E così, inizierà pure la stagione 2007/2008 dei Sacramento Kings.
Con tutto quel che doveva succedere, cessione di Mike Bibby ai Cavs e Ron Artest a qualsiasi squadra pur di disfarsene, spostamento della franchigia a Las Vegas per mano dei fratelli Maloof e un possibile furto al draft tentando di pescare una matricola insospettabile, non si è fatto più nulla e tutto si profila come un copia-incolla dellultima stagione.
Della cessione del play Mike Bibby se ne parlava già da un anno, e non si è più fatto nulla visto lo scarso valore della contropartita offerta dai Cavaliers e della pesantezza del contratto del figlio del grande Henry (13 milioni per il 2008).
Pedina dei tempi doro dei Kings, da quando è arrivato il guerriero Ron Artest, si è tolto di dosso i panni del trascinatore della squadra per lasciarli in mano al pazzo furioso da St. Johns, nonostante i precedenti dellannata in cui i Kings arrivarono in Finale di Conference contro i Lakers, in cui mise in serio pericolo la Finale per la squadra di Kobe e Shaq mettendo tiri importanti e decisivi e dando limpressione di saper quando colpire in modo mortifero a mò di Reginald Miller.
Nellultima stagione ha scolpito cifre di pessima qualità con solo 17 punti e il 40% complessivo al tiro. Anche negli assist ha fatto malissimo facendo notare la modica cifra di 4.7 a partita, la peggiore della sua carriera NBA.
Ron Artest è stato offerto a chiunque ma, per via della sua esuberanza fisica e oltre, non è stato richiesto da nessuno, neppure dai Lakers alla ricerca disperata di un compagno con i cosidetti per Mr. Bryant.
La fuga della franchigia per Las Vegas è stata rinviata ad una data che sembra non potrà mai esser rivelata per via della vicenda scommesse con larbitro Tim Donaghy indagato e tuttora in carcere. Con questa vicenda per i fratelli Maloof si prospetta, parere personale, una loro fuga dalla capitale della California per incentivare la nascita di una squadra tutta di Las Vegas. Cosa assai impossibile ma con gli interessi di pecunia in questa Lega non si può mai dare risposta certa.
Nel draft si pensava ad un big man di valore maggiormente fisico più che tecnico ma alla fine si è caduti su Spencer Hawes, centro tecnico ma lento da Washington che, recentemente si è infortunato al ginocchio sinistro per la famosa microfracture che richiederà lintervento chirurgico e renderà inagibile per tutta la stagione questo atleta di buona capacità tecnica, un pò alla zio Vlade Divac.
Dopo di lui son stati scelti altri uomini darea come Tiago Splitter e Glen Davis che sarebbero serviti di più alla causa Kings di questa stagione. Potevano, almeno, cercare di scambiare scelta con laggiunta di qualche atleta ma si sono accontenatati della lotteria e il risultato è lì a dimostrarlo.
Previsioni per questo 2008 non ve ne sono molte visto che sì, sarà cambiato il coach, passando da Eric Musselman a Reggie Theus, ma il team non è cambiato a livello di roster. Laddizione dal draft è stata vana visto lentità dellinfortunio di Hawes.
Lunica aggiunta è il centro Sette piedi Mikki Moore, acquisito dai New Jersey Nets che garantirà, oltre a un pò di folklore, quella dinamicità sotto canestro che si è intravista nei pressi di Atlantic City nella scorsa stagione.
Unaggiuntina recente che ha fatto il team di Geoff Petrie, il GM, è stato Justin Williams.
Anche lui Sette piedi, si è contradistinto lanno passato per un contributo ottimo sia in attacco che in difesa con medie eccellenti per un non firmato in nessun draft.
Il quintetto base presenterà quindi le stesse identità dellanno passato.
Bibby, Martin (rifirmato per 5 anni a 55 milioni), Artest, Abdur-Rahim e Miller.
Per Abdur-Rahim si fa un pò più dura perchè recentemente è occorso ripulire il suo ginocchio sinistro da una passata operazione e salterà tutta la pre-season. Non che sia unesame importante la pre-season ma in queste partite potrà venir fuori la sorpresa in modo che lui retroceda in panchina e salti un pò di partite di inizio stagione.
Dalla panchina partiranno John Salmons, Kenny Thomas, Francisco Garcia, Mikki Moore e Justin Williams.
Lala forte Thomas ruberà molto probabilmente il posto di Abdur-Rahim e consentirà ai Kings di essere più intimidatori in area e con maggiore esplosività in attacco.
Garcia e Salmons, tutti e due guardie-ali, garantiranno solidità offensiva uno e difensiva l’altro. Grandi promesse negli anni passati, vedremo se continueranno a mantenere tale parola o spezzeranno le partite dal pino. Di Moore e Williams abbiam già parlato e contribuiranno pure loro sotto canestro a instillare paura alle penetrazioni altrui.
Non si prospettano quintetti molto vari vista la presenza di giocatori per un ruolo e non grandi all-around anche se Thomas e Artest potranno svolgere compiti diversi dai soliti.
Un possibile quintetto basso e adatto al modo di giocare di Theus (in unintervista ha dichiarato che applicherà principalmente il run & gun come i Nuggets degli Anni 80) potrebbe essere formato da Bibby, Martin, Salmons, Artest e , Thomas o Abdur-Rahim da finto centro. Con questi cinque la compagine risulterà molto perimetrale e darà fastidio alle squadre della Pacific Division, visto che con un play veloce come Bibby sarà difficile accoppiarsi subito dopo canestro segnato.
Si spera solo che non fallisca il tentativo di imitare il run & gun come i Raptors dellanno passato che han cambiato in corsa, e in una divisione ad Est son riusciti lo stesso a qualificarsi per i playoff. Per i Kings sarebbe molto più arduo il compito visto che non hanno giocatori di nome Bargnani, Garbajosa, Parker e Calderon.
Per un quintetto pesante si andrebbe con Bibby, Salmons, Artest, Rahim e Miller, che garantisce tecnica sopraffina e pesantezza in area, anche se il peso di Miller è troppo statico ed è già sulla via del tramonto da ormai due anni a sta parte.
Nella loro Divisione Pacifica con squadre come Golden State, Phoenix, i Clippers e i Lakers sarà nettamente più difficile qualificarsi per la post season di Maggio.
Con queste frecce nella faretra di Theus, inizia una stagione nel segno della mediocrità.
Saranno possibili movimenti di mercato prima dellAll Stars Game di New Orleans vista questa situazione e da qui si ripartirà per una nuova strada che porti questa città al titolo, lasciato ai Lakers nel 2002 e agli Spurs nel 2003.
Se la stagione fallirà si dovrà obbligatoriamente rifondare ripartendo da zero. Cedendo tutti, o al massimo ricominciare con Bibby, e da lì portare talento giovane che sappia fare spogliatoio e non che lo spacchi in due come sta facendo da quando è in California Ron Artest.
Questa è la stagione della verità e, vista letà media relativamente giovane (26 anni), si dovrà decidere che strada prendere con Theus, Bibby e Geoff Petrie.
Avanti Regine della California..conquistatela voi la terra delloro!!