Continua la nostra scalata nella storia delle più importanti gare 7 dagli albori del gioco ad oggi, nel primo episodio le emozioni non sono mancate, ma magari per molti di noi era qualcosa di poco conosciuto; ora entriamo negli anni 70 ed 80, quelle che già gelosamente vantiamo di custodire in vecchie vhs o in nuovi dvd di importazione. Quello che in ogni videoteca che si rispetti non deve mancare, sono le partite che portano al successo e allolimpo dei grandi la propria squadra.
[b]- 1970 NBA Finals. New York Knickerbockers Los Angeles Lakers 113-99[/b]
Era lotto d Maggio, un venerdì a New York City e la location del film il Madison Square Garden, di cui è inutile spendere altre parole. Il dubbio del pre partita, già dalla coda ai botteghini era: Ci sarà Willis?. Anche per Willis (Reed ndr) il dubbio era lo stesso, ma lui già alle due del pomeriggio era al Madison a farsi trattare dai medici, a prepararsi psicologicamente per una delle più brutte sensazioni: limpotenza. Tantissimi sforzi durante la stagione, tanti successi ed una settima partita di finale tra le mura amiche e una folla idolatrantee lui? Impossibilitato a giocare per infortunio. Come nel miglior film (non siamo a Broadway per caso) linizio di miracle on 33rd street si apre con Willis Reed che entra in campo con divisa da gioco e fa esplodere il palazzetto.
Il film ha tutti gli ingredienti per essere da oscar: i terrificanti cattivi (i Lakers), una prestazione surreale (quella di Walt Frazier), e il capitano buono che fornisce lispirazione ai suoi (Reed).
La partita ha inizio e il destino sembra già avere segnato la strada, infatti il primo canestro è del claudicante Reed che realizza un baseline jumper, dopo il secondo canestro e un rimbalzo catturato il capitano va a sedersi in panchina al grido di: Finite voi, ciò che ho cominciato. E colui che più lo ha preso in parola è stato Walt Frazier, autore di una prova ai limiti della perfezione. Il suo primo quarto parla di 15 punti, 5-5 dal campo e 5-5 ai liberi, che vogliono dire 14 punti di vantaggio per i suoi alla prima sirena, che diventano 24 allintervallo lungo. La squadra gioca sulle ali dellentusiasmo, si nutrono dellimmanente energia che il loro capitano gli ha fornito e volano ad ali spiegate fino alla vittoria finale con il loro playmaker sugli allori e il capitano in cima al mondo. Frazier chiuderà la partita con 36 punti, 19 assists e 7 rimbalzi.
Nel libro (da cui trae il nome il nostro film) miracle on 33rd street si parla di Frazier come un atleta impressionante, un giocatore da NFL per mezzi fisici e di lui Reed dice: E’ in grado di rubare lo zucchero da una torta, senza muovere una briciola. Ed è vero perché se i Lakers sono stati in grado di perdere 24 palloni è anche merito suo.
Dopo qualche anno verrà chiesto a Reed un parere su quella sera, dal punto di vista personale e lui con il sorriso sulle labbra risponde: Anche oggi quando un giocatore infortunato gioca sul dolore e porta la propria squadra alla vittoria, viene ricollegato a me e a quella sera. E il più bel modo di essere ricordato.
[b]-1981 Eastern conference Finals. Boston Celtics Philadelphia 76ers 91-90[/b]
In gara 6 i Celtics mettono fine ad una serie di undici sconfitte consecutive allo Spectrum e forzano una gara 7, che in pochi avrebbero pronosticato, solamente una settimana prima.
Durante la notte antecedente alla partita, succede di tutto nellhotel in cui vengono ospitati i 76ers. Tutta la squadra viene svegliata intorno alle 2 del mattino da un allarme anti-incendio salvo poi scoprire che è risultato un falso allarme. Nella camera di coach Cunningham ogni ora della notte squillava il telefono. Ricordo che ero in camera mia a guardare la tv ed è suonato lallarme, poi abbiamo scoperto che non era niente. Di seguito ogni ora suonava il telefono e non cera nessuno dallaltra parte. Abbiamo pensato fosse tutto organizzato ad hoc.
Le due squadre si temevano e si rispettavano allo stesso tempo, non si sono mai risparmiate in tutto il corso della serie e gara 7 non è stata da meno.
E ricordata dagli addetti ai lavori come una delle partite più fisiche della storia del gioco, a testimonianza di ciò ci sono alcune cifre sintomatiche: 16 stoppate, 35 palle perse, 32 rimbalzi offensivi e 45 falli, di cui almeno un altro terzo non fischiati. La guerra è affar per uomini e allinterno di quella partita, uomini con attributi ce ne erano eccome. Le botte e i colpi non ci sono stati solo in campo, perchè Maxwell durante gara 6 a Philadelphia si è reso protagonista di una rissa poco edificante con un tifoso delle prime file.
Così si arriva al momento cruciale del match, Bird mette il canestro dell’89 pari, Cheeks di seguito va in lunetta ma fa 1-2, prima che Bird chiuda i conti con il canestro del 91-90. I Sixers negli ultimi 5.23′ mettono assieme il magro bottino di 1 punto, 4 perse e sei tiri sbagliati, cedendo il passo ad una squadra tenace e mai doma.
[b] 1982 Eastern conference finals. Philadelphia 76ers Boston Celtics 120-106[/b]
E la stessa situazione di un anno prima, con i Sixers avanti 3-1 nella serie, rimontati sino al pareggio dagli avversari con una gara 7 ricca di paure da giocare. A Boston nel frattempo gira in tv un cartone animato con protagonista Cunningam che si sveglia di soprassalto di notte nel suo albergo e vede i fantasmi dei Celtics, palesarglisi davanti. Il coach allora decide di istituire un meeting prepartita con la squadra, al fine di approcciarsi nel miglior modo possibile, allennesima partita della vita. Erving sprona i suoi fino in fondo dicendo che solamente il cuore può portarli alla vittoria, non ci sono né aspetti tecnici, né tattici.
Questa sarà la partita che consacrerà definitivamente unall star positiva come Erving e lo ergerà a uomo squadra e leader positivo. Anche Cunningam in questa partita si toglie una grandissimo albatross dalle spalle, riuscendo finalmente ed in modo abbastanza netto, a battere gli eterni rivali. Lo stesso coach al termine della partita si sfoga pesantemente contro la stampa per le continue maleparole che erano state dette sin dallanno prima contro i suoi Sixers e le difficoltà contro i Celtics. [i]”Ho chiesto a Sam Jones di dire una preghiera per la nostra vittoria, lui non ci credeva perché io non sono proprio un fervido religioso, ma era troppo importante per me.[/i] La rivalità tra le due squadre è veramente qualcosa di epocale, ma la particolarità sta nel fatto che tutto questo astio reciproco viene poi accomunato verso i Lakers della costa ovest, che si sono spesso rivelati i guastafeste delle velleità della eastern. I tifosi di Boston al termine del match tifano Sixers nella finale NBA, ma per dare un dispiacere a LA, manca ancora un anno.
[b] -1984 NBA Finals. Boston Celtics Los Angeles Lakers 111-102.[/b]
Dopo che due icone del basket universitario come Bird e Magic si erano dati battaglia con Indiana State e Michigan State, vedendo Magic trionfare e tagliare lultima retina, era il momento per Larry di prendersi una rivincita.
In quei Celtics il leader vocale, emotivo e carismatico era Cedric Maxwell, per questo motivo ha chiesto sin dagli spogliatoi la palla nelle proprie mani, voleva portare la squadra alla vittoria sulle sue voluminose spalle. La partita è stata sempre in equilibrio, Maxwell alle parole ha fatto seguire i fatti giocando una signora partita da 24 punti, 11 rimbalzi e 8 assists, sino a quando verso la fine del terzo quarto un parziale di 8-0 per i Celtics ha aperto la via verso lennesimo titolo e la tranquillità per un vantaggio che ha toccato le 13 lunghezze. Il Boston Garden era in completo tripudio, esploso in un tifo assordante e denso di passione verso i propri colori. [i]E indescrivibile. In quel momento è stata come una grande onda che ti viene addosso e tu ti lasci guidare. Non senti nulla allinfuori di quello. Disse Maxwell di quellincredibile momento, aggiungendo poi: [i]Ero sicuro che non sarei andato incontro ad una buona serata, ma ad una grandissima serata. Per un atleta è fondamentale convincersi e vivere prima quello cui andrà incontro.[/i]
Bird, nominato MVP della finale, dopo che la sua prova da 15-20 dal campo in gara 5 era già passata alla storia, ha detto: [i] Lho vinta per Terre Haute.[/i](coach di Indiana State).
La rivincità di Bird su Magic era servita, ma è stato solamente il primo episodio di quella che è stata una vera e propria epopea NBA, che ha ridato fasti, visibilità e sacralità alla lega.