Dalle stelle alle stalle: ovvero dal 20 Settembre dello scorso anno, al 13 Maggio scorso, date in cui si sono dapprima innalzati poi spenti i riflettori sulla stagione della Pallacanestro Reggiana targata Bipop Carire. Qualcuno potrebbe affermare che la memoria ci fa , perché i guai reggiani sono cominciati quando [b]Fabrizio Frates[/b] decide di accettare la corte dellallora patron della Fortitudo e cosi la squadra viene affidata in fretta e furia al coach [b]Renato Pasquali[/b]. Un mix di tra giocatori giovani e navigati la cui ciliegina corrisponde senza dubbio al nome di [b]Mike Penberthy[/b]. Non è di sicuro lesperienza che manca a nomi di questo calibro, anche [ b]Pasquali[/b] seppur esordiente nella massima serie nazionale è stato per anni vice di grandi tecnici quali [b]Mike Dantoni[/b] ed [b]Ettore Messina[/b]. Eppure…eppure che qualcosa nel cerchio non quadra lo si capisce da subito, ovvero da quel 20 settembre giorno in cui la Bipop affronta in amichevole i campioni dEuropa uscenti del CSKA Mosca, e dove il neo capitano [b]Marco Carra[/b] promette il massimo impegno per raggiungere i [b]playoff[/b], ma viene immediatamente frenato dal presidentissimo [b]Stefano Landi[/b]. La squadra cede come da copione al CSKA ma lotta nonostante Penberthy appaia poco reattivo e non vada una volta a segno. Già suonano i primi campanelli dallarme ed il volume del suono aumenta con le batoste rimediate a domicilio con Siena e al PalaMangano contro Scafati. I biancorossi appaiono disuniti. [b]C.J. Watson[/b], dipinto come colui che avrebbe dovuto far in qualche modo far passare inosservata la partenza di [b]Terrell McIntyre[/b], illude tutti con un esordio da sogno per poi non rivelarsi degno nemmeno di lucidare le scarpe al folletto Senese. Illusione appunto che dura molto poco e che si unisce bene presto alla tallonite di Penberthy e al grave infortunio che metterà anzitempo fuori combattimento [b]Giorgio Boscagin[/b].
La squadra nonostante qualche timido segnale di ripresa non convince e viene affidata alle cure del vice [b]Max Menetti[/b] che insieme a [b]Roberto Breveglieri[/b] (dalla Fortitudo Bologna) prova a prendere in mano una patata che dire bollente è poco; bilancio di Menetti alla fine del girone di andata 3 vittorie (ottenuto su Montegranaro, Fortitudo e Capo DOrlando) e 11 sconfitte con la squadra che nel frattempo ha cambiato intelaiatura inserendo lo svincolato [b]Davide Lamma[/b], insieme a [b]Tomas Ress[/b] voglioso di riscatto vista lannata storta in maglia Fortitudo e al bizzoso Dominicano [b]Luis Flores[/b] che si contende per qualche settimana lo scettro di leader offensivo della squadra con Mike Penberthy, giusto fino a quando il cecchino ex Lakers viene messo da parte per poi trovare spazio ad Udine.
Sprazzi di buon gioco non sono sufficienti a garantire successi ai biancorossi e allora si tentano le ultime due carte che corrispondono ai nomi di [b]Joey Beard[/b] (in prestito da Treviso) e [b]Jimmy Baxter[/b] (da Pavia). Una sola vittoria nel girone di ritorno con la retrocessione che pare sempre più vicina soprattutto quando la diretta concorrente Avellino espugna con merito il Bigi. Partite perse sul filo di lana e casella delle vittorie esterna vuota fino al filotto di 6 vittorie consecutive (4 interne e due esterne) che restituisce grinta e speranze a tifosi e giocatori stessi, soprattutto dopo la splendida rimonta contro Teramo che inguaia proprio la classifica degli abruzzesi.
Sarà tutto inutile perché i biancorossi perderanno malamente le ultime tre gare, contro la penalizzata Treviso, larcigna Milano e lagguerrita Capo DOrlando la quale non può permettersi di perdere se vuole salvare la categoria. Teramo dal canto suo batte la Virtus Bologna ed è corsara a Montegranaro. Tutto questo per Reggio Emilia vuole dire retrocessione in LegaDue, una retrocessione figlia di un gruppo che è nato molto tardi (se mai è nato) con vittorie arrivate per lo più per prestazioni di singoli (Minard, Lamma, Flores tanto per citarne qualcuno); Un reparto lunghi che non ha mai trovato la giusta amalgama passando per [b]Dorkofikis[/b] ed infante per poi finire con [b]Violette[/b] e [b]Beard[/b] volenterosi quanto poco incisivi alloccorrenza. Causa però numero 1 di questa retrocessione a nostro avviso è stato il tempo, quel tempo trascorso dallesonero di [b]Renato Pasquali[/b] allarrivo dei primi veri rinforzi: quasi un mese. Troppo per una squadra in piena crisi con un coach giovane ed inesperto e con la panchina corta, a volte cortissima.
Discorso a parte merita il noto caso Lorbek che attualmente vede la Pallacanestro Reggiana protagonista con vari ricorsi alla giustizia sportiva. La società sembrai quanto mai decisa a far valere le proprie ragioni, dicendosi pronta a rivolgersi anche alla giustizia ordinaria, con quale reale convinzione di successo però non si sa. A chi di dovere la sentenza, mentre i tifosi si augurano che nel frattempo i dirigenti non stiano con le mani in mano. A meno di sorprese sarà confermata la partecipazione al campionato di [b]LegaDue[/b] e va onorata al meglio se non si vuole vincere solo a parole.