Lestate è terminata nella città degli Angeli, nonostante il sole che laccompagnerà durante linverno come suo solito fare, e conseguentemente sorge come ogni anno lalba della nuova stagione NBA.
I tifosi giallo-viola sono in spasmodica attesa per l’inizio di campionato, perché da questo dipendono le sorti presenti e future della franchigia californiana. Dopo il ciclone estivo targato Kobe Bryant, del quale il sottoscritto aveva già precedentemente parlato, i Lakers non sono riusciti (oppure come sostengono alcuni, non hanno voluto) a portare a L.A. un giocatore in grado di far compiere alla squadra il salto di qualità che Kobe pretendeva.
A Chicago i rumors su eventuali offerte dei Bulls si susseguono, mentre Isiah Thomas farebbe carte false per portare nella Grande Mela il talento del numero 24. Nei giorni scorsi invece AM570, una nota radio di Los Angeles, si era pronunciata sul possibile scambio di Bryan dicendo che si trattava di un affare prossimo ad andare in porto con il figlio di Jeally Bean ai Mavs, probabilmente in cambio di un pacchetto comprendente Josh Howard, Jason Terry e scelte future al Draft.
La sera stessa un giornalista della ESPN riferiva, con fonti attendibili, come larmadietto personale di Kobe nello spogliatoio fosse praticamente stato svuotato e che il GM della squadra, Mitch Kupchak fosse stato visto discutere con Bob Pelinka, agente del giocatore e noo per essere uno dei più duri in sede di trattative.
Aggiungendo che il proprietario della squadra, il Dr. Buss, aveva negato lincedibilità di Bryant, il quale aveva saltato per tre volte consecutive le sessioni dallenamento, sono state ovvie le conseguenze per i tifosi del Lakers, ovvero pensare al peggio, cioè ad una trade imminente.
Al momento però Bryant è ancora in squadra, è tornato ad allenarsi ed a giocare le partite di Preseason con il team. Forse è solo un’illusione, ma in questi giorni apparentemente tranquilli, i tifosi possono tirare un piccolo sospiro di sollievo.
Spostando lattenzione dal caso Bryant, che inevitabilmente attira su di sé tutti i riflettori, alla nuova stagione cestistica dei Lakers, notiamo poche novità in squadra.
Non arrivando a nessun All-Star in estate e non volendosi privare del giovane e promettente centro Andrew Bynum, i Lakers hanno continuato sulla falsariga delle stagione precedenti, prendendo un veterano sul mercato dei Free-Agent e scegliendo giovani di potenziale al Draft.
I Lakers hanno riportato a casa lex playmaker del three-peat Derek Fisher, il quale aveva risolto il suo contratto con i Jazz per cercare una squadra di una grande città in modo da poter curare al meglio la figlia malata. D-Fish prende il posto del confusionario Smush Parker (volato alla corte di Pat Riley) e consente al team di avere più esperienza e difesa in un ruolo che nella passata stagione aveva mostrato notevoli carenze. Inoltre Fisher è uno degli amici più stretti di Kobe nel mondo NBA e la sua leadership si farà sentire in una squadra con diversi giovani e qualche distrazione di troppo.
Nella lotteria delle matricole invece Kupchak ha scelto Javaris Crittenton, point-guard dalluniversità di Georgia Tech. Si tratta di un giocatore molto interessante che già al College aveva giocato in un attacco basato sul Triangolo offensivo di coach Jackson e Tex Winter.
Fin dalle prime uscite in Summer-league Crittenton ha mostrato notevoli potenzialità in fatto di passaggio, difesa e capacità realizzative. Proprio per questo potrebbe spendere del tempo in posizione di Off-guard nei momenti in cui Kobe sarà in panchina, ma è probabile che lotti da subito con il secondo anno Jordan Farmar per il ruolo di Vice-Fisher.
Per il resto la squadra è la stessa dellanno passato, compreso il rientrante Chirs Mihm, apparentemente guarito dai fastidiosi problemi alla caviglia che gli hanno fatto saltare lintera stagione 2006-07.
Phil Jackson dovrà ben presto decidere chi sarà il centro titolare, con Kwame Brown indisponente come suo solito, ma efficace in difesa, il giovane Bynum scalpitante e pronto a maturare in un centro da quintetto NBA ed infine proprio Mihm. Probabile che Coach Zen vada per la soluzione desperienza nelle prime partite con Brown, per poi lanciare definitivamente Bynum.
Altro ballottaggio per un posto nello starting-five sarà quello fra Luke Walton, Vladimir Radmanovic e Ronnie Turiaff. Jackson nelle sue interviste al training-camp ha dichiarato di voler vedere come potrebbe reagire Walton a giocare partendo dalla panchina. La scorsa stagione prima di un brutto infortunio alla caviglia, Luke aveva mostrato ottime cose, riuscendo non solo a dirigere lattacco dalla posizione di ala, ma portando anche punti e rimbalzi alla causa giallo-viola. Partendo come 6° uomo designato, il figlio del grande Bill potrebbe accumulare meno numeri, ma porterebbe un netto miglioramento in corsa per la gestione dellattacco, specialmente fra primo e secondo quarto quando Kobe di solito riposa in panchina.
Radmanovic invece dopo la brutta stagione passata, conclusa in panchina dopo essersi infortunato seriamente facendo snowboarding, si è presentato ai nastri di partenza in gran forma. Il fatto di avere un anno di esperienza nel sistema di gioco della squadra lo aiuterà senzaltro, così come il suo tiro dovrebbe migliorare visto che le falangi della mano destra, danneggiate esattamente un anno fa, sono guarite.
Se il serbo mostrerà i segnali che Jackson si auspica, il suo inserimento in quintetto porterebbe una maggiore pericolosità al tiro per punire gli avversari sugli scarichi di Kobe ed Odom.
Ronnie Turiaff a differenza dei due precedenti, non è unala perimetrale, ma un giocatore con stazza e potenza fisica, in grado di lottare sotto i tabelloni.
Il Coach infatti ha indicato di voler esplorare la soluzione del giocatore francese i quintetto per essere più solidi a rimbalzo e sugli aiuti difensivi al centro dellarea che erano stati due punti deboli nella passata stagione .
Nelle prime uscite di Preseason, sia Radmanovic che Turiaff erano titolari, con Walton 6° uomo, ma allappello mancava Lamar Odom, adesso infortunato.
Quando lex giocatore degli Heat sarà di nuovo disponibile (si pensa possa recuperare per la prima stagionale contro Houston), vedremo se Jackson opterà per la soluzione con maggior tiro da fuori, o quella più fisica.
Infine da sottolineare le buone impressioni dei giovani Coby Karl ed Elton Brown, che si contenderanno lultimo posto libero nel roster giallo-viola.
Se alla fine Kobe resterà e se questo gruppo riuscirà a restare i salute (lanno scorso Odom, Walton, Brown e Radmanovic saltarono moltissime partite per infortunio), i Lakers hanno la possibilità di puntare al traguardo delle 50 vittorie, e di lottare con Jazz e Rockets per il quarto posto ad Ovest.
In caso contrario, se la stagione dovesse finire sulla falsariga delle precedenti, con regular season sottotono ed eliminazione al primo turno dei playoffs, probabilmente in quel di L.A. si dovrebbe cominciare a parlare di ricostruzione