[b]Italia[/b]
Andrea Bargnani – ala forte
Gianluca Basile – guardia
Marco Belinelli – guardia
Massimo Bulleri – play/guardia
Andrea Crosariol – centro
Luigi Da Tome – ala piccola
Fabio Di Bella – playmaker
Angelo Gigli – ala forte
Stefano Mancinelli – ala piccola
Denis Marconato – centro
Marco Mordente – guardia
Matteo Soragna – guardia/ala
Allenatore: Carlo Recalcati
Quella che doveva essere la nazionale italiana più forte e talentuosa della storia arriva a questi europei piena zeppa di dubbi e problemi. Falcidiata dagli infortuni in fase di preparazione con Gallinari, Galanda, Rocca che sono tornati a casa e Soragna, Bargnani, Bulleri e Gigli impiegati a singhiozzo per via di alcune noie fisiche la nazionale arriva ad Alicante a pochi giorni di distanza dalla clamorosa scoppola rimediata a Roma da una Grecia che ha insegnato ai nostri cos’è il talento al servizio della squadra. Il re s’è scoperto nudo quindi, e proprio a Roma si sono visti i principali limiti di una squadra che è atleticamente inconsistente (Marconato non è nemmeno il lontano parente del giocatore che nei playoff acb faceva star seduto Kasun), che è priva di un giocatore in grado di svettare a rimbalzo (tant’è che Mancinelli da oggetto indesiderato è diventato imprescindibile) che non ha un giocatore in grado di dettare un raddippio in post basso, che manca assolutamente di playmaking per rimanere ai limiti mostrato in campo.
Se poi ci si vuol allungare alla panchina si potrebbero discutere gli “schemi” di Recalcati o le scelte in fase di convocazione (Datome?). Il problema però è che i nostri hanno dato la sgradevolissima sensazione di essere una squadra divisa in due tronconi, con i senatori da una parte ed i giovani rampanti dall’altra, che non hanno nessuna voglia di giocare insieme.
Sarà riuscito Recalcati a recuperare mentalmente i nostri? Ma soprattutto nonostante il talento di gran lunga maggiore rispetto alle ultime edizioni azzurre dobbiamo ancora aspettarci attacchi balbettanti conclusi con l’immancabile tripla [i]ignorante[/i]? L’esordio si presenta subito difficile, la Slovenia è, storicamente un avversario indigesto agli azzurri. Cammino impronosticabile per i nostri, sperando che quella di Roma resti una parentesi casuale.
[b]Slovenia[/b]
Aleksandar Capin – playmaker
Sandi Cebular – guardia
Goran Dragic – guardia
Goran Jagodnik – ala
Jaka Klobucar – guardia
Jaka Lakovic – playmaker
Erazem Lorbek – ala forte
Domen Lorbek – guardia
Radoslav Nesterovic – centro
Uros Slokar – ala forte
Matjaz Smodis – ala forte
Gasper Vidmar – centro
Allenatore: Ales Pipan
La Solvenia è una squadra che a leggere il roster non si farebbe fatica a considerare tra le favorite dell’intera manifestazione, altro che del girone di partenza: fisici oltre ogni dire (una frontline come Nesterovic-Slokar-Smodis-Lorbek è tra le migliori del lotto) veloci, dotati di tecnica individuale, forse non eccessivamente atletici ma sicuramente buoni conoscitori del gioco, sembrano sempre destinati a spaccare il mondo e poi finiscono sempre nelle retrovie. Anche quest’anno, nonostante un reparto esterni rinnovato a causa delle pesanti defezioni della vigilia (mancheranno Becirovic, Udrih, Nachbar oltre al centrone Brezec) i ragazzi di Pipan saranno la mina vagante del torneo: potranno battere la futura vincitrice un giorno e perdere contro l’ultima classificata quello successivo.
Indecifrabili, anche se a leggere il roster sembrano decisamente sbilanciati, con la presenza di troppi giocatori interni (beati loro, verrebbe da dire) a fronte di un pacchetto esterni ad essere generosi “intrigante”, siamo curiosi di vedere che impatto potrà avere Capin, fino a quest’anno poco considerato ( venendo dietro a Becirovic, Udrih e Lakovic, [i]mica pizza e fichi[/i]) e che in questi europei sarà chiamato a gestire i fuorigiri di Lakovic oltre che, volendo malignare, gli ultimi minuti di partita, quando l’ex Pana spesso e volentieri sbaglia il tiro decisivo frutto della scelta sbagliata. Saranno loro i principali avversari dell’Italia nella corsa al secondo posto che, al momento, sembra l’unico pronostico sensato per entrambe le formazioni.
[b] Francia [/b]
Pape-Mamadou Badiane centro
Boris Diaw ala
Yakhouba Diawara ala forte
Cédric Ferchaud ala
Sanya Giffa guardia/ala
Joseph Gomis playmaker
Tariq Kinte Kirksay ala
Tony Parker playmaker
Florent Pietrus ala forte
Yohann David Sangare guardia
Ronny Turiaf ala forte
Frédéric Weis centro
Allenatore: Claude Bergeaud
Ecco i favoriti. I francesi, guidati dall’MVP delle ultime finals NBA (per chi vivesse su marte il signor Longoria, aka Tony Parker) arrivano a questi europei senza particolari clamori, vuoi perchè abituati anche loro a toppare quando conta vuoi perchè c’è qualche assenza di peso ( Mickael Gelabale, Johan Petro ma soprattutto Mickael Pietrus) si trovano così a poter lavorare senza l’assillo di dover recitare la parte dei favoriti, e non è detto che questo non potrebbe aiutarli. Il roster è il solito mix di giocatori famosi ad alto livello (Parker ma anche Diaw e Turiaf e per certi versi Weis…ok, torno serio..) e giovani in rampa di lancio. Il minimo comun denominatore è l’atleticità di questo roster con gente capacissima di abbattere il canestro a suon di rutilanti schiacciate. Basterà la velocità di Parker, la sagacia di Diaw, l’entusiasmo dell’ex Fortitudo Diawara e del promettente Kirksay e la forza fisica di Turiaf e Pietrus a spingere i transalpini sul tetto d’Europa? Se si ragionasse in base al talento nulla sarebbe precluso al gruppo di Bergeaud, ma alla fine le partite si giocano sul campo e due sono i grossi dubbi che non permettono alla nazionale francese di essere tra le favorite: con che spirito i big NBA arriveranno a questa manifestazione? Ok, sono francesi, ok, son quelli che hanno inventato lo sciovinismo e quindi a vederli fare le comparse con la maglia della loro nazionale ci crediamo poco (ma parliamo pur sempre dei figli della generazione X), ma Parker è reduce da un centinaio di partite in maglia neroargento e Diaw lo segue a ruota e se s’inceppa il dinamico duo diventa grigia anche per questi..dal punto di vista tecnico l’assenza di un paio di tiratori sicuri potrebbe costar cara ai francesi (di quì l’assenza sanguinosa, non si sa bene quanto determinata dalla scelta tecnica del coach o dalla scelta del giocatore di rimanere in america alla ricerca di un contratto remunerativo, di Mickael Pietrus) visto che a difesa schierata il reparto lunghi non sembra nemmeno dotato di una tecnica di base sopraffina. Ancora una volta dalle mani (e dal tiro che sembra in crescita) di Tony Parker passeranno i destini dei francesi, che in ogni caso appaiono quasi certi del primo posto nel girone inziale.
[b]Polonia[/b]
Filip Dylewicz ala piccola
Przemyslaw Frasunkiewicz ala piccola
Radoslaw Hyzy ala piccola
Iwo Kitzinger playmaker
Lucasz Koszarek guardia
Kamil Pietras centro
Andrzej Pluta playmaker
Robert Skibniewski play/guardia
Szymon Szewczyk centro
Robert Witka ala forte
Adam Wojcik ala forte
Bartlomiej Woloszyn guardia/ala
Allenatore: Andrej Urlep
Ecco, qua viene il difficile. La Polonia…chi l’ha mai vista la Polonia? E dire che un giocatore lo conoscevo anche Maciej Lampe, e questi me lo lasciano a casa…tornando seri…non è semplice analizzare la Polonia, anche se, [b]sulla carta[/b] così come la Francia è la favorita del girone loro sembrano quelli destinati a fare da vittime sacrificali e ad arrivare ultimi. Tuttavia i commenti su carta sono fatti apposta per essere smentiti, e quindi se Adam Wojcik (da molti considerato il miglior giocatore polacco all time) splendido airone un pò in là con gli anni (ed anche neo acquisto di Capo d’Orlando) riuscirà a mettere in campo le sue grandi qualità (magari con un minutaggio non troppo elevato) e Filip Dylewicz riuscirà a confermare quanto di buono fatto vedere in Eurolega con il Prokom i polacchi potrebbero dar almeno filo da torcere. Ciò non toglie che questa resta una nazionale con una forte impronta giovane (basti pensare che è del gruppo il prospetto Kitzinger ed il diciannovenne Pietras) visto che i polacchi stanno iniziando a costruire il gruppo che vorrebbe, almeno nelle intenzioni, portarli a ben figurare agli europei casalinghi del 2009.