La diatriba Kirilenko-Sloan ha purtroppo aperto questa stagione degli Utah Jazz versione 2007/2008.
Il russo dopo esser stato nominato MVP degli Europei vinti dalla sua Russia in terra spagnola con statistiche da brivido, ha dichiarato di voler lasciare lo stato dei Mormoni e la NBA, al suo tribolato stato attuale fatto di spettacolo intriso di soldi e interessi oligarchici.
Lala #47 ha voluto far sapere del suo desiderio di uscire dal contratto di 63 milioni che lo terrebbe legato ai Jazz fino al 2010/11, perché è stanco di giocare come un robot come in queste ultime due stagioni; per il suo stato fisico, e per il modo di giocare molto controllato e mai fuori dalle righe imposto dal coach Jerry Sloan.
Stufo di tale aspetto e ritrovato lo spirito combattivo in Nazionale è ben disposto a ritornare in Europa per giocare in una super squadra e vincere titoli su titoli in modo da farsi ricordare maggiormente qui in Europa e non al di là delloceano.
Con tale perdita, se avverrà la fuga, per Utah si presenta una stagione tuttaltro che rosea di aspettative e per Williams e compagni si dovrà riuscire a sostituire il russo volante che in chiave difensiva fa TUTTO ed è apprezzato da tutti i coach statunitensi e non. Vedremo prossimamente levolversi della contesa Kiri-Jazz.
Attorno allarma russa vi è un roster che presenta solidità offensiva consistente e una panchina giovane, con tanta voglia di portare Boozer e Co. lontani nei playoff; in modo da migliorare lesito dellultima stagione che ha visto gli Jazz arrivare in Finale di Conference e perdere contro i futuri campioni degli Spurs. Migliorare significherebbe, quindi, arrivare in Finale e tantar di detronizzare Detroit, Cleveland e la brand new Boston.
Preventivando la dipartita del russo da Utah, il quintetto base sarà composto da Deron Williams come play, Giricek come guardia tiratrice, Harpring ala piccola, Boozer ala grande e finto centro Mehmet Okur.
Il cambiamento rispetto allultima annata è nel ruolo di ala piccola che vedrà la sostituzione di Kirilenko con Matt Harpring. Due giocatori con caratteristiche abbastanza simili, vista la validità di entrambi nella propria metàcampo, ma, offensivamente parlando, piuttosto diversi, anche come fisico.
Se la forza di Kirilenko son sempre state le leve lunghissime che sopperivano il suo atletismo sotto la media NBA, per Harpring si parla dellopposto. Giocatore compatto e solidissimo fisicamente rappresentava nellultima annata il sesto uomo degli Jazz e contribuiva molto al cambio di ritmo nel momento in cui entrava in campo.
In questestate la dirigenza e il manager Kevin OKonnor non han saputo sostituire la guardia titolare Gordan Giricek che ha sempre rappresentato un giocatore che sta nel sistema Jazz ma non da quel qualcosa in più di voglia e di energia in campo.
Quellenergia mancante di Giricek la darà sicuramente Paul Millsap con il suo incedere energico dentro larea. Può esser proprio questultimo una sorta di sostituto di AK47 vista la sua capacità di stoppare e rubare palloni in difesa. Una sorta di Harpring-Kirilenko in un solo corpo che, si spera, sia migliorato in questestate dal punto di vista della tecnica e della coordinazione. La sua strabordanza fisica darà quellintimidazione dentro larea che mancherà nel caso Andrei Kirilenko non sia più dei Jazz, visto che, Okur e Boozer non saranno mai dei deviatori di penetrazioni in area degli avversari.
Gli altri della combricola sono, per la maggiorparte giocatori giovani e vogliosi di mostrare la loro bravura come il rookie scelto questestate, Morris Almond. Guardia solida fisicamente con un gioco molto somigliante a quello di Rip Hamilton nei Pistons, con un tiro affidabile come dimostra il 45 % da tre a Rice University.
Ronnie Brewer e Ronnie Price son i due cambi, rispettivamente dellala piccola e del play Williams.
Brewer, lanno passato si è dimostrato un eccellente rubapalloni e con un discreto contributo offensivo visti i 5 punti in soli 12 minuti di utilizzo.
Price, acquisito questestate dai Kings, ha dimostrato grande atletismo e poca propensione al saper costruire gioco facendosi notare per qualche schiacciata devastante nonostante unaltezza non eccessivamente alta.
Altra aggiunta di questestate è stata quella di Jason Hart, altro giocatore rubapalloni e più prolifico in fase realizzativa che in quella costruttiva di unazione offensiva.
La dipartita di Dee Brown, destinazione Galatasaray, ha aperto una falla nel settore guardie visto che lex compagno di college di Deron Williams, era lunico degno sostituto del play titolare e con la sua dipartita si avranno dei problemi in regia, nonostante le acquisizioni sopracitate.
Con questo roster per Sloan, è da notare letà giovane di tutto il gruppo (25.5 anni di media) ma una mancanza di validi ed esperti panchinari.
Lesperienza dei panchinari è infima e, dopo lanno scorso in cui hanno sorpreso tutti, la riconferma del solido lavoro dei secondo anno pro NBA avrà una probabile sterzata verso cifre più normali visto che non vi sarà più presente il fattore sorpresa e lo scouting report metterà sottoesame i vari Brewer, Millsap e Price. Se riusciranno ad uscire ancora vincitori per Utah si parlerà di una stagione ancora positiva con la previsione di arrivare in Finale, e se verranno vinti dalle altre pattuglie, ci si accontenterà del secondo turno dei playoff.
La squadra ha soluzioni interne ed esterne e gioca molto bene, ma se verrà bloccata tale efficienza Utah non dispone della superstella, tipoLeBron, che risolve tutto da solo. Potrà esser questo un problema ma non occorre necessariamente averla tale super stella egocentrica.
Unaltra falla che si nota nel team è la mancanza di un sostituto nel ruolo di play che sappia gestire il gioco e concepirlo nel migliore dei modi visto che il sistema di Sloan non è dei più semplici e richiede tempo e fatica (chiedere a Deron Williams). Tale mancanza sarà determinante nei momenti caldi della stagione e, se succederà qualche infortunio al play titolare, sarà la più negativa delle notizie. Invece, se Kirilenko rimane, Sloan sarà più tranquillo su chi affidare la palla nel momento della contumacia di Williams.
Per Sloan e soci sarà lannata in cui si capirà dove potranno arrivare questi Jazz nei prossimi anni. Dotati di talento come pochi e con unetà media relativamente bassa, allorizzonte dellequipe si plasmano colori vivaci fatti di distinti playoff e di un probabile titolo tra qualche anno.
Ma tutto dipenderà dallarma non convenzionale ex-Sovietica.
Arrivederci a Natale con questi buoni propositi