La partita inaugurale del nuovo campionato di Serie A 2007/2008 vede vincitrice La Fortezza Bologna sulla Pierrel Capo dOrlando per 84-88. Tutto era pronto per linizio, con i fari puntati sul ritorno di Gianmarco Pozzecco in Italia, quando lo stesso giocatore triestino rientra negli spogliatoi durante il riscaldamento, per poi sedersi in panchina e non entrare mai in partita per il problema alla caviglia che aveva fatto preoccupare tanto durante questa settimana.
LOrlandina però non si demoralizza e cerca comunque di mettere in atto quanto di buono fatto nella preseason davanti agli occhi del presidente della Virtus Claudio Sabatini e della Pierrel Canio Giovanni Mazzero. Presente anche la rete satellitare Sky a filmare questo importante evento, oltre al solito numeroso e coreografico pubblico di casa che dimostra il proprio affetto alla squadra facendo registrare il tutto esaurito.
Capo dOrlando parte con 4 americani(Diener, Slay, Wallace e Howell) più il play di riserva Juan Manuel Fabi che per la prima volta da quando veste la casacca biancoblu gioca da titolare e prende fortemente parte alla gara; Bologna risponde con Conroy in cabina di regia, Spencer e Holland guardie, Giovannoni e Chiacig sotto canestro.
Nei primi 30 vengono fischiati tre falli(Wallace, Howell e Slay) ai padroni di casa, che fanno innervosire subito gli spettatori; dallaltro lato, poi, Fabi serve uno splendido assist dietro la schiena per i primi due punti della stagione di Charles Judson Wallace. Il pericolo principale Del onte Holland si mette subito in mostra con 5 punti consecutivi, per poi sparire quasi per il resto della partita, mentre il buon lavoro di Roberto Chiacig sotto le plance, costringe il lungo Howell a commettere due falli e a lasciare dopo soli 2 minuti il campo per essere rimpiazzato da Adam Wojcik. Il professore già dalle prime azioni dimostra la sua concentrazione, andando a stoppare Chiacig e realizzando due punti dalla media distanza. Il quarto si chiude sul 16-14, con Crosariol che pianta una schiacciata nellultima azione e Wallace che domina sotto i ferri catturando già 4 rimbalzi.
La manovra della Pierrel continua a funzionare a sprazzi, alternando momenti di buon gioco con palle perse evitabili specie nei momenti clou; Fabi(11 punti, 3/4 da tre, 6 perse, 2 assist) fa il suo lavoro giocando sicuramente meglio del nuovo innesto Mazeika, apparso ancora fuori dagli schemi, ma il play italo-argentino ovviamente risente del suo scarso minutaggio negli anni passati(utilizzato pochissimo in 3 anni) e combina qualche ingenuità offensiva: ma si migliora. I punti sono ben distribuiti alla fine del secondo quarto(39-41): Wallace, Diener e Fabi 8, Slay 9 per Capo dOrlando, Chiacig 10, Giovannoni 7, Holland e Spencer 6 per la Virtus.
Diener, molto ordinato, è la chiave del gioco paladino, ma non trova il tiro da tre, la sua specialità, chiudendo con 0 segnati su 4 tentativi.
Il terzo quarto è allinsegna degli americani ospiti: Anderson, del quale si era parlato di qualche problema di ambientamento durante la settimana, risulta decisivo per lallungo, realizzando due triple senza ritmo e comandando quindi la tentata fuga Virtus; anche Spencer fa bene(5/5 da due nei primi 30) segnando spesso canestri impossibili destreggiandosi nellaria avversaria. Conroy detta i ritmi della gara, entrando e uscendo dal campo frequentemente, Chiacig sembra ritrovato dopo qualche stagione appannata passata tra Spagna e Roma.
Per la Pierrel Howell non è ancora al meglio e le sue cifre lo dimostrano, Bruttini gioca poco e più che altro da una mano in difesa, così come Ndoja.
Pozzecco guarda sconsolato la partita dalla panchina, e confida nei compagni per portare a casa i primi due punti della stagione. Pillastrini e la Virtus però non ci stanno, e rimangono sempre avanti anche nellultimo quarto. Proprio quando le distanze cominciano ad aumentare, ecco la tripla dellex Gugliotta che rimette in gioco la partita: una pronta reazione quando nessuno se lo aspettava. La zona della Pierrel mette in difficoltà gli avversari, costretti a prendere tiri scomodi allo scadere dei 24 secondi e Sacchetti continua ad utilizzarla fino a quando lo svantaggio diventa minimo. Quattro lunghezze separano le due squadre a 25 dalla fine: penetrazione di Fabi, pallone sul ferro, arriva Wojcik in volo che corregge il tiro con un tap-in in schiacciata: -2. Lo stesso Fabi è costretto a commettere un fallo su Spencer, che con grande freddezza fa 2/2 dalla lunetta. La preghiera quasi allo scadere è di Diener, che sbaglia la penetrazione e pone fine alle ultime speranze di vittoria per Capo dOrlando.
I tiri liberi, soprattutto per i virtussini, sono stati fondamentali(20/21), dimostrando come questo fattore sia maggiormente curato rispetto allanno scorso, quando le percentuali totali di squadra stentavano a superare l80%.
Questo match ha dimostrato la grande forza della Virtus che potrà dare fastidio nelle zone alte della classifica, e la grande voglia dellOrlandina di fare bene anche quando manca il proprio condottiero. E ancora presto per parlare, ma si preannuncia un campionato molto equilibrato sin dallinizio, nel quale ogni partita potrà riservare mille sorprese.
[b]Sergio Librizzi[/b]