Tra tutti voi, chi, con un preolimpico stravinto da Team USA, lo scandalo degli arbitri NBA, linizio dei campionati europei di basket che si avvicinava, e tanto tanto altro (chi è che ha detto Vacanze?!?), ha mai pensato, anche solo per un momento, agli sviluppi della trattativa tra i [b]Milwaukee Bucks [/b]e il cinese [b]Yi Jianlian[/b]?
Eccetto il sottoscritto, credo proprio nessuno.
Nemmeno i giornali della città di Happy Days se ne curavano più, dopo un luglio caldo sotto questo punto di vista.
E dire che lentourage del giocatore ne aveva puntati di riflettori sulla vicenda per non far perdere interesse.
Pertanto, nel disinteresse generale, dopo tanto tempo dal draft dello scorso giugno, [b]mercoledì 29 agosto[/b] è inaspettatamente arrivata la [b]firma[/b] del giocatore cinese sul contratto che lo legherà ai Milwaukee Bucks [b]almeno per i prossimi due anni[/b] (con opzione della squadra sui due successivi).
Ma come è andata la storia?
Tutto comincia dalla notte del [i]Draft[/i] NBA, alla fine di giugno, e non un momento prima: il GM Larry Harris sceglie a sorpresa, dai Guangdong Tigers del campionato cinese, Yi Janlian, nonostante il giocatore avesse in precedenza rifiutato di partecipare ad un provino preparato dalla squadra per visionarlo, definendo la destinazione non gradita.
Inoltre, la franchigia non aveva mai seguito dal vivo, tramite i propri emissari, le partite del ragazzo nella CBA ([i]Chinese Basketball Association[/i]). Una scelta azzardata dal punto di vista tecnico, quindi, e non solo.
Infatti Yi non parla alla stampa della sua nuova squadra, non si presenta a Milwaukee, non accenna alla possibilità di un inizio della trattativa. Va a Las Vegas a giocare la [i]Summer League[/i], ma con la maglia della nazionale cinese.
Torna in mente a molti la situazione di Fran Vasquez, spagnolo selezionato da Orlando tra le prime chiamate del draft di due anni fa, ma che non vedremo probabilmente mai vestire la casacca dei Magic. Una scelta buttata al vento, quindi.
Dopo il silenzio, lentourage di Yi (che ha un ruolo molto importante nella vicenda) composto dallagente americano [b]Dan Fegan[/b] , da [b]Chen Haitao[/b] , presidente dei Tigers, sua ex-formazione, e dai [b]rappresentanti della federazione nazionale di basket[/b], dichiarano alla stampa che o il giocatore verrà [b]ceduto[/b], o rimarrà un altro anno a giocare [b]in patria[/b]. Un ricatto basato su diverse motivazioni: [b]comunità cinese[/b] quasi inesistente in città, scarsa possibilità di [b]minutaggio[/b], [b]squadra inadatta[/b] alle sue potenzialità.
Col passare dei giorni, il più aggressivo diventa Chen Haitao, che ribadisce categoricamente queste posizioni. Lo spiraglio di una possibile trattative sembrano ridursi al lumicino.
Ma il tutto viene ridimensionato, sia dallo stesso presidente dei Tigers che dalla dirigenza dei cerbiatti: il primo dichiara possibile un negoziato che accordi le parti, mentre i Bucks adottano una tattica passiva, dopo i primi tentativi di contatto andati a vuoto. Lasceranno passare il tempo, occupandosi intanto della firma dei [i]Free Agent[/i] della squadra e allacquisizione di nuovi elementi. I diritti sono in mano loro, in un modo o nellaltro se si vuole arrivare ad una soluzione Jianlian e soci devono passare per Milwaukee (in senso figurato e non), quindi hanno scelto lattesa come arma contrattuale.
Anche il [i]commissioner[/i] David Stern si schiera apertamente dalla parte dei Bucks e della NBA, auspicando una fine della trattativa favorevole alla squadra. Ovviamente, visto la perdita di credibilità conseguente ad una cessione di Jianlian, oltretutto in un mercato come quello cinese, osservato molto attentamente dalla direzione della Lega.
Si arriva così alla [b]fine di agosto[/b], dove avviene [b]laccordo[/b]. Neppure i giornalisti meglio informati sulle sorti della franchigia hanno anticipato nulla, lavvenimento coglie tutti quanti di sorpresa.
Il proprietario della squadra [b]Herb Kohl[/b], il vice presidente [b]Ron Walter[/b] e il GM [b]Larry Harris [/b]approdano ad [b]Hong Kong [/b]per strappare un accordo, su invito di [b]Haitao[/b], che partecipa ai negoziati assieme a [b]Yi[/b] stesso, e ad alcuni [b]rappresentanti della federazione cinese di pallacanestro[/b].
Si arriva alla firma del contratto con i [b]Bucks[/b] che pagano il previsto [b][i]buyout[/i][/b] (una buonuscita) alla squadra di Guangdong, allassicurazione da parte del presidente Kohl di un [b] congruo minutaggio[/b] in campo, indipendentemente dalle sorti della squadra e alle frasi di circostanza, di grande stima della squadra nel giocatore, nella famiglia dello stesso, nella controparte, e in tutti coloro che hanno partecipato alla trattativa.
Larrivo di Janlian a Milwaukee è previsto per linizio del [i]training camp[/i] prestagionale.
Quali interpretazioni si possono dare alla vicenda? E quali le conseguenze?
Innanzitutto, conferiscono a [b]Jianlian[/b] la nomea di personaggio scomodo, se così lo si può definire: uno che metterà sempre davanti agli interessi della squadra quelli propri. Difficile crederci. Più facile considerarlo come [b]vittima degli eventi[/b]: dietro il tentativo di forzare la trattativa si intravedono i membri del suo staff, scontenti della scelta dei Bucks in quanto città con una scarsissima minoranza cinese, decisamente limitante per le loro aspirazioni di guadagno tramite i contratti di sponsorizzazione che arriveranno (e che sarebbero stati ben maggiori in altre città).
Le assicurazioni sul [b]minutaggio[/b] da parte del presidente Kohl (almeno 20 a sera, meglio 25) si rivelano una [b]mezza sconfitta[/b]: il giocatore potrà ambientarsi velocemente nella NBA, e così da 20-25 minuti in campo a sera si potrà passare a cifre ben più alte, altrimenti coach [b]Larry Kristkowiak [/b]si troverà a fare [b]scelte obbligate[/b], limitando così la crescita di Charlie Villanueva suo pariruolo e in unannata molto importante per la franchigia, durante la quale l[b] obiettivo[/b] dichiarato sono i [b][i]playoff[/i][/b].
La necessità di un cospicuo tempo in campo nascono dalle necessità di sviluppo del giocatore richieste dalle autorità cinesi in vista dei [b]Giochi Olimpici di Pechino 2008[/b] : assieme a Yao Ming dovrà formare una muraglia insormontabile per gli avversari, con lobiettivo di arrivare alla medaglia doro. Obiettivo sulla carta comunque lontanissimo, ma che fa comprendere le difficoltà le quali una squadra che decide di mettere in organico un elemento proveniente dal paese asiatico potrà affrontare nelle trattative, come poi è stato anche in questo caso (e come fu tra Yao e i Rockets).
Di sicuro con larrivo del cinese il [b]Wisconsin[/b] torna sulla [b]ribalta NBA[/b]: saranno trasmesse molte più partite in diretta, anche allestero, soprattutto in Cina. Nei primi periodi ci sarà curiosità soprattutto per comprendere se si tratta di un campione, oppure di un bluff, perfettamente architettato dal suo staff nellEstremo Oriente. A questo proposito, già sorgono dubbi sulla sua reale età. Molti lo reputano di 3 anni più anziano rispetto alletà segnalata sui suoi documenti. Nel caso in cui letà fosse superiore, i margini di miglioramento si ridurrebbero. Ma se si rivelerà un buon giocatore, I Bucks ne avranno solamente da guadagnarci sia sotto laspetto del gioco che su quello economico e dellesposizione, da molti anni tra le più basse della Lega intera.
In ogni modo, solo a fine stagione si potrà redarre un bilancio sul futuro del ragazzo e sulloperato della dirigenza dei Bucks, messa sicuramente sul banco degli imputati per lavventatezza della scelta.