Un[b]annata da dimenticare [/b] per i Seattle Sonics quella finita in aprile. L[b]interesse[/b] verso la squadra è ai [b]minimi storici[/b]: il pericolo della [b]fuga dalla città[/b] quantomai verosimile – paventato dal nuovo proprietario Bennet ha sortito leffetto di allontanare i tifosi dalla franchigia, e la [b]mancanza di stelle[/b] di primo livello e di risultati lhanno fatta [b]scomparire anche dalla ribalta NBA[/b].
Ma un evento quasi inaspettato ha rilanciato limmagine dei Sonics, e il futuro sembra molto, molto roseo.
Dopo una stagione terminata col bilancio di [b]31 vinte e 51 perse[/b], vissuta nella mediocrità e nellanonimato, gli unici motivi di vanto erano le prestazioni di [b]alcuni giocatori[/b] del gruppo: [b]Ray Allen [/b]e [b] Rashard Lewis [/b]hanno terminato lannata tra i [b]primi 20 realizzatori[/b] della lega, e le prestazioni dei lunghi [b]Wilcox e Collison[/b] sono state solide. Per il resto, poco o nulla. La [b]difesa[/b] si è rivelata [b]una delle peggiori tra tutte le 30 squadre[/b], i [b]giovani[/b] non hanno mostrato i miglioramenti che ci si aspettava (peccato per [b]Robert Swift [/b]fermato in prestagione da un grave infortunio al ginocchio) e la [b]sensazione di trovarsi in un vicolo cieco[/b], con scarse opportunità di crescere a livello di competitività.
La [b]rifondazione[/b] sembrava la strada migliore. Sperare in una [b]scelta alta al draft[/b] e lavorare sui giovani. Ma le possibilità di ottenere una delle due prime posizioni erano scarse e conseguentemente poter scegliere uno dei due fenomeni [b]Oden e Durant [/b]erano [b]esigue[/b], troppe vittorie in confronto a molti altri team fuori dai playoff e partecipanti allestrazione dellordine di scelta, la cosiddetta [i]lottery[/i].
Il primo passo verso il nuovo è stato il [b]licenziamento[/b] di gran parte dello staff: dallallenatore [b]Bob Hill [/b]al [b]GM[/b]. E proprio in unottica di [b]emulazione[/b] del sistema dei [b]San Antonio Spurs[/b], è stato nominato General Manager il giovane [b]Sam Presti[/b], formatosi proprio nel Texas.
Successivamente si è affrontata, senza eccessive attese la [b] [i]lottery[/i] [/b], dalla quale al contrario ne è uscita una squadra rinnovata nelle speranze e nei progetti. La [b]seconda scelta assoluta[/b] era loro, e così uno tra Oden e Durant!
Il [b]draft[/b] stesso si è poi rivelato ancor più sorprendente e rivoluzionario per la squadra: scelto [b]Kevin Durant [/b]da [b]Texas University [/b]con il [i]pick[/i] numero due; in cambio della stella [b]Ray Allen [/b] sono arrivati dai [b]Boston Celtics [/b]la point guard [b]Delonte West [/b], la guardia/ala [b]Wally Szczerbiak [/b]e la quinta scelta assoluta del draft, dalluniversità di [b]Georgetown [/b]lala [b]Jeff Green[/b]. Un colpo duro per i tifosi, dei quali Allen era il beniamino, ma forse doveroso per concedere spazio alle nuove leve.
Dei nuovi innesti, [b]Durant[/b] sarà l[b]ala piccola[/b] titolare e [b]West[/b] si giocherà con Ridnour e Watson un posto nella rotazione delle [b]point guard[/b]. [b]Green[/b] potrebbe coprire il ruolo di [b]guardia titolare[/b] nella migliore delle ipotesi, altrimenti uscirà dalla [b]panchina[/b] per sostituire i partenti degli spot 2 e 3 (guardia e ala piccola).
La situazione più intricata è quella di [b]Szczerbiak[/b], in grado di fornire buone medie punti ma insufficiente in difesa, spesso infortunato e pagato ben al di sopra del suo reale valore. Può avere possibilità comunque di rivestire un ruolo chiave nella squadra, se il fisico regge e saprà adattarsi ai compagni di squadra, ma, se tutto ciò non accadrà, rimarrà fuori dalle rotazioni in attesa della scadenza del suo contratto (che libererà spazio nel [i]salary cap[/i]) oppure verrà inserito in qualche scambio.
Lunico tassello ancora libero era quello dellallenatore. Le ricerche del GM Presti si sono orientate ad identificare una figura capace di insegnare ai giovani, con una filosofia di gioco imperniata sulla difesa, e dalla mentalità vincente. Giovedì scorso è stato presentato [b]P.J. Carlesimo[/b] come [b] nuovo allenatore[/b] dei Seattle Sonics.
Reduce da un quinquennio vincente come assistente allenatore di Greg Popovich agli Spurs (non proprio una coincidenza!) il suo compito sarà quello di insegnare ai tanti giovani la difesa di squadra e individuale e di disciplinarli con lobiettivo di raggiungere livelli di eccellenza nei prossimi anni.
Da verificare la sua capacità di gestire la squadra come capo allenatore, dopo le esperienze ai Blazers e ai Warriors (memorabile laggressione subita qui da parte del suo giocatore Latrell Spreewell), ma la speranza è che possa trasmettere ai giocatori quanto appreso negli ultimi anni.
Dopo Ray Allen, un altro pilastro se ne è (volontariamente) andato dai Sonics: [b]Rashard Lewis[/b] ha firmato da pochi giorni un contratto con gli [b]Orlando Magic[/b]. Era chiaro che con la scelta di Durant, che gioca nel suo stesso ruolo, le sue prospettive allinterno della squadra e la capacità di ottenere un contratto al massimo salariale si erano radicalmente limitate.
Al momento non si può considerare quella di Seattle una squadra già pronta per i playoff, troppi dubbi sono ancora da dissipare: il [b]rendimento dei rookies Durant e Green[/b], l[b]ambientamento[/b] dei nuovi arrivi da Boston, come riuscirà a lavorare [b]coach Carlesimo[/b], chi occuperà lo [b]spot[/b] di guardia dopo la partenza di Ray Allen.
E però sulla buona strada per far tornare il sole; un sole che da Seattle, anche se Rainy City, manca da troppo tempo.