Le parole del sindaco Veltroni e del presidente FIP Maifredi serviranno a poco, la prossima volta che ci sarà da riempire un PalaLottomatica qualsiasi in un caldo pomeriggio di fine estate.
Serviranno a nulla – anzi – visto che tale palasport è stato riempito da 11.000 tifosi per un’amichevole della Nazionale di basket, qualcuno forse crede che grazie alla prestazione dei Nostri con la Grecia un evento simile sia ripetibile? Se sì, be’, vi sbagliate di grosso!
L’Italia non solo esce con la coda tra le gambe dall’ultimo test pre-europeo, sconfitta da una squadra, quella greca, davvero tra le più forti al mondo, ma soprattutto battuta sul terreno delle motivazioni, dell’intensità, delle così dette (ops) “palle”!!!
E’ un’Italia spiazzata, dal tiro da fuori insistentemente cercato e non realizzato, dalla pochezza difensiva, dalle maglie così larghe nella nostra area da accogliere liberamente qualsiasi taglio avversario, per un facile canestro e, perchè no, anche un libero supplementare.
E’ una nazionale, quella vista ieri pomeriggio, dove le “stellette” NBA dimostrano volontà di prendere in mano la situazione, ma con risultati che definire ridicoli sarebbe poco. E’ stata battezzata come la squadra delle prime scelte NBA, della primissima addirittura (Bargnani of course) della passata stagione; quanto conta questo quando dall’altra parte un singolo giocatore come Papaloukas ti viviseziona con le capacità e l’arte di un chirurgo del parquet? Gioca l’Eurolega la stella (lui sì!) del CSKA, ma ai nostri ragazzini non l’ha fatta proprio vedere. Meditate gente, meditate…
Solitamente in queste circostanze si riesce o ci si sforza di trovare le classiche “note positive”, be’ qui è davvero dura. Mordente e Basile nel loro piccolo non hanno mollato, Crosariol ha fatto una comparsa importante, idem Gigli (sempre per quel che può dare). Per il resto: buio assoluto. Non mi piace giocare al solito “l’avevo detto” ma se proprio vogliamo dirlo, dai diciamolo: che giocatore è Bulleri? Dare in mano a lui la conduzione di una Nazionale è da scriteriati, e io non penso che Recalcati lo sia, non del tutto. Gli infortuni li abbiamo avuti nel reparto lunghi, nelle ali, non certo nel settore dei portatori di palla o generalmente delle guardie. Quindi chi c’è, c’è perchè volontariamente chiamato ad indossare una maglia che ora come ora non merita.
Qualcuno ha detto che le amichevoli non sono per noi, senza l’ardore del puro agonismo, dei 2 punti in palio, noi non sappiamo che fare. Vero? Può essere, la dimostrazione l’avremo da lunedì, perchè come detto le scelte sono state fatte, dal CT o dalla malasorte, e i giocatori sono questi. Ho visto lottare di più sui campetti di periferia per non soccombere anche in situazioni davvero disagiate e sfavorevoli che ieri sul parquet romano. E’ mai possibile? No.
Questa è la Nazionale, e la maglia azzurra va onorata, sempre e comunque!