Mile High City è il soprannome dato dagli americani alla città di Denver dovuto alla sua altitudine di 5280 piedi che equivalgono approssimativamente ai 1609 metri del miglio terrestre.
Arrivare sempre più in alto è quello che si augurano da molti anni ormai i sostenitori dei Nuggets scottati nel recente passato da stagioni molto deludenti e con una striscia aperta di eliminazioni al primo turno dei playoff, anche se questanno sono stati i campioni di San Antonio ad estromettere Denver dalla lotta per il titolo in una serie terminata 4-1 che è stata però più combattuta di quanto il risultato finale possa far credere.
Quella che sta per iniziare sarà probabilmente unannata decisiva per i Nuggets che servirà a fugare tutti i dubbi sulle reali possibilità delle Pepite di vincere la Division e magari di competere anche per lanello.
Dopo lanno di rodaggio, costellato da bravate varie ed infortuni che hanno limitato il numero di gare giocate insieme dal duo [b]A.I.-Melo[/b], questanno i due, grandissimi attaccanti da 30 punti per gara potenziali, ma difensori molto rivedibili, avranno la possibilità di dimostrare di poter coesistere e trasformare i Nuggets in una franchigia vincente.
Le ultime dichiarazioni rilasciate da Carmelo Anthony che ha promesso una grande annata ( Melo ha ipotizzato una stagione da 60 vittorie in regular) fanno già sognare i tifosi che si augurano di vivere serate eccitanti al Pepsi Center.
La grande incognita però riguarda sempre [b]K-Mart[/b], forse il giocatore più overpaid dellintera lega, che se in salute è in grado di fornire la fisicità e la consistenza che sono mancate negli anni scorsi ai Nuggets.
Grand Kenyon dal momento della sua acquisizione dai Nets non ha mai mostrato di valere il suo megacontratto da 86 mln $, frenato da due interventi alle ginocchia che lo hanno limitato a due sole gare lanno scorso. Falliti tutti i tentativi per scambiarlo non essendoci nessuno disposto a rischiare per un giocatore fermo da due anni e soprattutto con quel contratto, Martin può essere la chiave della stagione dei Nuggets se riuscirà a garantire la doppia doppia in punti e rimbalzi, cosa che è ancora in grado di fare se fisicamente a posto, anche se sembra impossibile rivedere in Colorado il giocatore devastante che condusse i Nets alle Finali Nba.
Attualmente la convalescenza di Kenyon procede bene anche se il giocatore non è ancora in grado di tenere i contatti fisici, ma come ricorda KMart anche dopo lincidente capitatogli nel suo anno da senior a Cincinnati, rottura della gamba, tutti pensavano non avrebbe più giocato a basket ed invece poi è stato in grado di fare lAll Star Game, ora Martin vuole essere il primo atleta di un certo livello a rientrare allagonismo dopo una duplice microfrattura ad entrambe le ginocchia.
Salvo imprevisti dellultimo momento Martin dovrebbe essere pronto per lopener e tutti si augurano che possa finalmente disputare una stagione intera in Colorado.
Altro punto di domanda riguarda la capacità di tenuta del 34enne [b]Marcus Glassman Camby[/b] chiamato a ripetersi dopo unannata eccezionale culminata con laward di Defensive Player Of The Year. I molti infortuni subiti da Marcus nel corso della sua lunga carriera preoccupano la dirigenza anche se questanno si spera che Nenè e Martin insieme al nuovo arrivo [b]Steven Hunter[/b] siano in grado di alleggerire il lavoro delllex Knicks.
I pochi movimenti di mercato sono serviti a rimpiazzare il partente (destinazione Portland) Steve Blake giocatore ordinato e diligente ma non troppo amato da queste parti, con lesperto [b]Chucky Atkins[/b], più tiratore ma meno passatore del suo predecessore, che dividerà lo spot di point guard con lex di Scafati Anthony Carter, scambiare con i Sixers il rimbalzista Reggie Evans ormai senza più molto spazio, chiuso dai rientranti Martin e Nenè, ottenendo in cambio il centro Steven Hunter, un 2,13 in grado di assicurare la giusta intimidazione e lala [b]Bobby Jones[/b] un giovane di belle speranze reduce da un anno anonimo a Philadelphia.
Altra faccia nuova è quella di [b]Von Wafer[/b] ex Lakers e Clippers, guardia molto dotata fisicamente reduce da una brillantissima Summer League dove ha mostrato buone doti realizzative.
Chiaro comunque che le sorti dei Nuggets dipenderanno principalmente dalle lune delle loro due stelle chiamate ancora una volta a smentire i tanti detrattori di questo dynamic duo.
Se Melo sembra sempre più in ascesa come dimostrato anche nel torneo di qualificazione olimpica dove ha capeggiato il Team Usa con 21,7 punti di media, mostrando grandi doti di leadership a conferma di una raggiunta maturità che dovrebbe evitargli in futuro episodi come quello del Madison dello scorso anno, Allen Iverson dovrà forse per la prima volta nella sua carriera accettare di non essere più the man, oscurato dalla definitiva consacrazione di Anthony come superstar ed uomo franchigia. Proprio questa capacità di adattamento di Iverson e la sua disponibilità a mettersi maggiormente al servizio della squadra a scapito delle cifre personali, sembra essere il nodo principale che [b]George Karl[/b] dovrà sciogliere.
Il roster dei Nuggets si presenta come uno dei più ricchi di talento dellintera lega in assoluto uno dei migliori mai visti sulle Montagne Rocciose.
Nello starting five accanto alle due superstar troviamo il nuovo arrivo Chucky Atkins ad occupare lo spot di point guard, Martin o Nenè a contendersi lo spot di ala grande e Camby ad agire da centro, tutta gente di qualità ed esperienza, mentre la panchina sembra molto ben assortita con il muscolare Nenè atteso ad una riprova dopo il bel finale di stagione, il messicano Najera, sempre positivo ed ormai di casa in Colorado ed il neo acquisto Steven Hunter pronti a surrogare Martin e Camby, il ragazzaccio J.R.Smith reduce dalla sua migliore stagione macchiata però da playoff piuttosto deludenti, il lituano Linas Kleiza in costante ascesa ed ormai uomo importante nelle rotazioni, Von Wafer destinato al backup di Iverson e Yakhouba Diawara desideroso di incrementare le promettenti cifre del suo anno da rookie.
Discorso a parte per Anthony Carter, sì proprio colui che lanno scorso fece impazzire Longobardi a Scafati, che dopo essere stato in un primo momento rilasciato, è stato rifirmato dai Nuggets che hanno esercitato lopzione prevista dal suo contratto ed ora ha la possibilità di competere con Chucky Atkins per lo spot di point titolare.
DEFENSE FIRST è quello che ha raccomandato George Karl ai suoi allinizio del training camp.
Mentre lo scorso anno cera principalmente lattacco questanno Karl deve far comprendere ai suoi che solo migliorando lefficacia difensiva potranno diventare un team davvero temibile, in caso contrario Karl rischia molto perché la proprietà non gli perdonerebbe unaltra stagione perdente con lorganico che si ritrova.
Se la stagione sarà priva di infortuni ed accadimenti anche extrasportivi che possono influenzarla negativamente, se il duo combinerà per quelle che sono le sue potenzialità, se Karl riuscirà a migliorare lapproccio difensivo dei suoi uomini in termini di minori contropiedi e layup subiti, se soprattutto il coach riuscirà a gestire tutti i tipetti di grande personalità che si ritrova e se i Nuggets la smetteranno di tentare di imitare il sistema di gioco (perdente sinora) dei Suns, allora forse tutto questo potrà portare Denver in alto e si potrà dire che Karl avrà fatto un buon lavoro.
Questo ovviamente senza considerare che purtroppo per loro i Nuggets si trovano a competere nella Western dove per loro sfortuna ci sono i migliori team della lega che renderanno molto difficile la loro corsa verso lanello.
[b]NUGGETS ROSTER 2007-08[/b]
[i]15 Anthony, Carmelo SF 6-8 230 5/29/84
3 Atkins, Chucky PG 5-11 185 8/14/74
23 Camby, Marcus C 6-11 235 3/22/74
4 Carter, Anthony PG 6-2 195 6/16/75
5 Diawara, Yakhouba GF 6-7 225 8/29/82
31 Hilario, Nene FC 6-11 268 9/13/82
45 Hunter, Steven FC 7-0 240 10/31/81
3 Iverson, Allen G 6-0 165 6/7/75
11 Jones, Bobby F 6-7 215 1/9/84
43 Kleiza, Linas GF 6-8 245 1/3/85
6 Martin, Kenyon PF 6-9 240 12/30/77
21 Najera, Eduardo F 6-8 235 7/11/76
1 Smith,J.R. SG 6-6 220 11/9/85
24 Wafer, Von G 6-5 210 7/21/85
HEAD COACH: George Karl [/i]