“La peggior situzione in cui mi sia mai trovato!”
Queste le parole del Commisioner David Stern poche ore fa riguardo allo scandalo accaduto pochi giorni fa negli Stati Uniti.
Tim Donaghy, per 13 anni arbitro pro NBA con 772 incontri alle spalle, avrebbe scommesso su partite di regular season, sia gare da lui arbitrate, che gare condotte da altre “zebre”; per la mafia newyorkese.
Appurata la notizia Stern ha obbligato tutto il personale affiliato alla National Basketball Association di non far fuoriuscire alcuna parola riguardo a questo fatto criminoso.
Ora, l’arbitro sotto accusa, si è reso disponibile per collaborare con la giustizia e, se amplierà e confesserà i vari collegamenti per questo fattaccio, la NBA subirà un durissimo colpo basso.
Se Stern uscirà indenne, si riconfermerà a capo di questa mastodontica organizzazione sportiva; ma se fallirà, per l’NBA sarà tempo di nuovi dirigenti e nuovi orizzonti.
Si è saputo che l’NBA sapeva già da Gennaio di queste scommesse ma non le ha mai rese note successivamente.
Inoltre, dopo esserne venuta a conoscenza, la NBA ha lasciato a Tim Donaghy altre 11 partite da gestire.
Con questa noia estiva per l’NBA si prospettano tempi duri e, come detto prima, sarà meglio che Stern ne esca vincitore e più potente di prima in modo da tener Las Vegas fuori dalla Lega Cestistica più importante al mondo.
Con quest’episodio si fa molto dura, appunto, la nomina di Las Vegas a città con franchigia annessa.
Si pensava al trasferimento dei Kings verso la Capitale del gioco d’azzardo, ma ora i tempi si faranno più lunghi e forse infiniti.
La Patata è tra le mani di Stern.
Auguri