Due facce della stessa Virtus: Zare Markovski e Caludio Sabatini. Il tecnico slavo si è reso protagonista di un paio di sceneggiate assolutamente da dimenticare. In evidente tensione, dopo solo 6 minuti di gioco era pronto a ritirare la squadra dal campo e l’ha manifestato con ampi gesti scatenando naturalmente il proprio pubblico, per protesta dopo un fallo di sfondamento, nettissimo peraltro, fischiato a Giovannoni. Per non smentirsi, a 2.35 dalla fine, dopo un time-out chiesto dalla panchina senese, ha impedito ai suoi giocatori di recarsi verso la panchina manifestando platealmente la sua insofferenza per questo minuto di sospensione chiesto, secondo lui, provocatoriamente da Simone Pianigiani, mah……….Di tutt’altro tenore le performances di Claudio Sabatini, pronto a calmare il proprio tecnico in ambedue le descritte occasioni, pronto a difendere il GM Minucci da qualche tifoso virtussino un po’ troppo focoso e misuratissimo dopo la partita nel riconoscere sportivamente la netta superiorità di Siena, chapeau a questo grande personaggio.
Veniamo al basket giocato:
Pronti via e Siena prova a scappare, tonica sotto canestro con Eze, pronta al contropiede con McIntyre, devastante dall’arco con Sato, la squadra biancoverde ospite vola ben presto su un solido vantaggio che si concretizza sul 18-11 del primo mini-riposo.
Nel secondo quarto la musica è tutta un’altra. Per lunghi minuti le polveri biancoverdi sono bagnate, Eze deve uscire ben presto per 2 falli e Baxter non è altrettanto solido come il lungo nigeriano, il solo Kaukenas tiene botta ma dall’altra parte le accellerazioni di Giovannoni, il migliore dei suoi, e l’entrata in partita di Blizzard confezionano il 25-16 parziale del secondo quarto che manda le squadre negli spogliatoi sul 36-34 per i bolognesi con l’ultimo inutile tentativo di McIntyre di impattare le sorti della gara.
Al rientro in campo dopo il riposo lungo ci si aspetta la fuga bianconera e invece si assiste ad un lento ma inesorabile crescere del vantaggio senese. Vantaggio senese che viene alimentato dalle intuizioni di Eze, Baxter e da un Kaukenas principesco che, MVP della gara, concluderà con 10/11 da due e 1/2 da tre. Il tiro dall’arco della Vidivici non entra, i contropiede fulminanti dei senesi tagliano la difesa bianconera come il burro, il dominio inarrestabile sotto canestro di Eze non è contestato dai giocatori felsinei e il 62-51 dell’ultimo mini-riposo suona già come una sentenza.
L’ultimo quarto è un calvario per la Vidivici: il vantaggio senese si dilata fino al +23, anche Forte si iscrive ufficialmente alla festa, Baxter è dominante sotto le plance, Kaukenas ancora inarrestabile e neppure un antisportivo contro Baxter riesce a fermare l’emorragia bolognese. Termina 86-65 per il tripudio dei 600 tifosi giunti da Siena. C’è spazio per un applauso corale del pubblico bolognese alla propria squadra capace di arrivare fin qua, capace comunque di mettere in difficoltà, più in gara 1 che stasera veramente, la mattatrice del campionato, capace di riunire 9000 spettatori in una serata magica.
In casa biancoverde i migliori ci sono sembrati Eze e Kaukenas anche se va segnalato l’importantissimo lavoro oscuro di Sato e Stoonerook. Impalpabile la prova di Boisa, in chiaroscuro quella di Forte stasera anche stranamente impreciso dalla lunetta.
Tra i bolognesi citazioni in positivo per Di Bella e Giovannoni e in negativo per Best ed Ilievski.
In casa bianconera hanno pesato di sicuro le assenze di Lang e Michelori sotto canestro, la pessima serata nel tiro da 3 (causata anche da una grandissima difesa senese), l’abulia del leader predestinato Best.
VIDIVICI: Best 4, Blizzard 4, Drejer 4, Giovannoni 15, Ilievski 8, Crosariol 2, Vukcevic 10, Di Bella 13, Grant 5.
MONTEPASCHI: Forte 16, McIntyre 7, Eze 13, Sato 13, Stoonerook 2, Baxter 10, Kaukenas 25.