[b]Germania – Italia 67 – 58[/b]
Fine. La fine di un sogno. “L’Italia più forte di tutti i tempi” esce mestamente da questo europeo, umiliata da una Germania tutt’altro che trascendentale ed ora anche costretta a guardare le Olimpiadi da casa. E’ duro fare un recap di una partita squallida come quella dei nostri, [i]matati[/i] non dall’infinita classe di Dirk Nowitzki, ma uccisi dalle triple del duro Herber e dalle penetrazioni ripetute dell’ex fortitudino Hamann. Asfaltati, come al solito a rimbalzo, dove anche questa volta non siamo riusciti a trovare contromisure ai lunghi avversari, facendo sembrare mobile un Femerling prossimo all’imbalsamazione ed addirittura dominante un giocatore discreto come Jagla. L’aver preso 21 rimbalzi meno della nostra avversaria, l’averne concessi 21 offensivi ai tedeschi dovrebbe essere da monito per le prossime occasioni: ok il talento, ma per vincere le partite occorrerebbe anche un pelo di sana e dura manovalanza. Nonostante tutto i nostri sono arrivati a 3′ dalla fine ancora belli in partita, trascinati da un Belinelli a cui davvero non si può dir nulla per impegno, dedizione ed anche, non ultimi, punti.
Ora ci aspetta un futuro nebuloso, ma questa è, purtroppo, un’altra storia.
[b]Lituania – Slovenia 80 – 61[/b]
Finisce come previsto con la Lituania saldamente al comando che batte una Slovenia volenterosa ma troppo abulica nel reparto guardie per poter pensare seriamente di giocarsela con i top team europei, tanto più che i lituani hanno dominato anche sotto, trascinati, stavolta, da Songaila e Kristof Lavrinovic, oltre che dal solito Siskauskas (aumenta la pressione e sale la sua produzione di punti, buon segnale per i verdi baltici). Una partita così scontata che il coach lituano ha potuto permettersi di far riposare Jasikevicius e che fondamentalmente è sempre stata nelle mani di Siskauskas e soci. Finisce così con i lituani primi nel girone senza sconfitte, che sfideranno la Croazia, mentre agli Sloveni toccherà l’enigmatica Grecia. Incroci tutto sommato affrontabili, specie alla luce dei valori livellati mostrati da un pò tutti i team (Spagna esclusa) in questo europeo.
[b]Francia – Turchia 85 – 64 [/b]
La più inutile delle partite di ieri si conclusa con la scontata vittoria dei transalpini sulla depressa Turchia, forse una delle poche nazionali a riuscire a deludere più della nostra. Nonostante due giocatori NBA come Turkoglu ed Okur, nonostante quell’Ilyasova strapagato dal Barça quest’estate per strapparlo all’NBA, nonostante quel Cenk Akyol che molti qualche anno fa dicevano addirittura migliore di Belinelli i turchi riescono sempre a deludere, giocando male e sciogliendosi puntualmente come neve al sole quando il gioco si fa duro. I francesi dal canto loro, consci dell’impossibilità di arrivare al secondo posto, hanno dato virtualmente un turno di riposo a Tony Parker ed hanno ruotato vorticosamente gli uomini e le soluzioni. Ne è uscita la solita partita tutta sostanza di Diaw, la solita, chirurgica precisione di Kirksay un buon Diawara e la prima apparizione in campo con minutaggio consistente del giovanissimo centro Pape Badiane, corredata anche da 12 punti e 5 rimbalzi.