Quale Sheed sarà? Quale Rasheed Wallace entrerà in campo per Detroit? Quel giocatore dominante difensivamente, in grado di segnare un azione dal post basso e lazione dopo da 8 metri, oppure quello visto nelle ultime due gare di play-off, quello che sbrocca alla prima ingiustizia subita?
Buona parte della stagione dei Pistons ruoterà attorno a questo dubbio. Se Rasheed riuscirà a trovare gli stimoli giusti e ad incanalare il suo bizzarro carattere nella giusta direzione, allora Detroit sarà ancora lavversaria più pericolosa per i nuovi Boston Celtics.
Il quintetto : Il ruolo di play sarà affidato ancora una volta a Billups, rifirmato in estate con un contratto importante, un giusto riconoscimento al suo valore e allimportanza avuta negli ultimi anni. Nella posizione di guardia evoluirà ancora RIP Hamilton, instancabile levriero, e punto fermo da ormai 5 anni. Stesso discorso per Prince, una sicurezza alla quale questanno potrà essere chiesto di elevare ancora di più il proprio rendimento, soprattutto per quanto riguarda lattacco.
Sheed: in teoria potrebbe ancora fare il titolare in 3 posizione. Ovviamente è una forzatura (ma nemmeno tanto), ma il prodotto di Phila è ancora uno dei giocatori più completi di tutta la NBA, nonché uno dei migliori difensori, giocatori di post e lunghi tiratori. Sembra lidentikit del giocatore perfetto, se non fosse per la testa. Dumars si vuole fidare, nel caso la cosa dovesse degenerare non è da escludere che a febbraio possa fare le valigie.
Il centro: In panchina ci sarebbe Nazr, messo ai margini della rotazione da Flip Saunders. Il giocatore però, oltre a chiamare molti soldini a fine mese (che nella NBA non cè ma è uguale), è anche lo stesso che partiva in quintetto per i SAS, quindi non proprio malaccio. Con la probabile rinuncia a Webber, Mohammed dovrebbe tornare di stretta attualità, visto che lidea è quella di continuare a utilizzare Dide dalla panca.
La panchina: Come detto, Totò McDyess dovrebbe continuare a partire dalla panchina. Luomo dAlabama, molto corteggiato in estate da squadre di vertice, è alla ricerca dellanello, proprio lui che nemmeno 3 stagioni fa sembra sulla via del ritiro. Nei momenti caldi sarà lui a far coppia con Sheed, non facendo mancare la sua presenza a rimbalzo e in attacco. Murray sarà ancora il primo cambio di Billups, una soluzione non proprio ottimale, visto che laltro play di riserva, Lindsey Hunter, è si un veterano di mille battaglie, ma appunto quelle battaglie stanno diventando 2000, visto che la carta didentità dice 37 anni. Ma laddizione di maggior spessore, colui che farà fare un gran salto di qualità alla panchina dei Piston, è Jarvis Hayes. La big guard proveniente da Washinton, è un buon tiratore che può giocare due posizioni, cosa molto utile nel caso (non poco probabile) che Prince venga utilizzato per qualche minuto da 4. Jason Maxiell porterà la solita energia in uscita dal pino. Per il trattore da Cincinnati, potrebbe essere la stagione del definitivo lancio (almeno nei Detroit Pistons). Lassenza probabile di C-Webb, le bizze di Sheed e letà degli altri lunghi potrebbero dargli la possibilità di aumentare la sua importanza nella rotazione di Saunders.
Completano il roster limmortale Dale Davis, Ronald Cupree, il giovane Amir Johnson (che deve incominciare a mostrare qualcosa di concreto), e i due rookies, Afflalo e Stuckey, questultimo giocatore davvero intrigante.
La stella: Difficile parlare di stelle quando si analizza una squadra come Detroit. Sheed è potenzialmente uno dei più forti giocatori della lega. Billups è luomo dellultimo tiro. Hamilton è tanto discreto quanto costante nel suo rendimento.
La scelta cade su Billups. Deve dimostrare che Dumars ha fatto bene a rifirmarlo. Notoriamente gioca con le marce, ma limpressione è che questanno più che in altri, dovrà caricarsi la squadra sulle spalle, specialmente in un Est sempre più competitivo.
Il coach: Flip Saunder sa di non poter più fallire. Grande coach offensivo, non è però riuscito a dare unidentità difensiva alla sua squadra. Se riusicrà a mantenere su livelli accettabili il rapporto con Sheed, sarà già a metà dellopera. Deve fidarsi più della sua panchina, specialemente in stagione regolare. Per mantenere il posto, la finale di conference non potrebbe bastare.
Stefano Manuto
[b][/b]