[b]Italia – Turchia 84 – 75 (d.t.s.) [/b]
Solita, folle Italia: gli azzurri partono nel peggiore dei modi e rischiano di buttar via l’ultima chance di rimanere attaccati a questo europo. Dopo un primo quarto disarmante sotto tutti punti di vista gli azzurri, matati dalle magie di Turkoglu (Charlie, prendi nota, l’NBA sarà pure un cesso, ma a st’europeo ogni giocatore NBA ci ha fatto il culo a strisce, anche il buon [i]brother Hedo[/i] che non è che sia propriamente scintillante ad Orlando..) e da un paio di cesti impossibili dell’inossidabile Kutluay finiscono sotto 29-15. Non è solo il punteggio a far male, ma soprattutto l’atteggiamento: molli oltre ogni limite, svagati in difesa, scentrati in attacco, gli azzurri sembravano poco interessati alle sorti della stessa partita. Nel secondo quarto, complice qualche cambio (Mancinelli e Crosariol dentro) ed un Gigli al limite del paranormale i nostri iniziano a rosicchiare punto su punto il vantaggio dei turchi, che come al solito si rivelavano incapaci di gestire il vantaggio, si chiudeva così il primo tempo con gli azzurri sotto “solo” di 9 lunghezze, nonostante l’ennesima debacle a rimbalzo (e Recalcati che per tutta risposta alla nostra sofferenza sotto canestro gioca con Bargnani centro e Mancinelli ala forte) e le percentuali penose. Un buon affare. Tant’è che al rientro in campo, dopo qualche persa da fucilazione i nostri iniziano a macinare gioco e punti, agguantano il pareggio trascinati da un Gigli spiritato a 3 minuti dalla fine del quarto passano in vantaggio. Arriviamo così all’inizio del quarto periodo con i nostri avanti di 4 lunghezze ed i turchi aggrappati alle magie di Turkoglu, vero rebus irrisolto per la nostra difesa (in ogni caso Mancinelli, non più riproposto, non era dispiaciuto nella versione di Hedo-stopper). Come al solito però l’Italia non riesce a far stare tranquilli i propri tifosi: così quando sembravano avere l’inerzia della partita dalla loro i nostri tornano letargici sia in attacco che in difesa, è un attimo e la Turchia ne approfitta: controparziale e biancorossi avanti di 6 a 3:30 minuti dalla fine. Andata? Macchè Gigli indica la via, Belinelli fa le prime cose buone della sua partita ( la seconda, una schiacciata a difesa schierata, va dritta nelle migliori azioni dell’intera rassegna) e Bulleri impatta a 70 dalla lunetta. C’è tempo per l’ultima azione, Turkoglu si beve il campo in palleggio senza che i nostri riescano a dargli fastidio ed allo scattare tardivo del nostro raddoppio pesca Kutluay liberissimo in angolo. Si materializzano i fantasmi dell’eliminazione. Il turco lascia partire la bomba della vittoria che percorre in un tempo non stimabile l’intera parabola e si schianta sul ferro. Il sottoscritto( e così come lui anche tutti i tifosi azzurri), sopravvissuto per miracolo alla serie di infarti che le divinità gli appippano a causa dello spropositato numero di bestemmie volate in un arco di tempo così breve riprende fiato. La Turchia, si potrà dire poi, muore lì, sul ferro su cui si stampano le speranze di Kutluay e dei suoi compagni. Così la partenza nel supplementare, 5-2, si rivela un fuoco di paglia e gli azzurri, che pescano anche le uniche buone cose di un Bargnani ancora una volta arruffone e confusionario, nel supplementare (tipla spaccagambe e due rimbalzi) volano verso la vittoria. Ora ci aspetta la Germania, e ancora una volta non sarà una passeggiata.
[b] Lituania – Francia 88 -73[/b]
Partita inaspettatamente poco equilibrata quella tra lituani e francesi. Chi si aspettava un duello all’ultimo sangue è rimasto deluso visto che i transalpini sono stati “rullati” da Jasikevicius e soci che non solo sono riusciti a limitare Parker ma che come al solito sono riusciti a giocare un basket offensivamente notevole, con una distribuzione dei punti che lascia capire perchè siano tra le favorite a questi Europei: 9 uomini a referto, 4 in doppia cifra, ed il solito incommensurabile Jasikevicius. Tutto questo il giorno in cui Kaukenas, secondo realizzatore di squadra, mette insieme solo 6 punti. Lituania che opera il break a metà del secondo quarto volando fino al +16 (siglato manco a dirlo da una tripla di Jasikevicius) e che riesce anche a risollevarsi quando i galletti arrivano fino al – 6 (metà terzo quarto) di la in poi partita in ghiaccio e partita con la Slovenia di mercoledì che servirà solo a sancire con che posizione si qualificheranno le squadre in questo girone.
[b]Slovenia – Germania 77 – 47[/b]
Una mattanza. Non c’è altro modo per definire la partita tra Slovenia e Germania di questa sera, con i tedeschi che forse inconsciamente hanno mollato prima di incominciare per conservare le energie residue da giocarsi contro gli azzurri mercoledì in quello che sarà un vero e proprio spareggio per il quarto posto, l’ultimo utile per accedere ai quarti di finale. Non è possibile altrimenti spiegare come sia potuto accadere che la Slovenia, mica il dream team, abbia schiantato i tedeschi (molto scarsi, dio…emh Dirk escluso ovviamente) ma ostici e rognosi per tutti, con un parziale da 30-6 che avrebbe steso chiunque. Sta di fatto che la partita è morta lì, con gli sloveni in ogni caso vincitori degli altri 3 parziali, in totale controllo del gioco. Sugli scudi ancora una volta Matjaz Smodis 22 punti (3/5 da 2, 3/3 da 3 7/9 ai liberi) e 5 rimbalzi in appena 20 minuti. Con lui bene un insolitamente continuo Nesterovic ed il solito Lakovic. Per la Germania poco o nulla da salvare, con Dirk Bauermann che visto l’andazzo risparmia inutili minuti a Nowitzki (che riuscirà in ogni caso a mettere insieme 16 punti ed 8 rimbalzi, manco a dirlo top scorer dei suoi) in vista della partita di mercoledì. In ogni caso giù il cappello difronte ad una Slovenia mai in questi anni così “tosta” e continua in una manifestazione internazionale, vedremo quanto dureranno dai quarti in poi..