Si volta pagina. Questo è lo spirito della Fortitudo 2007-2008 griffata Upim, che si lascia alle spalle unannata che con un eufemismo potremmo definire pessima. Annata pessima ma da non dimenticare, preziosa per far tesoro degli errori commessi, delle atrocità societarie e tecniche subite dai tifosi, con un ambiente spaccato sia dentro che, questione ancora peggiore, fuori dal campo.
Tre i superstiti della disgraziata stagione 2006-2007, Stefano Mancinelli, Daniele Cavaliero (in bilico fino allultimo) e James Thomas.
Nuovo il presidente, quel Gilberto Sacrati che era subentrato al mai troppo rimpianto (altro eufemismo) Martinelli già sul finire della precedente stagione, nuovo lo staff tecnico, con il motivatissimo Andrea Mazzon sulla panchina biancoblu, coadiuvato da Federico Pasquini e Stefano Bizzosi.
Nuovi i giocatori, alcuni alla loro prima recita con la Effe scudata, altri che sono tornati sotto le Due Torri dopo aver girovagato tra i palazzetti italici.
Tra i primi segnaliamo Horace Jenkins (playmaker, 185 cm, 32 anni, USA), visto a Roma, giocatore a volte indisciplinato tatticamente ma al quale coach Mazzon ha affidato i quaderni degli schemi biancoblu; le prime uscite lhanno visto in veste di bomber ma la gestione della squadra non ne ha risentito, consentendo anche ai compagni di avere buoni tiri da fuori o buone soluzioni vicino a canestro. Rapido, mani veloci, anche in difesa si applica, buon segno; Spencer Nelson (ala, 203, 27, Usa), proveniente dalla Benetton, buon giocatore che non ha però potuto concludere la preparazione con il resto della squadra a causa di un infortunio; recupero previsto per linizio di ottobre, durante la presentazione della squadra al PalaDozza si è esibito in una rinfrancante corsetta prima ed in veste di speaker poi: vero che Mazzon chiede duttilità ai suoi ma questa è stata una sorpresa..; Oscar Torres (guardia/ala, 195, 30, Venezuela), unesperienza a Napoli e tanto girovagare, difensivamente roccioso, non disdegna conclusioni e dovrà prendersi responsabilità anche in tal senso; le prime uscite lhanno visto fisicamente in palla, spesso lo vedremo occuparsi degli avversari pericolosi; le tifose biancoblu hanno gradito lacquisto, non strettamente dal punto di vista tecnico; Tomasz Kesicki (pivot, 212, 21, Polonia) lietissima sorpresa ma fino ad un certo punto: il ragazzo ha doti notevoli che a Reggio Emilia, da dove proviene, non aveva potuto mostrare a causa di un infortunio; dimenticando questo incidente di percorso, si è subito calato nella parte e le prime uscite hanno regalato alla Effe un giocatore di sicura affidabilità, con movimenti fluidi e rapidità di esecuzione; non disdegna le conclusioni da tre punti pur non essendo la sua specialità; lieta, lietissima sorpresa, se confermerà le prime impressioni la Fortitudo si troverà in casa un giocatore di altissimo livello; Dante Calabria (ala, 195, 33, Italia), accolto da alcuni con scetticismo dettato da..nessun dato realmente tecnico; presentatosi con una carica terrificante, sarà unarma tattica di indiscusso valore, uscendo dalla panchina per armare il braccio e spaccare le partite.
Detto delle prime visioni, passiamo ai graditi ritorni: Davide Lamma (playmaker, 191, 31, Italia), prodotto del vivaio biancoblu, giocatore che non ha mai nascosto la sua voglia di tornare a casa; larrivo di Sacrati ha reso questo sogno possibile ed eccolo, emozionato come uno juniores, indossare nuovamente i panni biancoblu; si dividerà con Jenkins (e presumibilmente Cavaliero) i compiti di costruzione del gioco, potendo comunque schierarsi anche in posizione di guardia; capitano morale della Effe, ragazzo della Fossa, ha riflettuto per ben cinque minuti prima di firmare, il tempo di riprendersi dallemozione insomma; Alessandro Cittadini (pivot, 207, 28, Italia) altro ritorno, proveniente da Napoli, dove ha disputato due buoni campionati; appianate alcune incomprensioni con lo zoccolo duro del tifo, risalenti alla tiratissima semifinale 2005-2006, non è giocatore di primo piano ma il coach non ha lesinato complimenti nei suoi confronti per limpegno e la concretezza; Kristaps Janicenoks (guardia, 195, 24, Lettonia) troppo presto scaricato dalla precedente gestione ha saputo costruirsi una solida stagione a Teramo ed un buon campionato europeo con la propria nazionale; giocatore non da highlights ma sicuro ed affidabile; a mio parere acquisto da evidenziare (scusatemi, ho un debole per lui dai tempi di Capo dOrlando); infine la ciliegina sulla torta, lacquisto che ha fatto guadagnare parecchie posizioni a Gilberto Sacrati, il giocatore che aveva dichiarato Se tornerò in Italia sarà solamente per giocare con la maglia della Fortitudo: è stato di parola, dimostrandosi più uomo di quanto possano pensare alcune persone; si tratta di Dalibor Bagaric (pivot, 216, 27, Croazia), protagonista del secondo scudetto fortitudino, giocatore che ha sempre avuto un feeling particolare con i tifosi e tutto lambiente; proveniente da Girona, dove non ha disputato una stagione esaltante ma si è rivelato utile; sarà interessante vederlo inserito in una squadra dove per necessità dovrà esibirsi anche come prima punta.
Il precampionato ha mostrato una squadra che segue già bene i dettami di Mazzon e ha visto collezionare cinque vittorie di prestigio, tra le quali il doppio confronto con i cugini virtussini, in palio la Carisbo Cup: lanno scorso la conquista del trofeo illuse i tifosi, come andrà in questa stagione?
Stasera al PalaDozza altro esame nel triangolare che vedrà impegnata lUpim, la Montepaschi Siena e la Scavolini Pesaro; banco di prova importante per misurare le ambizioni contro la squadra più forte dItalia ed una neopromossa dassalto. Mazzon tiene giustamente sulla corda i suoi, alternando bastone e carota, vedi le dichiarazioni su Jenkins rilasciate dopo la vittoria contro Lubiana al torneo di Caorle Ottimo nei primi due quarti, nel terzo si è lasciato coinvolgere dal calo generale della squadra, salvo poi riprendersi alla grande negli ultimi dieci minuti.
Cosa rimane da aggiungere? Che lambiente è carico e non vede lora di lasciarsi alle spalle antichi veleni, che Sacrati non è caduto nel tranello delle provocazioni del cugino virtussino Claudio Sabatini su presunte irregolarità, smentendole con la presentazione in Lega delle carte che dimostrano lassoluta trasparenza dei libri contabili biancoblu, che Mazzon ha una carica tale da poter risolvere i problemi energetici del nostro paese, che cè anche un Uleb Cup da affrontare con serietà e determinazione e che il Derby è già cominciato: lAquila intende volare alta per riprendersi la leadership cittadina e non solo.
Nella foto: Andrea Mazzon, coach biancoblu.