Eh sì, il pensiero della trasmissione di Canale5 sarà stato il primo degli spettatori del Pianella nel vedere i 4 colored virtussini regolarmente in campo, dopo l’ anatema nei loro confronti pronunciato dal patròn Sabatini sabato pomeriggio. Ed invece no, tutto dolorosamente, per Cantù, vero, i 4 americani hanno giocato, ed hanno inciso per 52 punti e 15 rimbalzi nella vittoria virtussina.
Partenza a razzo de La Fortezza con un parziale di 9 a 2, che però viene subito rintuzzato da Deshaun Woods che come è ormai tradizione pluriennale è il tipo di giocatore che la Virtus soffre di più, lo stesso Woods però al 6° minuto commette il suo secondo fallo e nonostante il sostituto Mc Grath esordisca subito con una bomba dall’ angolo, il gioco di Cantù ne risentirà.
Bello il duello sotto le plance fra un positivo Francis ed un solido Chiacig e punteggio che in altalena vede a fine primo quarto la Tisettanta in vantaggio di 2 punti con un Garri autore di due bombe provvidenziali per i bolognesi. Il secondo quarto vede l’ one man show di Delonte Holland che fra fade away, tiri da tre ed entrate fa impazzire la difesa canturina compiendo il primo strappo che porterà le squadre all’ intervallo lungo sul 43 a 35.
Il terzo quarto riprende con lo stesso copione del secondo quarto con un Conroy tanto preciso dall’ arco quanto poco convincente in regia, con però segnali di coesione fra il gruppo americano e gli italiani che porta la squadra felsinea ad ampliare sempre più il divario tra le due squadre, emblematica un’ azione dove Spencer con ampi gesti indica ad un compagno di sfruttare un mis-match sotto canestro. Questo nuovo spirito trova una Cantù impreparata che fatica in attacco tradita da Mazzarino e che non trova nella difesa a zona quella sabbia che potrebbe inserire negli ingranaggi virtussini. La partita continua così con La Fortezza che trova il massimo vantaggio sul +21 al 34° minuto con i primi ed unici punti di Crosariol su schiacciata.
Da qui inizia un’ altra partita, dove Cantù con oramai nulla da perdere e sostenuta da un calorosissimo e commovente pubblico, sfodera l’ orgoglio ed inizia un’ improbabile rimonta sfruttando anche, probabilmente, la rilassatezza della Virtus, ed infatti, punto dopo punto da parte dei canturini e pallla persa dopo palla persa da parte dei bianconeri, si arriva fino al -4 con 30″ ancora da giocare, lì però a Woods non entra il tiro del -2 e Di Bella mette il libero del +5.
[b]MVP:[/b] Stefano Pillastrini, bravo a mantenere unita la squadra dopo il venerdì folle
[b]WVP:[/b] lo sputatore che ha rischiato di far fare una figuraccia allo splendido pubblico canturino.
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] La voglia di giocare insieme dei italiani ed americani inseme, la solidità del terzo quarto, il riuscire a gestire le indivdualità senza però strafare.
[b]Tisettanta:[/b]La reazione del quarto quarto, molto bella, un Woods penalizzato dai falli, Torin Francis bello solido, forse con qualche minuto in più dei 24 giocati avrebbe inciso ancora maggiormente.
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] Il considerare la partita già vinta nel quarto quarto limitandosi a gestire il cronometro, un Conroy realizzatore, ma meno intraprendente del solito.
[b]Tisettanta:[/b] Un Mazzarino non incisivo come nelle gare precedenti, l’incapacità, anche per i meriti della difesa Virtus, di trovare buoni tiri e ritmo nel terzo quarto e ad inizio del quarto.