno ma 14.000, ovvero gli spettatori del Vistalegre, caldi ma corretti, uno spettacolo nello spettacolo.
[b]TAU CERAMICA VITORIA-FC WINTERTHUR BARCELONA 79-95[/b]
(20-19, 38-38, 55-67)
Il Barça espugna Vitoria e accede alla finale, grazie soprattutto alle stratosferiche prove di Juan Carlos Navarro e Gianluca Basile: i due rasentano la perfezione producendo 47 punti, frutto di 11/13 da due punti, 5/10 da tre, 10/12 ai tiri liberi per un complessivo 53 di valutazione.
In casa Tau si rimanda per lennesima volta la conquista del titolo e le acque si agitano parecchio, dovrebbe farne le spese coach Maljkovic. Staremo a vedere ma laria che tira non è buona ed anche alcuni giocatori potrebbero dover preparare i bagagli.
Tutto esaurito alla Fernando Buesa Arena, 9.323 spettatori affollano le gradinate e si fanno sentire.
Inizio nervoso come da copione, squadre poco sciolte (6-6). La prima scossa è rappresentata da due triple di Erdogan (19), che portano i padroni di casa sul +4 (16-12) a tre minuti dal termine del quarto.
Navarro (23) e Basile (24) cominciano il loro show tenendo a galla il Barça nonostante i blaugrana siano costretti a fare già i conti con i problemi di falli di Fran Vazquez (8 punti e 2 rimbalzi ma solo 7 minuti di gioco). Ivanovic getta nella mischia Jordi Trias (2) ed a conti fatti il -1 con il quale gli ospiti chiudono il quarto è un buon risultato.
Il secondo quarto vede subito due sciocchezze basche al tiro ed una di Scola (12) che si vede fischiare un antisportivo: un ghiotto regalo per i culè che ne approfittano per portarsi avanti (20-26).
Lo stesso Scola e Lou Roe (5 punti e 4 rimbalzi) riportano sotto il Tau (24-26) mentre Erdogan continua a colpire e regala nuovamente ai suoi il comando dellincontro (37-34). A dimostrare lincertezza della gara ecco che il Barça recupera ed i primi venti minuti si chiudono in perfetta parità, 38-38 (Navarro già 14 punti).
Finalmente Mario Kasun (6) si rende protagonista per i blaugrana, sostituendo il falloso Vazquez in apertura di terza frazione e colpendo duro (46-46). Peccato che il croato decida di imitare il collega accendendo la quarta lampadina personale.
Ci pensa Navarro a sbrogliare la matassa, chiudendo con una tripla un parziale di 0-11 che proietta in avanti gli ospiti (46-57); colpito dalla sindrome dei falli deve però uscire dopo soli 27 minuti di gioco.
Ivanovic trova in Gianluca Basile, Jaka Lakovic (5) e Roger Grimau (10) tre spietati triplisti, il disavanzo del Tau sale a 13 punti (52-65); la partita prende una brutta piega per i padroni di casa che hanno poco o niente da Luis Prigioni (6 punti, tutti realizzati su tiro libero) e Igor Rakocevic (7 punti ma 0/4 al tiro pesante).
Quarto che si chiude sul 55-67, parziale di 29-17 a favore degli ospiti e partita che si dirige decisamente sulla strada per Barcellona.
Dieci minuti al termine, dieci minuti che servono solo a definire il punteggio, severo ma giusto nei confronti del Tau, esaltante per il Barça; si arriva addirittura ad un +20 tondo tondo (64-84) a tre giri di lancette dal termine, con il pubblico di casa scontento (eufemismo) per il modo in cui arriva la sconfitta, una resa vera e propria.
I blaugrana giocano una partita ottima: magari per i baschi non sarà una consolazione ma complessivamente gli ospiti hanno meritato il passaggio del turno.
MVP: Gianluca Basile (Barça)
[b]LE PROSSIME PARTITE[/b]
– Gara 1
Domenica 17 Giugno 2007
Ore 12.30
REAL MADRID-FC WINTERTHUR BARCELONA
– Gara 2
Martedì 19 Giugno 2007
Ore 21.00
REAL MADRID-FC WINTERTHUR BARCELONA
– Gara 3
Venerdì 22 Giugno 2007
Ore 21.00
FC WINTERTHUR BARCELONA-REAL MADRID
– Eventuale Gara 4
Domenica 24 Giugno 2007
Orario da definire
FC WINTERTHUR BARCELONA-REAL MADRID
– Eventuale Gara 5
Martedì 26 Giugno 2007
Ore 21.00
REAL MADRID-FC WINTERTHUR BARCELONA
[b]Nelle foto:[/b] la panchina del Real Madrid e Gianluca Basile del Barça, entrambi protagonisti delle semifinali e, quasi sicuramente, delle finali.