Diciamolo chiaramente, limmobilità di Miami sul mercato è stata motivo di preoccupazione per i molti tifosi degli Heat. E vero che lo spazio sotto il Cap era quello che era, è vero che il primo acquisto della stagione è stato il ritorno di un Wade sano (e già così qualche equilibrio potrebbe cambiare), ma si poteva e si doveva fare di più. Subito lo smacco nella questione Mo Williams, Miami, dopo aver perso un elemento importantissimo come Posey (approdato alla corte di PP e KG), si è accontentata di un rientro illustre: Penny Hardaway, deciso a dimostrare di poter dare ancora qualcosa ad una squadra NBA. Fino a qualche giorno fa, quando Pat Riley, presidente/GM/allenatore, non ha portato in Florida Ricky Davis e Blount, in cambio di Doleac, Simien e Antoine Walker, arrivato ancora una volta fuori forma al training camp. Uno scambio che, oltre a rompere le uova nel paniere a chi vi scrive, potrebbe cambiare molte cose in casa Heat.
Il quintetto: A meno di qualche clamoroso scambio, il partente nella posizione di play dovrebbe essere ancora Jason Williams. Lex White Chocolate è diventato con gli anni un giocatore affidabile, meno imprevedibile ma dotato ancora di qualche visione alle quali ci aveva abituato al suo arrivo nella lega. In guardia evoluirà un Wade molto smanioso di tornare a spaccare le difese avversarie. Ala piccola: ecco qui iniziano le difficoltà. Limpressione è che Riley potrebbe puntare allinizio su Dorell Wright, per poi inserire in corsa Davis. In ala forte il posto è di Haslem, emblema della mentalità lavorativa del suo allenatore. Larrivo di Blount però pemetterà a Riley di cercare nuove soluzioni. Lex Minnesota infatti, nonostante la stazza ha unanima perimetrale che ben si sposa con le caratteristiche sia di Shaq che di Morning.
Shaq, che a quanto pare sembra essersi mantenuto in una forma perlomeno decente, sarà come al solito il totem in mezzo allarea. Se riesce a tenere il campo per buoni minuti di qualità, la stagione di Miami potrebbe cambiare.
La panchina: poca roba davvero. Smush Parker rileverà Jason Williams in quello che sembrerebbe il ruolo giusto per lui, ovvero quello di back up del play senza troppe responsabilità. Quinn è un nome esotico che piace al pubblico, ma una squadra come gli Heat, che comunque ambiscono ai vertici dellEst, non possono fare affidamento su un giocatore di quel livello.
Penny darà qualche minuto a Wade, e si spartirà il resto con Wright e Davis nella posizione di ala piccola, anche se non sarà improbabile vedere un quintetto con Penny, Wade e Davis esterni. Laddizione di Blount ha fatto crescere il potenziale offensivo del pacchetto lunghi di Miami. Blount potrà giocare sia con Shaq e Morninig, che al loro posto, nelle serate (e non saranno poche) in cui Il Diesel è infortunato o ha problemi di falli. Basta, finito. Un po di curiosità per quello che potrà fare il giovane Daequan Cook ma niente più.
Il coach: Quando Riley ha scambiato Butler e Odom per Shaq, sapeva che non sarebbe stato un investimento a lungo termine. Il fine è stato raggiunto, conquistando il titolo, ora bisogna solo limitare i danni in attesa che il Diesel non si ritiri. Sia ben chiaro, non vuol essere un requiem nei confronti di Shaq, che pur con tutti i limiti dovuti alletà ed al peso, è ancora uno dei pochi giocatori della lega che ti condizionano una difesa prima ancora di ricevere la palla. Lo sa Riley e lo sa Wade. Lultimo scambio ha ridato un po di freschezza ad un roster sinceramente poco atletico, ma esperto, ha in Wade un giocatore in grado di fare la differenza, in Shaq un giocatore temuto e non battezzabile e un allenatore carismatico e preparato. Davis le sue cifre le ha sempre fatte, ma in squadre non di primissima fascia e soprattutto latteggiamento non è mai stato alla pari di un talento fisico e balistico di primissimo livello. La logica direbbe uno degli ultimi posti disponibili ad est, considerando che Boston, Chicago, Detroit, NJ, Cleveland e anche Toronto sembrano più attrezzate, ma in tarda primavera se sono in forma possono diventare ostici per tutti.
Stefano Manuto