Anno di(s)grazia 2006/2007, non certo da annoverare tra i migliori (eufemismo) in casa Fortitudo.
IERI
Si comincia con lennesima rivoluzione tecnica, giocatori cambiati in serie nonostante lapprodo in finale durante la stagione appena conclusa e, cosa ancor più importante, con due addii assai rilevanti: il condottiero Jasmin Repesa verso Roma ed il patron Giorgio Seragnoli, che lascia dopo aver portato la Effe scudata a due titoli italiani, una Coppa Italia, due Supercoppe, una finale di Eurolega ed un decennio di primissimo piano sul suolo italico e continentale.
Al posto di Repesa viene ingaggiato Fabrizio Frates, mentre Seragnoli viene sostituito dal vulcanico Michele Martinelli, ex-Roseto e Pesaro dove non ha lasciato (comunque non solo per sue colpe) ricordi piacevolissimi.
Linizio vede un ambiente carico, i giocatori ingaggiati sembrano di primissimo piano, vedi Blutenthal strappato agli odiati cugini bianconeri pare più per uno sgarbo di Martinelli a Sabatini che per reale valore tecnico (e già questo dovrebbe suggerire che la stagione sarà assai pittoresca), vedi Shumpert, Janicenoks, Hamann, il cavallo di ritorno Evtimov, tutti personaggi che vedranno lalba della nuova stagione ma non il tramonto..
Arriva anche James Thomas, roccioso centro statunitense, una delle poche note liete della stagione pur con evidenti limiti di esperienza e tecnica difensiva.
Si parte lancia in resta con la vittoria nella Carisbo Cup, derby estivo creato ad arte per guadagnare qualche Euro, ma già alla seconda giornata le prime crepe emergono in maniera inquietante, quando Capo dOrlando passeggia allegramente sui biancoblu.
Martinelli comincia ad esternare tutto il suo malcontento, minacciando giocatori ed allenatore se non si metteranno in riga.
Serve? No, non serve ed a questo punto cominciano a girare giocatori ed allenatori, oltre ad altre cose non riferibili in un articolo ma che i tifosi sentono vorticosamente muoversi.
Bye bye Hamann, con sommo dispiacere della tifoseria che già si era innamorata del tedeschino, impegnatosi sempre e comunque (nota a margine: campione di Germania 2007, notizia di questi giorni..); saluti e baci a Fultz, Evtimov, Shumpert, Ress, Bruttini, Janicenoks e, dopo un indegno derby da -6 di valutazione, a Bluthenthal.
Arrivano Alain Digbeu, che a corrente alternata qualcosa dimostrerà, il classe 1961 Dan Gay che riuscirà nellimpresa di essere utilizzato come giocatore, finire in castigo per un malinteso e diventare allenatore, tutto nel giro di qualche mese..
Discorso a parte merita Moiso, scaricato da Roma e si capirà il perché; peccato, il francese aveva cominciato bene, salvo venir tagliato dopo lennesima tragicomica prestazione, approdando al Real Madrid dove si è appena laureato campione di Spagna: misteri del basket.
Il movimento tellurico non risparmia nemmeno larea tecnica, dove Frates viene allontanato reo di aver invocato il nome di nostro Signore invano.
Scusa che definire ridicola sarebbe riduttiva ed infatti larchitetto milanese apre un bel contenzioso non ancora definitosi.
Al suo posto arriva Ergin Ataman, reduce da una dieta ferrea e problemi personali assortiti.
Linizio è buono (vittoria a Istanbul), il proseguimento no ed anche il coach deve fare il bagaglio dopo aver più volte parlato di scudetto, rivincite, ritorni ed aver steccato più volte nella conduzione tecnica e dialettica.
Chi mettiamo in panca a sto giro? Voce: mettiamoci lincolpevole Oldoini, vice di Ataman, magari affiancato da Gay.
Voce? No, realtà.
Stagione che va a rotoli, perché nel frattempo la Climamio fallisce laccesso alla fase finale di Coppa Italia, viene rullata in Eurolega ma dai volenterosi polacchi del Prokom, mica dal Panathinaikos, perde due derby su due, costringe lo zoccolo duro del tifo che risponde al nome di Fossa dei Leoni a scioperare.
Un ambiente carino e assolutamente rilassato attende i biancoblu durante la fase finale della stagione regolare, tanto per gradire.
Oldoini e Gay provano a metterci una pezza ma il tempo stringe e si continua a perdere, tanto che ad un certo punto la Effe deve fare i conti con la lotta per non retrocedere, altro che playoff.
Salvezza che arriva addirittura in anticipo e giocatori che perdono ogni dignità facendosi deridere dai propri tifosi, che arrivano alla termine della vicenda sicuramente più stanchi di certi loro beniamini, vedi Tyus Edney, tanto per fare un nome.
OGGI
In mezzo a tanto buio, ecco una luce: lingresso in società di Gilberto Sacrati, imprenditore marchigiano ma bolognese dadozione, porta un po di serenità nellambiente.
Nessuna sparata, parole pacate, risposte giuste al momento giusto, prova ne sia il silenzio su eventuali mosse di mercato.
Certo, giusto per non farsi mancar niente la Effe si complica la vita sullunica certezza, quella di coach Stefano Pillastrini, dato quasi per certo a Bologna.
Nella città felsinea arriverà, peccato che lo farà sulla panchina dei cugini bianconeri.
DOMANI
Poco male, si ingaggia Andrea Mazzon e gli si consegnano le chiavi di casa.
Carta bianca su scelta di GM (già preso Diego Pastori in uscita da Capo dOrlando) e giocatori, con ununica certezza: Marco Belinelli non vestirà più la maglia biancoblu, scelto al draft NBA dai Golden State Warriors.
Qualcuno storce il naso, qualcuno no, complice la non brillantissima stagione del cinno (ragazzino) di San Giovanni in Persiceto.
In queste ore sui giornali e su internet sussurri e voci si rincorrono, in entrata si parla di Duane Woodward, Giuseppe Poeta, Herve Tourè, Aaron Miles, Keydren Clark, Alex Scales, Dante Calabria, Del onte Holland, Jeremiah Massey, Joshua Davis, Ansu Sesay; in uscita di Stefano Mancinelli (Roma, Treviso o Milwaukee), Tomas Ress, Robert Fultz.
In tutto questo la Effe rimane alla finestra, Sacrati non è personaggio da parlare a vanvera e se davvero qualcuno di questi giocatori arriverà lo sapremo solo nei prossimi giorni.
Intanto, salvo sorprese nella Summer League NBA dove il giocatore tenterà di giocarsi le possibilità di giocare tra i pro, si registra la conferma di James Thomas, lieto di rimanere sotto le Due Torri (e a 1,8 milioni di dollari lo sarei pure io) nonostante il vicino di casa Sabatini volesse portarlo in quel di Casalecchio.
Inoltre Alessandro Cittadini torna a vestire la maglia con l’aquila dopo la chiusura non troppo felice del suo rapporto con Napoli e nel contempo parrebbe concluso l’accordo che legherebbe Davide Lamma, altro gradito ritorno, alla Fortitudo.
Nella stessa conferenza stampa, Gilberto Sacrati parla anche di un nuovo sponsor e dell’Uleb Cup che la Fortitudo affronterà con spirito battagliero ed in cerca di nuove soddisfazioni
Siamo appena allinizio, state sintonizzati che qui non ci si annoia mai..