Tutto da rifare!!
Questo il titolo per presentare il percorso dellultima stagione degli Wizards di Washington.
Fino al 3 Aprile la squadra di Coach Eddie Jordan era tra le favorite ad Est per il titolo di Campione di tale Conference. Dopo linfortunio delle due stelle Gilbert Arenas e Caron Butler, però, per il team è cominciata unagonia che è tramutata con lingresso nei playoff come squadra cenerentola e in cerca di nulla, visto che, con lassenza dei due go-to-guy non cera più senso di proseguire nella fase finale di stagione. Il solo Antawn Jamison con una media di 32 punti nelle quattro gare, tutte perse, contro Cleveland ha saputo tenere alto il nome della bandiera della Capitale. Nemmeno Antonio Daniels ha dato una grossa mano per avanzare nei playoff visto che, comunque, non cera nessuna possibiltà contro i futuri vice-campioni del 2007.
Così si è conclusa la stagione dei Maghi e da qui deve ripartire.
Le sicurezze, come lanno appena passato, saranno nel Big Three formato da Arenas, Butler e Jamison, nel gioco offensivo instaurato dal coach più scimmiotesco dellNBA e dalla solita difesa pacifista che non arriverà mai fino in fondo nei playoff.
Proseguendo con lo stile di gioco dellanno appena trascorso non si prospetta un futuro troppo glorioso per questa squadra. Pensando di giocare come Golden State, con un corri corri generale, arrivi a vincere una o due partite in postseason ma con lavanzare della serie le lacune difensive risultano azzardate e consentono agli avversari di prendere ritmo e fiducia.
È proprio limpegno difensivo il problema più gravoso del team capitolino. Non stressano mai gli avversari e così facendo, per le squadre contro risulta meno impegnativo arrivare al canestro.
Dallaltra parte del campo, però, gli Wizs ti tengono molto impegnati e non consentono minime distrazioni. Con tutto il loro movimento di palla e di uomini spossano molto le difese altrui e impediscono scioperi difensivi. Se con tutta la loro dinamicità offensiva non si arriva a niente, cè sempre presente lAgent 0 Gilbert Arenas. Isolato lui, non occorre più movimento dei compagni visto che può esser considerato il miglior uno contro uno al mondo e la conseguenza è, molto spesso, un canestro a fil di sirena o una giocata spettacolare come il layup decisivo nel finale di stagione contro Seattle.
Trovar lequlibrio tra difesa e attacco è la chiave di tutto per Washington. Non esagerare con i tiri e non tralasciare la D. Così facendo, si proseguirà nei playoff. Altrimenti gli Wizards rimarranno una realtà spettacolare nella NBA degli Anni 2000 che non vincerà mai nulla, se non premi individuali. Tale modo di giocar ricorda i Denver Nuggets degli Anni 80 di Doug Moe con la sua filosofia Run & Gun. Una grande stella, un grande attacco e una difesa volutamente nulla che giostrava partite ad altissimo punteggio con un corri e tira totale. Di questi tempi ricordano parecchio i Golden State Warriors ma le sembianze di eterna squadra bella e poco vincente sembra formarsi attorno agli Wizards.
Sta a coach Eddie Jordan dare questo equilbirio di attacco-difesa. Il problema potrebbe rivelarsi su Arenas. Visto il suo ego e il suo ripetuto non abbassarsi alle regole imposte dallo staff tecnico, potrebbe uscirne fuori una noia determinante per lo spogliatoio. Già messo in discussione al debutto con la casacca dei Maghi per un rapporto alterno col coach, questanno sarà lannata decisiva.
Se gli Wizs dovessero rimanere questa realtà spettacolare che bada a vendere i biglietti e non a vincere qualcosa di importante, beh.ci sarà da cambiare qualcosa in spogliatoio. O si và sul sodo e si rinuncia ad Arenas per cercar un giocatore più concreto o si toglie dalla panchina lattuale coach e si risolve tutto per il Don Nelson della situazione (vedi Tony Barone).
Il general manager Ernie Grunfeld conosce bene la situazione e si muoverà come vorrà lui senza pareri molto contrastanti da parte dellowner Abe Pollin.
Il roster della squadra, oltre al Big Three, si compone di tutta gente giovane che questanno potrà dimostare che nel contesto dellNBA ci sanno stare eccome.
A cominciare dallala Jarvis Hayes.
Eterna promessa atletica, lala da Georgia o questanno matura e si dimostra efficace sia in ala piccola che in ala grande, o Grunfeld lo userà come pedina di scambio per altri giocatori più utili e più svegli.
In guardia si presenta DeShawn Stevenson. Il numero 2 dallhigh school cittadina questanno aumenterà il suo minutaggio e metterà in mostra il suo talento atletico e la sua caparbia difesa; sempre se la piega della squadra penderà verso la propria metà campo o no.
Laltro giovincello che avrà sicuramente più minuti sarà Andray Blatche. Lala grande con eccellente tiro da fuori, dopo unanno di (forse) troppa gavetta farà vedere le sue qualità di attaccante bello da vedere, sia quando tira che quando mette palla per terra. Già paragonato a un più magro Garnett or ora vien più da accostarlo a Kevin Durant, 2° scelta dei Seattle Sonics.
Questa triade di giovani, se migliorerà e maturerà, porterà quellaria di freschezza e incoscienza che gioverà agli spettatori ma che potrebbe far inviperire il coach, anche se Jordan sembra tipo molto tranquillo e paziente coi suoi giocatori, soprattutto quelli più giovani.
Un problema nello spogliatoio dei Wizs ancora da risolvere è la contesa tra Etan Thomas e Brendan Haywood. I due big man ripetutamente presisi a sberle negli ultimi 2 anni in questestate prenderanno due strade diverse. Lo staff dei Maghi opterebbe per il pacifista col numero 36, più continuo e più dinamico in difesa di Haywood. Il numero 33 è il più dotato di talento ma la discontinuità sembra una peculiarità che lo accompagnerà per tutta la sua carriera di Pro nellNBA.
Dal Draft tenutosi Giovedì 28 Giugno in quel dellOlimpic Tower, Washington ha pescato Nick Young (16° scelta) da Southern California e Dominic McGuire (47° scelta) da Fresno State.
Il primo è una guardia di 2 metri che ha dimostrato a SC di esser uneccellente realizzatore con 17.5 punti, il 52% dal campo e il 44% dall arco. Grande giocatore di medio raggio e un notevole arresto e tiro con separazione dallavversario di pregevole spessore rappresenterà un simil Arenas in questo contesto attuale degli Wizards. Non appare un difensore di livello e tutto lascia presagire che in questo modo di giocare Corri e Tira ne faccia parte più che volentieri e con risultati eccelsi.
Dom McGuire, invece, è unala 6-8 più giovane di qualche mese di Young.
Se con la guardi scelta al primo giro lattacco sembra aver avuto unaggiunta importante, con linnesto di McGuire è la difesa che ha subito un aggiustamento degno di nota. Inserito nel Defensive Team nella rispettiva Conference due annate ora sono a California, può sostituire uno dei due big man più titolati degli Wizs, Thomas o Haywood.
Per Nick Young si prospetta un bel futuro verso lElitè nella Lega e la definizione Steal of the Draft non sembrà così remota per lanno a venire.
Con queste due aggiunte il team si ringiovanisce ulteriormente e per il prossimo anno si attende la leadership della South-East Division contro dei Miami Heat particolarmente attivi nel mercato dei free agent per ringiovanirsi e dare un senso al ritorno in panchina di metà ultima stagione di Pat Riley. Proprio gli Heat han proposto ai Maghi uno scambio tra James Posey e Juan Carlos Navarro. Proprio quel Navarro che gioca col Barça tuttoggi. Sembra sia arrivato il suo momento NBA visto che Washington vuol firmarlo ma Miami si è già attivata per accappararselo proponendo lala James Posey.
Se il tutto và in porto per Washigton si prospetta un quintetto molto ateltico e con un raggio di tiro molto distante.
Arenas, Butler, Posey, Jamison e Thomas o Blatche sarebbe il quintetto titolare. Se non è il migliore ad Est, poco ci manca. Il problema si noterebbe in difesa visto che uomini darea non se ne presentano se non il solo Thomas. Ma in attacco non perdonerebbero una minima distrazione.
Se non farà le bizze il solito Gilbert, per Washington ci sarà da divertirsi ad Est.