[i]Los Cojones[/i], [i]le palle[/i] e mille altri modi per definire gli attributi tipici di chi sa giocarsi i finali delle partite che contano con freddezza, lucidità e costrutto. Vincere ad alti livelli, vuol dire saper soffrire e il Real dopo che linizio di stagione sembrava essere una passeggiata di salute verso il titolo, ha saputo soffrire e risorgere in ogni singola partita, non ultima questa gara 2.
Nei finali dei match giocatori come Basile, Kakiouzis, Reyes e Bullock vogliono la palla in mano e vincere, facendo da contraltare a quelli come Navarro e Raul che si nascondono dietro alle situazioni e alle responsabilità.
La vittoria delle merengues è ancora opera dellineffabile Felipe Reyes, ormai idolatrato dai suoi tifosi ed onestamente dominante in questi primi due atti della serie. Le emozioni del finale di partita vanno raccontate subito, non si può aspettare oltre.
Il Barca è avanti con due liberi di Lakovic, Lopez si accontenta del cambio difensivo che lo accoppia con un lungo, ma scarica a Reyes che dalla lunetta (dove ha fatto malissimo alla difesa avversaria per tutti gli 80 minuti) infila il jumper con laiuto dei ferri del Vistalegre che spalancano le braccia per accoglierlo. Dallaltra parte gli stessi ferri sbeffeggiano il tiro da 3 di Kakiouzis, espellendolo praticamente dal fondo della retina e regalando il possesso del sorpasso agli avversari. Ancora Real ed ancora [b]Reyes[/b], semigancio destro morbidissimo dal post basso e sorpasso in the making. Navarro si prende un tiro scriteriato dal palleggio che scheggia il ferro e finisce, guardacaso, nelle mani di Reyes che subisce il fallo. Un tiratore dalla lunetta tuttaltro che affidabile ma con un cuore che fa provincia, mette due possessi di distanza con il 2-2 facendo annusare solo il profumo del cotone. Basile fa 2-2 dalla linea, ma sulla rimessa la palla arriva in mano a [b]Bullock[/b] (non proprio luomo ideale per sperare in un errore) che fa 2-2 senza colpo ferire. Lakovic mette una tripla senza senso per il -1, la rimessa del Real è difficoltosa, ma il “cherry picking” di Sekulic è premiato ed al posto che far morire il cronometro con la palla in mano, realizza il +3.
Tutti già festeggiano, ma la tripla di Basile da centrocampo, incoccia sul ferro, facendo scorrere un piccolo brivido al pubblico, e poi esce. Il Decibellometro del Vistalegre più volte inquadrato, va in tilt e la città di Madrid pregusta il bis della vittoria nella Liga.
La partita era iniziata molto male per il Barça che non riusciva mai a fare canestro e ha trovato prove al limite del presentabile da parte dei suoi lunghi. Vazquez inizia bene poi si spegne come spesso gli accade per problemi di falli e Marconato lui pure limitato dalle penalità non è incisivo come al solito. Lunico lungo a fare i bimbi coi baffi è [b]Kakiouzis[/b] che dopo i 3, umilianti, secondi di gara 1, ha messo a referto 17 punti e un clinic di furbizia e senso del dramma degni di miglior sorte. Nonostante ciò la squadra è in mano a Basile (18 alla fine) in una serata di alta ispirazione offensiva che riesce a mantenerla a contatto, anche grazie alle manifeste difficoltà degli avversari dalla lunetta.
Il Real è sempre avanti ma non riesce mai a piazzare la stoccata vincente, Smith è assente ingiustificato nonostante una buona difesa su Navarro, Lopez ed Hervelle faticano oltremodo ad entrare in partita, mentre Bullock gioca alla perfezione i quarti dispari distribuendo ben 15 punti.
Il rilevatore d inquinamento acustico posto sul tavolo del referto era sbalzato a picchi da concerto rock, quando in gara 1 era andata a bersaglio la tripla della staffa di [b]Marko Tomas[/b]. Nellultimo periodo lo stesso croato ha infilato unaltra tripla di tabella allo scadere dei 24 secondi in faccia ad un contemplativo Navarro, che ha fatto sobbalzare anche le casse dei televisori madridisti. Lennesimo episodio positivo per il Real che fa pensare che il destino abbia già scritto il finale di questa, pur bellissima, storia.
Da quando ci sono le serie di finali ACB nessuna squadra è riuscita a ribaltare uno 0-2 conseguito in trasferta ed addirittura in sette occasioni questi risultati si sono poi tramutati in [b]”cappotti”[/b].
Non credo che il Barça possa uscire di scena senza neanche una partita vinta, ma sembra davvero difficile che la fame e la voglia di questo Real, possano concedere tre partite in fila agli avversari.
In caso di sconfitta del Barcellona in questa finale, sarebbe opportuno rivalutare la posizione e la gestione di un allenatore che fatica tremendamente a vincere con questa squadra costruita con un faraonico budget, fior fior di giocatori, ma con allattivo solo la copa del rey.
[b]MVP:[/b] Il back to back va a Felipe Reyes per distacco. E un giocatore di sostanza, una forza della natura, dotato anche di ottima tecnica, virata e canestro in controtempo contro Marconato ne sono lesempio. E luomo chiave per il gioco del Real e cè SEMPRE quando serve la giocata decisiva.
Ah dimenticavo..il tabellino: 23 punti, 8-15 dal campo e 7-12 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assists e 9 falli subiti per 27 di valutazione. Graçias Felipe.