Nel basketday di Domenica valevole per la quarta giornata di campionato a Capo dOrlando si gioca Pierrel-Benetton. Entrambe le squadre con una vittoria ma con situazioni e obiettivi diversi: i siciliani, ancora senza Pozzecco e Falls, e Mazeika con la febbre alta, hanno ritrovato Slay, uno dei loro principali terminali offensivi, e dopo la disfatta con Cantù vogliono rifarsi e cancellare la serata di Giovedì, riprendendo dalla splendida vittoria di Napoli; i verdi invece devono ritrovare la loro giusta dimensione, avendo saltato comunque la prima giornata con Rieti(rinviata per il tour in Cina) e venendo da una sconfitta a Pesaro e da una vittoria casalinga con Varese. Tra le loro file manca Mordente, rimasto a casa, e Atsur non è al meglio.
Sacchetti preferisce puntare sul polacco Wojcik e lo schiera in quintetto, con il recuperato Slay, poi Fabi, Diener e Wallace; Ramagli, che cerca di uscire fuori da questo momento cupo, risponde con Chalmers, Soragna, il talento DerMarr Johnson, e un reparto lunghi davvero temibile con Pops Mensah-Bonsu e SuperMario Austin.
La Pierrel parte subito benissimo con un parziale di 12 a 2, ma soffre inizialmente il buon lavoro degli ultimi citati Mensah-Bonsu e Austin che realizzano insieme 11 dei primi 13 punti della Benetton; Slay piazza in avvio due triple, Wojcik parte bene e fa 3/3 da due, Fabi serve assist a volontà(7 alla fine) per due contropiedi: 25-18. Il secondo quarto è il quarto di Wallace: 10 punti e 6 rimbalzi, chiudendo così con 13 e 10 solo nei primi 20; Wojcik è più coinvolto nei giochi dellUpea, e comincia a sfruttare la sua buona mano e i suoi giochi spalle a canestro contro Austin, molto bene anche Slay col suo arresto e tiro infallibile dalla media distanza. Nonostante qualche piccolo frangente positivo per Treviso, le mani sulla gara ce le ha sempre Capo dOrlando, che dimostra di saper controllare il proprio vantaggio che al riposo ammonta a 12 lunghezze.
Ramagli si trova in difficoltà con i giochi offensivi della Pierrel, e non sa come frenare latletismo paladino; in attacco la sua squadra tira molto male(solo 3/15 da tre) e gioca poco insieme, puntando più che altro ad iniziative personali andate poche volte a buon fine: lo dimostra il 2/11 al tiro di Chalmers alla fine del terzo quarto e l1/5 di DerMarr Johnson che fa tantissima fatica ad entrare in partita, e anche ad ambientarsi con questo tipo di campionato, dove le 34 partite nostre non corrispondono esattamente né in quantità né in intensità alle 82 di regular season in Nba. Si spera infatti che il talento di questo giocatore possa esplodere e venir fuori prima di un eventuale taglio e rinuncia di Treviso a continuare avanti con queste condizioni.
Tornando alla partita, vediamo che continua ad incrementare il vantaggio per lOrlandina, totale padrone della partita, con Slay e Wojcik sempre più pericolosi(14 e 14) e Wallace sempre più devastante(16 e 14); Rolando stenta a decollare, e litigando verbalmente con larbitro Cicoria commette il 4° fallo ed esce dalla partita facendosi fischiare pure un tecnico: il pubblico si scalda, soprattutto per qualche decisione rivedibile da parte della terna arbitrale, ma Capo dOrlando per il momento non si deconcentra e rimane saldamente avanti.
Treviso prova tutte le carte per tornare in partita, inserendo Maresca, da cui riceve un apporto positivo(10 punti) e alternando Gigli e Fantoni ai lunghi di colore. La scossa trevigiana arriva però da due triple di Soragna, che non ha giocato una delle sue migliori partite, però ha tentato di rimettere in carreggiata i suoi compagni: comincia così la rimonta, senza il troppo nervoso Mensah-Bonsu e con Chalmers che comincia a segnare qualche tiro importante e Austin che prende sulle spalle la baracca(alla fine chiuderà con 24 punti e 13 rimbalzi). Dal -19 si arriva rapidamente al -2: il pubblico sembra quasi non crederci e vede pian piano la squadra perdere colpi.
Nel momento più buio della gara per i paladini, arriva incredibilmente una tripla di Slay(4/5 da tre punti) che toglie le castagne dal fuoco e tiene a distanza di sicurezza dallassedio trevigiano: nonostante gli sforzi finali dei verdi, Chalmers e compagni non riescono a strappare una vittoria insperata a metà gara ma diventata sempre più credibile non appena colmato quasi completamente lo svantaggio nellultimo quarto.
La Pierrel, ricordiamo sempre senza Pozzecco, vince giocando molto bene per quasi tutta la partita, levando quei 7-8 di confusione che tanto hanno fatto paura a tifosi e staff. Adesso dovrà andare a fare visita ad altre due grandi corazzate del nostro campionato come lArmani Jeans Milano(che però viene da 3 sconfitte consecutive ed è entrata in crisi) e la Lottomatica Roma, anch’essa reduce da una sconfitta con lAngelico Biella al fotofinish, entrambe con tanta voglia di riscattarsi.
[b]Sergio Librizzi[/b]