Avevamo lasciato la Premiata Montegranaro ad un passo dai play off, sconfitta sul campo di casa da una combattiva Siviglia Teramo che aveva spadroneggiato nel parquet del PalaSavelli agguantando la salvezza e decretando la matematica uscita della Sutor dai giochi per i play-off.
Sono passati mesi da quellultimo episodio, mesi in cui è stata sbollita la delusione, forse anche un pizzico di rabbia, in cui si è riflettuto e ragionato che, nonostante la mancata partecipazione ai play off, quella vissuta dalla Premiata Montegranaro è stata una grandissima annata piena di soddisfazione e che per molti versi è andata di gran lunga oltre le aspettative.
Adesso la società si sta preparando a quello che sarà il secondo anno di serie A con una importante novità: labbandono delladorato coach Stefano Pillastrini che stava da 4 anni a Montegranaro, luomo dei passaggi dalla serie B alla serie A2 per poi assestare il colpaccio serie A, e che si era anche conquistato la notifica di cittadino onorario del paese calzaturiero.
Una scelta improrogabile per Pilla: dopo lottimo anno trascorso al timone della Sutor molte società, anche di prima scelta nelluniverso della serie A, hanno avanzato proposte alla quali il coach ferrarese non ha saputo dire di no. La chiamata decisiva è stata quella della Virtus Bologna, Pilla non ha resistito alla convocazione presso la corte di patron Sabatini e così cè stato il doloroso addio a Montegranaro. Pochi giorni, il tempo di assorbire il colpo ed ecco che la triade dirigenziale Trapè, Zanca, Nevola tira fuori il nuovo coach: il bolognese Alessandro Finelli, ex di Montecatini in legadue.
Ora lo staff è a lavoro per ricompattare la squadra ed anche qui novità in vista: la cessione del capitano Giuliano Maresca alla Benetton Treviso, la riconferma di Valerio Amoroso fino al 2009, lacquisto dellex Coopsette Rimini, Demian Filloy e di Andrea Cinciarini, probabilmente considerando lipotesi di dare in prestito Daniele Demartini. Ancora cè movimento, di sicuro in entrata, ma si spera anche in più di una riconferma. Quella più complicata, ma anche più sentita, reca il nome di Randolph Childress. La questione del play americano è una spada di damocle che grava sulla testa di ogni abitante di Montegranaro, tifoso o dirigente che sia. Lo statunintense è considerato il valore aggiunto della squadra, per le sue indubbie doti da atleta professionista e per le sue grandi capacità umane di consigliare e confortare ogni singolo giocatore. Le prospettive di vederlo ancora un altro anno in casacca giallo-blu sono buone, manca però ancora la firma sull’ottimo contratto che la dirigenza gli ha messo in mano.
Quello che si sta prospettando allorizzonte è il preambolo di un anno duro, sicuramente di più rispetto a quello del debutto con anche le partecipazione di due nuove avversarie, toste, Rieti e Pesaro. Sarebbe già tanto riconfermarsi sui livelli dello scorso anno, ma tutti sanno che sarà difficile. La società è pronta e come dice il GM Zanca: Noi siamo poveretti ma duri che più duri non si può
Chiara Marzan