[b](21-18, 35-43, 46-58, 70-68)[/b]
Esordio contraddittorio per la Effe, prende due punti grazie alla reattività di James Thomas ma dimostra di essere ancora un cantiere aperto: limpressione è che di partite di questo tipo ne vedremo altre; sul fronte opposto una tenace Siviglia Wear accarezza a lungo il sogno di espugnare il PalaDozza ma la panchina corta ed un pallido ultimo quarto le impediscono di realizzarlo; occhio ai biancorossi, se non subentreranno problemi imprevedibili al momento potranno dire la loro in più di unoccasione.
Dopo tante parole finalmente si comincia, senza Nelson e Kesicki in casa Fortitudo (e Torres a referto per onor di firma) mentre dallaltra parte Powell è in tuta ma probabilmente solo per comodità sua, visto che le condizioni fisiche lo costringeranno ad un n.e. che si rivelerà assai pesante per gli abruzzesi.
Jenkins si presenta con due conclusioni pesanti che si spengono sul ferro, non il miglior inizio per un playmaker ma probabilmente dovremo farci labitudine, prendere o lasciare.
Padroni di casa comunque avanti 12-4 a metà quarto, Teramo non trova il ritmo e forse la Upim, Mancinelli a parte, non ne approfitta quanto dovrebbe. Ospiti che ringraziano e si portano a meno tre (14-11), Jenkins fa e disfa ma ha anche il merito di servire Cavaliero per la tripla del +6 locale (17-11).
Gli uomini di Bianchi non demordono ed i piccoli biancorossi fanno soffrire quelli biancoblu, 17-16 e 21-18 grazie a Carra e Poeta che rimettono in carreggiata gli abruzzesi alla prima sirena.
Secondo quarto ancora nel segno di Poeta, al quale da una consistente mano Tucker che entra nel match poco a poco ma a gioco lungo si farà sentire.
Zitti zitti i biancorossi si portano avanti, sostenuti a gran voce dai duecento tifosi giunti al PalaDozza, e la Effe è costretta ad inseguire, 34-36 prima, 34-39 poi sulla tripla di Tucker.
Ospiti che hanno un grosso aiuto anche da Yango e Lulli, mentre Brown è probabilmente lunica nota non lieta (definirla stonata sarebbe eccessivo) tra i teramani; la Siviglia sfrutta alcune amnesie difensive biancoblu che, unite ad una percentuale siberiana ai liberi (la Upim chiuderà con 11/24, 46%…..), permette a Poeta e soci di chiudere i primi venti minuti avanti di otto lunghezze, 35-43.
Bianchi ed i suoi rientrano negli spogliatoi rinfrancati da unottima prestazione di squadra, unica controindicazione i tre falli di Poeta ed i quattro di Carra che rischiano di lasciare pericolosamente sguarnita la regia abruzzese.
Dallaltra parte Mazzon ha parecchi grattacapi, Jenkins è croce e delizia, Janicenoks ha mandato un sosia, Bagaric fatica parecchio ed il coach deve ringraziare Mancinelli per alcune invenzioni, Cittadini per la solidità e Calabria per alcuni momenti di esperienza che alla fine si riveleranno determinanti.
Ricreazione finita, almeno per Teramo che rientra in campo con piglio autoritario e continua a comandare, nonostante una timida reazione della Fortitudo che si riporta a meno cinque (40-45).
Ogni qualvolta la Effe combina qualcosa di buono, ecco che la bilancia con qualche vaccatina assortita, del tipo tiri da tre mal consigliati o raddoppi difensivi che non arrivano, consentendo ai biancorossi di controllare landamento della partita ed incrementare il proprio vantaggio 45-56 quasi in chiusura di quarto.
Upim che continua a litigare con il canestro quando si presenta in lunetta, meno male che Poeta è rimasto chiuso negli spogliatoi e non infierisce più di tanto, anzi, chiuderà i secondi venti minuti di gioco con 0/8 e quattro stoppate subite.
Nonostante la prova in chiaroscuro del suo play Bianchi vede il resto della squadra rispondere bene e, soprattutto, chiudere a +12 il terzo quarto (46-58) durante il quale la Siviglia Wear subisce la miseria di undici punti da una Fortitudo che probabilmente (anzi, togliete il probabilmente) tocca il punto più basso della serata.
Ultimo quarto, la Siviglia non ha intenzione di mollare ed anzi si porta al massimo vantaggio, quel +14 che in apertura di frazione le consente di guardare con ottimismo al futuro.
Tucker non sbaglia un colpo, la Fortitudo vede avvicinarsi il baratro ma è proprio nel momento peggiore che i biancoblu tirano fuori gli attributi.
Bagaric suona la carica schiacciando di prepotenza con fallo annesso, arricchito dal fatto che Lulli non trova di meglio che urlare in faccia agli arbitri (non sempre allaltezza, Mastrantoni in primis) beccandosi un tecnico che gli costa un viaggio di sola andata in panchina con cinque penalità a carico.
Dunque, fanno due punti di Bagaric più libero segnato, qualche iniziativa buona di Jenkins, la prima tripla di Calabria, Teramo che non trova più il fondo del paniere grazie anche alla difesa finalmente arcigna della Fortitudo e..ops, Bologna impatta a quota 60.
Si prosegue senza esclusione di colpi e ad un minuto e mezzo dal termine il tabellone recita 68-68.
Teramo è lontana parente della squadra che per trenta minuti ha giocato più che bene, concede sei, dicasi sei rimbalzi offensivi alla Fortitudo che in una maniera o nellaltra riesce a mettere nel carniere due punti importanti grazie alla zampata di Thomas che fa esplodere i quattromila e passa del PalaDozza.
[b]TABELLINI[/b]
UPIM Bologna: Jenkins 19, Mancinelli 13, Cittadini 5, Torres, Lamma, Cavaliero 8, Bagaric 3, Janicenoks, Borra n.e., Thomas 10, Calabria 12, Cortese n.e.
Siviglia Wear Teramo: Yasakov n.e., Brown 5, Tucker 20, Poeta 13, Yango 11, Powell n.e., Marzoli n.e., Lulli 9, Carra 4, Tskitishvili 6, Iannilli n.e., Patanè n.e.
[b]PAGELLE[/b]
UPIM Bologna: Jenkins 6 Mancinelli 7 – Cittadini 6,5 Torres n.g. Lamma n.g. – Cavaliero 6 – Bagaric 5,5 – Janicenoks 5 Thomas 6,5 – Calabria 6,5 – n.e. Borra e Cortese All. Mazzon 6,5
Siviglia Wear Teramo: Brown 6 – Tucker 7 – Poeta 6,5 – Yango 7 – Lulli 6 – Carra 6 – Tskitishvili 6 -n.e. Iannilli, Patanè, Yasakov, Powell e Marzoli All. Bianchi 6,5
Arbitri: Sahin (6), Mastrantoni (4), Tullio (6).
[b]PLAY OF THE MATCH[/b]
Tiro di Carra sputato dal tabellone, dal nulla esce Yango ed inchioda una schiacciata terrificante a due mani mettendo seriamente in pericolo la stabilità del canestro.
[b]HANNO DETTO[/b]
Mazzon (All. Upim Bologna): partita vinta alla Basile, con gli attributi, bene così, era importante partire con una vittoria. Siamo ancora indietro, oggi mancavano Kesicki e Nelson, Torres non si è allenato con regolarità, non è una scusa ma un dato di fatto, non abbiamo potuto allenarci al completo e si è visto. Grande, grandissimo pubblico, ci ha dato una spinta incredibile. Complimenti a Teramo, davvero una gran bella squadra.
Thomas (Pivot Upim Bologna): dovevamo togliere lalone di negatività che circondava il PalaDozza lanno scorso, stasera ci siamo riusciti, bene, molto bene.
Bianchi (All. Siviglia Wear Teramo): sul tap-in di Thomas lazione era già finita, la sirena non è suonata, unirregolarità grave. A parte questo abbiamo giocato benissimo ma siamo stati ingenui consentendo alla Fortitudo di rientrare in panchina. Troppi i rimbalzi offensivi concessi negli ultimi istanti.
Antonutti (Presidente Siviglia Wear Teramo): peccato, sarebbe stato bello cominciare con una vittoria, siamo comunque stati molto in gamba.
[b]DIAMO I NUMERI[/b]
Spettatori: 4.859, presenti duecento tifosi ospiti, nessun problema.
Tiri da 2 punti: BO 22/46 (48%), TE 21/47 (45%)
Tiri da 3 punti: BO 5/29 (17%), TE 5/14 (36%)
Tiri liberi: BO 11/24 (46%), TE 11/16 (69%)
Rimbalzi: BO 48 (24-24, Mancinelli 11), TE 44 (12-32, Tucker & Yango 9)
Assist: BO 10 (Jenkins & Cavaliero 3), TE 9 (Poeta 7)
Palle perse/recuperate: BO 11/18 (Jenkins 3/Jenkins 5), TE 17/11 (Lulli & Tskitishvili 4/Lulli 3)
Stoppate: BO 4 (Thomas 2), TE 3 (Brown 2)
Schiacciate: BO 3 (Thomas, Cittadini & Cavaliero 1), TE 2 (Yango 2)
Falli fatti/subiti: BO 19/20 (Cavaliero & Bagaric 4/Jenkins 5), TE 20/19 (Lulli 5/Poeta 6)
Valutazione: BO 76 (Thomas 16), TE 73 (Tucker 22)