Non unestate di rivoluzioni quella dei Bucks, ma perlopiù di [b]innesti[/b] (più o meno azzeccati sarà la stagione a dirlo) e di [b]conferme[/b] su unossatura già definita.
Solo una cosa dovrà cambiare: la [b]mentalità[/b]. Tutto dovrà essere rivolto alla [b]difesa, alla concretezza[/b].
I giovani dovranno imparare a spremersi maggiormente e i vecchi insegneranno loro, con le parole e con lesempio, cosa serve per vincere nella NBA.
Questa nuova dimensione di squadra è richiesta anche dal coach, [b]Larry Kristkowiak[/b], detto coach K per semplicità, che questanno dirigerà la squadra da inizio stagione, dopo il subentro ai danni di Terry Stotts avvenuto nella scorsa primavera.
Unannata, quella passata, decisamente negativa: terzo peggior bilancio vittorie-sconfitte dellintera Lega e una serie incredibile di infortuni che hanno toccato tutti i giocatori della squadra (eccezion
fatta per Charlie Bell), dopo un inizio promettente.
A fine stagione, lunico barlume di speranza era dato dalla [i]lottery[/i] che avrebbe definito le posizioni di scelta al [b][i]draft[/i][/b], e quindi la concreta possibilità di arrivare ad uno dei grandi prospetti disponibili. È andata così a metà; la posizione numero 6 ha comunque permesso di scegliere un possibile campione, ma che rimane ancora per molti un mistero, ovvero il cinese [b]Yi Jianlian[/b], il quale ha deciso di firmare il contratto che lo lega alla franchigia dopo un lungo tira e molla, dettato principalmente dalle possibilità attorno al suo utilizzo, sia in campo sia fuori (leggasi sponsor). Oltre a lui, con la 56esima scelta è stato chiamato [b]Ramon Sessions[/b], guardia dallUniversità del Nevada.
Dal mercato sono invece arrivate sia conferme che nuovi giocatori.
Difficile era la situazione per il rinnovo delle due guardie [b]Mo Williams[/b] e [b]Charlie Bell[/b]; entrambi pezzi pregiati del mercato, hanno avuto vantaggiose richieste (entrambe dai Miami Heat) che sono state prontamente rialzate (Williams) o pareggiate (Bell) così da poterli [b]di nuovo avere a disposizione[/b] del coach per la nuova stagione.
Sul fronte [b]arrivi[/b] invece si è puntato sull[b]esperienza[/b], infatti sono arrivati molti giocatori che andranno a rinforzare la panchina in tutte le posizioni di gioco: come [i]point guard[/i] [b]Royal Ivey[/b] dagli Atlanta Hawks, come guardia [b]Awvee Storey[/b] reduce da una sfortunata (e violenta) parentesi nella D-League, il cavallo di ritorno [b]Desmond Mason[/b] dagli Hornets, e nel reparto lunghi [b]Jake Voskuhl [/b]dai Bobcats, [b]Michael Ruffin [/b]da Washington ed infine [b]Samaki Walker[/b].
Hanno [b]abbandonato la squadra[/b] figure importanti lo scorso anno quali [b]Ruben Patterson[/b] (andato ai Clippers) e [b]Brian Skinner[/b] (ai Suns).
Al piccolo Earl Boykins non è stato offerto un nuovo contratto, mentre allex napoletano [b]Lynn Greer[/b] è stato concesso il permesso di trovarsi un nuovo contratto in Europa (ed infatti è finito in Grecia, allOlimpiacos).
Per i reduci dalla scorsa stagione, sarà importantissimo recuperare al meglio i tanti [b]infortunati[/b]: da [b]Bobby Simmons[/b] che ha saltato lintera stagione, a [b]Charlie Villanueva [/b], i cui problemi alle spalle gli hanno consentito di giocare solamente 39 partite nella prima stagione con i Bucks. Per loro due si spera nel miglior rientro possibile. Invece [b]Michael Redd [/b]ha dimostrato durante lesperienza con la nazionale di essere completamente recuperato (ed anche di essere uno dei migliori giocatori a disposizione di Team USA in vista di Pechino 2008), e sembrano non esserci neppure problemi residui per [b]Andrew Bogut[/b].
I [b]giocatori partenti[/b] sembrano già chiari, soprattutto in tre posizioni: [b]Mo Williams[/b] come [i]point guard[/i], la bandiera [b]Michael Redd[/b] in guardia, e [b]Andrew Bogut[/b] il centro.
Coach K dovrà quindi definire chi farà parte del quintetto nei due spot rimanenti: in quello di [b]ala piccola[/b] sembra in vantaggio [b]Simmons[/b] su [b]Mason[/b], se avrà recuperato completamente dallinfortunio, mentre in [b]power forward[/b] il [i]training camp[/i] chiarirà il vero valore di [b]Yi Jianlian[/b] e quindi se potrà sostituire tra i primi cinque [b]Villanueva[/b], anche (putroppo) per questioni di minutaggio minimo che dovrà essere concesso al cinese (almeno 20 minuti a partita) indipendentemente dai risultati di squadra.
Dalla panchina, oltre a coloro che perderanno i ballottaggi per il posto da titolare, entreranno i nuovi acquisti più il centro [b]Dan Gadzuric[/b] e la guardia/ala [b]David Noel[/b], con gerarchie che verranno definite solo ad allenamenti iniziati.
Saranno molti gli aspetti del [b]gioco[/b] sui quali lallenatore dovrà lavorare: come già detto la [b]difesa[/b] sarà importantissima per riuscire ad agguantare buoni risultati in una [i]Eastern Conference[/i] migliorata. Inoltre, i piccoli dovranno fornire palloni al reparto lunghi con maggiore continuità, in modo da rendere il [b]gioco[/b] più [b]equilibrato[/b] e meno prevedibile per i difensori avversari.
Dovranno poi [b]crescere[/b], e molto, [b]Bogut, Villanueva e Jianlian[/b], sia in attacco che in difesa. Le acquisizioni di [b]Ruffin, Voskuhl e Walker[/b] serviranno proprio a questo, a dare unanima cattiva a tre giocatori definiti (non a torto) soft.
Per Bogut e Villanueva sarà la stagione della verità: entrambi al terzo anno, dovranno confermare i loro progressi per divenire così pietre angolari della franchigia. Se il rendimento sarà deludente, verranno ridiscussi i loro ruoli allinterno della squadra.
[b]Lanima della squadra rimarrà comunque Michael Redd[/b]: da lui ci si aspetta unaltra eccellente stagione a livello personale, con un compito in più: trascinare i compagni verso un livello di rendimento più alto. Solo così lo si potrà considerare un vero campione, una vera star di questa NBA, oltre che un magnifico tiratore.
Gli [b]obiettivi[/b] della stagione sono chiari, le possibilità di far bene ci sono, basterà solamente sfruttare le armi di cui il collettivo è dotato, giocare di squadra, difendere meglio. Coach K avrà molto da insegnare, soprattutto sotto questultimo aspetto, ai suoi giocatori. Lui, ex guerriero di mille battaglie sui campi NBA, dovrà trasmettere questa mentalità, e renderla il credo della squadra. Da li ne nascerà anche un miglior attacco.
[b]I Playoff[/b] in questo modo potranno essere raggiungibili, anche se la concorrenza è agguerrita e si è rinforzata; basti pensare ai Celtics, oltre che ai Magic, ai Raptors, e tante altre squadre ancora. In un Est che non sembra poi più così scarso limportante è non farsi lasciare indietro.