4 Luglio: per il resto dAmerica è un giorno di festa e di svago, ma per chi deve decidere il destino di una franchigia, proprio come il front office dei New Jersey Nets, non cè il tempo per i fuochi dartificio, anche perché con tutto quello che succede, ora dopo ora, nella Nba non si può smettere di lavorare, nemmeno per la festa Nazionale.
[b]Come ci eravamo lasciati [/b]
La stagione per i New Jersey Nets è andata, forse, come doveva andare. Commento semplice, ma non per forza semplicistico. La squadra di coach Frank ha dovuto fare a meno del centro titolare Nenad Krstic per sostanzialmente tutta la stagione, solo 26 le partite giocate dal serbo, e ha dovuto, nel corso della lunga regular season, fare a meno di Richard Jefferson per i noti problemi alla caviglia che lo tormentavano ormai da parecchio/troppo tempo.
Nonostante le dea bendata non abbia dato ai Nets alcun aiuto, la squadra del New Jersey, con un record di 41-41, si è piazzata seconda, nelle seppur galeotta Atlantic Division, raggiungendo così i tanto sperati playoff della Eastern Conference.
Il primo turno ha visto Kidd e compagni affrontare i Toronto Raptors, campioni dellAtlantic Division; la sfida coi Raptors ha riportato, nei playoff, Vince Carter sul parquet di quell Air Canada Centre che un tempo fu suo e che però i tifosi locali hanno trasformato in una sorta di bolgia dantesca. I Nets partono molto bene in gara 1 invertendo il fattore campo nella serie e con le 3 vittorie casalinghe rispediscono Bosh e compagni in Canada approdando così alla semifinale di Conference, dove ad attenderli ci sono LeBron James ed i Cleveland Cavaliers.
La serie contro Cleveland non inizia nel migliore dei modi, infatti i Cavs vincono meritatamente le prime 2 gare alla Quicken Loans Arena; tornati in New Jersey i Big Three(Kidd, Carter e Jefferson) regalano la prima vittoria Nets segnando 23 punti ciascuno e mantenendo vivo il lumicino della speranza nei propri tifosi.
I Nets non riescono a pareggiare la serie e vanno sotto 3-1 perdendo gara 4 tra le mura amiche compromettendo così il cammino nella post season; con un guizzo dorgoglio Kidd e compagni strappano una vittoria in quel di Cleveland portando la serie sul 3-2, ma nella casalinga gara 6 i Nets non hanno armi per contenere LBJ e soci e sono costretti ad alzare bandiera bianca mettendo così fine alla propria stagione.
[b]I big three [/b]
I Nets siamo a lungo stati noi, in questo modo Jason Kidd, Richard Jefferson e Vince Carter possono auto presentarsi in questo piccolo capoverso.
Già, perché se in campo si gioca in 5 e la rotazione di Lawrence Frank è stata di 11 giocatori, anche a causa dei numerosi infortuni, questi 3 giocatori fanno ed hanno fatto la differenza, nel bene e nel male, tutte le volte che mettono piede in campo.
Nonostante non sia più giovanissimo(tredicesima stagione Nba per lui) e abbia qualche acciacco(ginocchio), Jason Kidd ha giocato, forse, la miglior stagione di sempre da quando è approdato, nel lontano 1994, nella Lega.
Il play di San Francisco, nonostante tutti i problemi fuori dal campo con la ex moglie, ha disputato una buonissima stagione regolare seguita da dei playoff che rasentano leccellenza; dopo aver perso in 6 partite coi Cavs, Kidd viaggiava a 14.6 ppg, 10.9 reb e 10.9 ast, in poche parole ha giocato questi ultimi playoff in tripla-doppia di media a partita, fantastico!
Per quanto riguarda Jefferson, la sua stagione è stata macchiata dallinfortunio alla caviglia che lo ha costretto a saltare una lunga serie di partite, al rientro RJ (come ha tatuato sulla spalla) ha dovuto attendere un discreto lasso di tempo per riprendere sia il ritmo partita che la fisicità di una Lega dura come lNba.
Per raccontare le vicende di Vince Carter forse non basterebbe nemmeno un libro ed allora sarò il più conciso possibile.
Il prodotto di North Carolina è stato lunico dei Nets ha giocare tutte le 94 partite stagionali (82 di regular season più le 12 di playoff), ma come in tutta la sua carriera la costanza nei risultati è forse il difetto più marcato nellex Tar Heel.
Nonostante le cifre siano state più che buone, 25.2 ppg e 6 reb, i risultati suoi e soprattutto della sua squadra non sono andati oltre la sufficienza.
Finita la stagione regolare, Vincredible ha deciso di usare lopzione per uscire dal suo contratto con i Nets diventando a tutti gli effetti un free agent; nonostante la mossa fosse prevedibile e giustificabile, come ha dichiarato Rod Thorne, la dirigenza Nets si aspettava che Carter rimanesse ad East Rutherford ancora parecchio tempo.
E così è stato, infatti il primo Luglio, Carter ha accettato da parte dei New Jersey Nets un contratto quadriennale da 61.8 milioni di dollari; lufficialità sarà data solo dopo l11 Luglio, termine fissato dalla Lega per raggiungere laccordo in questo tipo di situazioni.
Carter, dalla fine dei playoff, si sta allenando alla facility dei Nets con il suo amico Nenad Krstic; i due si trasferiranno poi ad Orlando, città del Carter, per visitare amici, parenti ed allenarsi insieme in vista di una nuova ed intensa stagione Nba.
[b]Gli small three [/b]
Per colpa/grazie(vedete un po voi) allinfortunio di Krstic, coach Frank ha dovuto alzare di non poco il minutaggio di un giocatore che allinizio della stagione aveva il ruolo di cambio del centro titolare e niente più: Mikki Moore, ossia il miglior percentualista della Nba col suo 60.9% dal campo e che sarà ri-firmato in estate dai Nets a cifre nettamente superiori.
Lex giocatore di Nebraska, amante dei serpenti, ha stupito la maggioranza degli addetti ai lavori giocando una buona regular season ed elevando il suo gioco nei playoff(14.3 ppg nella serie contro i Cavs), tanto da diventare spesso il go to guy della squadra, soprattutto nelle serate in cui i big three si prendevano una pausa.
Un altro membro dei Nets capace di ritagliarsi spazio e minuti importanti è stato Bostjan Nachbar; lex Benetton Treviso ha disputato una più che buona stagione, grazie al suo buon tiro da fuori è riuscito a crearsi quella molteplicità di soluzioni offensive che tanto gradisce coach Frank, il quale non disdegna neppure le attitudini difensive(leggere sfondamenti presi) dellala jugoslava.
Per concludere con le lodi, una menzione donore va fatta anche per Marcus Williams; il prodotto di Connecticut, peraltro non scelto al Draft, ha passato la stagione(e molti allenamenti) a prendere appunti da un dottore in playmaking come Jason Kidd e i frutti si sono visti(e sono convinto che in futuro si vedranno ancora di più). Il giovane Marcus ha ricoperto alla perfezione il ruolo di riserva portando energia ed attività dalla panchina, con lui in campo i Nets diventavano da corsa cosa che, se è possibile, a coach Frank non dispiace affatto.
[b]Pagelle finali [/b]
[b]Vince Carter 7.5 [/b] buona stagione, alcuni alti e bassi, ma per le cifre sempre uno dei migliori.
[b]Nenad Krstic s.v. [/b] purtroppo il brutto infortunio ha gravato su di lui e sui suoi Nets.
[b]Richard Jefferson 6.5 [/b] dopo linfortunio, ha dovuto riprendere il ritmo partita, il suo contributo cè.
[b]Jason Kidd 8 [/b] la miglior post season della sua carriera, fatta di alcune giocate indimenticabili.
[b]Mikki Moore 7+ [/b] la vera rivelazione di questo anno, col suo tiro dalla media ha fatto stragi, ottimo.
[b]Bostjan Nachbar 6.5 [/b] il suo lo ha sempre dato, nella Lega è diventato anche un ottimo saltatore.
[b]Eddie House 5 [/b] discreto flop per lex tiratore dei Phoenix Suns
[b]Marcus Williams 6.5 [/b] la materia cè, linsegnante è ottimo, sta a lui mostrare chi è veramente.
[b]Antoine Wright 5 [/b] da una prima scelta ci si aspetterebbe qualcosina in più.
[b]Josh Boone 6 [/b]quando ha giocato(poco) ha fatto vedere buone cose, futuribile.
[b]Cliff Robinson 6 [/b] ormai ridotto a caratterista Nba
[b]Hassan Adams 5.5 [/b] un investimento per il futuro, scommessa.
[b]Jason Collins 6 [/b] col suo stipendio(5.8 mln) dovrebbe fare qualcosa anche in attacco.
[b]Mile Ilic s.v. [/b] non ha praticamente mai giocato.
Ah dimenticavo, [b]Todd Eley [/b], agente di Richard Jefferson, ha dichiarato alla stampa che nonostante i contatti tra Nets e Pacers per uno scambio riguardante Jermaine ONeil da una parte e Jefferson, Collins e Krstic dallaltra, nulla andrà in porto ed i big three rimarranno almeno per un altro anno in New Jersey; se lo dice lui