Ultima giornata di campionato: la Benetton, pochi giorni prima penalizzata di 12 punti dalla sentenza definitiva del giudice sportivo, è sconfitta a Napoli, perdendo play off ed Eurolega. Da qui in poi il caso Lorbek-Cuccarolo è caduto nel dimenticatoio. In questi giorni se ne è tornato però a parlare, in quanto per i medesimi fatti si era attivata a suo tempo anche la giustizia ordinaria. Il pm bolognese Lorenzo Gresti, a chiusura delle indagini preliminari, ha disposto 4 avvisi di garanzaia. Oltre a Cirelli (ex team manager di Treviso) e Zanetti (ex segretario di Lega Basket), già imputati nel giudizio sportivo, finiscono sul banco degli imputati anche Andera Fadini e Giorgio Buzzavo, rispettivamente ex giemme e presidente della Benetton.
Riassumo brevemente la vicenda. Il tesseramento di Lorbek a gennaio da parte di Treviso è risultato irregolare, in quanto lo sloveno era il dicannovesimo professionista messo sotto contratto (il limite è di 18; ormai lo sanno anche i muri…). Accortosi dellerrore, Cirelli (è ora più che mai il caso di chiedersi: solo lui?) prova a porvi rimedio in meniera grossolana e soprattutto illecita, retrodatando, in accordo con Zanetti, una rescissione del contratto di professionista firmato da Cuccarolo, per farlo retrocedere alloriginario status di giovane di serie. Tutto è venuto a galla. Cirelli si è beccato infine una pesante squalifica. La Benetton, per responsabilità oggettiva, è stata decurtata di 12 punti, con le conseguenze viste sopra.
Limportante novità delle indagini in sede ordinaria è che il pm gresti, in collaborazione con nas e carabinieri, ottenuta dal gip lautorizzazione allutilizzo delle intercettazioni telefoniche, avrebbe scoperto che Buzzavo e Fadini erano a conoscenza di tutti i fatti della vicenda. Come nel caso di calciopoli, sembra che i telefoni stiano allargando il raggio delle indagini. Sarebbero stati infatti intercettati anche Pierluigi Ronzani (presidente della Camera di Conciliazione del Coni), Franco Chimenti (presidente della Federazione Italiana Golf, filo Virtus Roma e perciò promotore della linea dura contro la Benetton), Carlo Magri (gran capo del Volley, schierato con Treviso) e perfino, indirettamente, Gianni Petrucci: tutti (cosa, è bene dirlo, da verificare) sarebbero stati soggetto ed oggetto di pressioni e condizionamenti, nellottica della decisione finale in sede sportiva.
Un piccolo vaso di Pandora è stato aperto. Evito di parlare delle conseguenza che la vicenda potrebbe portare sul piano penale. Rimaniamo in campo sportivo. Il pm Gresti ha deciso di trasmettere al procuratore federale della Fip, Roberto Alabisio, il primo che aveva preso in esame la vicenda dei tesseramenti, la documentazione di quanto è emerso in sede ordinaria. Ciò significa che la Benetton, come squadra, sarebbe nuovamente papabile di sanzioni. Non è facile prevedere che succederà. Se si dimostrerà che Buzzavo e Fadini erano in effetti a conoscenza delloperato di Cirelli, è facile immaginare che la posizione di Treviso si aggreverebbe. Infatti, come ho già scritto, Cirelli è solo Cirelli, Buzzavo e Fadini sono la Benetton: la responsabilità oggettiva, sulla base della quale la penalizzione ha avuto una certa entità (più mite?!), diventerebbe diretta. La Pallacanestro Reggiana, retrocessa e sconfitta dalla Benetton con Lorbek in campo, intanto porta giustamente avanti le proprie recriminazioni: poco convinta delloperato della giustizia sportiva, per mezzo del proprio avvocato, Alfredo Bassi, ha scritto una lettera al Ministro dello Sport, Giovanna Melandri, in cui si richiede maggiore chiarezza sulla vicenda.
A suo tempo avevo espresso una mia senzazione: mi sembrava evidente laccanimento nei conforonti della Benetton. Per una serie di motivi. Per i tempi taglia gambe in cui le penalizzazioni venivano comunicate. Perchè durante i mesi di processo, Treviso sembrava un animale morente, sopra il quale volteggiavano gli avvoltoi delle altre società. Sarà ora da chiarire se in effetti quel volteggirare non si sia tradotto in pressioni dirette sullorgano giudicante; è così maligno pensarlo? Perchè quanto è successo non sarebbe accaduto se Lega e Fip, rimaste intoccate (perchè?), avessero provveduto allattività di controllo cui erano preposte. Per il fatto che alcuni principi di diritto (lo ammetto, magari discutibili sul banale piano del giusto e dellingiusto) erano stati ignorati in sede sportiva. Per il fatto che il comportamento storicamente esemplare di una società era stato giudicato unaggravante, anzichè un motivo di maggior indulgenza. Sono tuttora della stessa idea, ma, come allora mi guardo bene dallo sminuire la gravità di quanto è successo. Sono già dubbioso dellopportunità di parlare di mero errore; ciò supporrebbe un lungo bagno di ingenuità… Cirelli era molto apprezzato nel suo lavoro, ma ciò basta a far credere che abbia fatto tutto di testa sua, senza consultarsi con chi stava più in alto? Infine, unultima personale considerazione. Ogni qual volta si è di fronte a magagne societarie ci si chiede se sia giusto che sia la squadra a pagarne. È un fatto triste, frustrante, ma forse non per questo ingiusto. I successi nello sport non sono solo il frutto di quanto combina chi va in campo, ma anche delloperato di chi sta fuori (e portiamo ad esempio proprio la Benetton!). Se la squadra vince beneficiando indubbiamente dei meriti della dirigenza, allopposto dovrà anche subire le conseguenze dei demeriti; è perchè dovrebbero rientrare tra i demeriti solo gli acquisti sbagliati, gli errori di gestione, ma non le magagne? È un fatto difficile da accettare, forse, ma giusto, eticamente opportuno, sportivo. Il detto dura lex, sed lex non è certo stato coniato pensando agli stupratori colti in flagranza di reato!
Mi permetto una sola riflessione da tifoso. Se in effetti, per quanto è di recente emerso, lultima sentenza dovesse risultare troppo mite, spero si tenga conto del fatto che essa ha già operato, penalizzando non poco la squadra. Mi spiego. Due sentenze, la cui somma dà la sentenza mazzata (tosta, ma equa) fanno molti più danni rispetto ad una pena della stessa entità commissionata una tantum. Perchè, anzichè uno, si roviano due campionati. Spero se ne terrà conto.
Buone ferie.