E meglio una stagione onesta, con magari un approdo ai playoff per poi uscire al primo turno, o è meglio ricostruire, scambiando la propria stella per qualche buon prospetto condito da un paio di veterani pronto uso (e soprattutto in scadenza)?
Indiana (come molte altre squadra) si sta facendo questa domanda da almeno un paio di stagioni, e questestate sembrava pronta a dare il via alla trade che avrebbe portato lontano dallIndiana J.O e molto probabilmente anche Mel The Abuser. Lo scambio non si è fatto, e i Pacers possono ancora contare su uno dei migliori lunghi in circolazione (soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva), e su di un play diciamo così, enigmatico quanto geniale.
Attenzione però: dovessero trovare una buona chimica di squadra, questi hanno talento e abbastanza profondità per ambire ad uno degli ultimi posti ad est, ed eventualmente diventare una mina vagante in tarda primavera.
Il quintetto: Come detto, è rimasto Tinsley, giocatore troppo spesso infortunato, ma dal talento impressionante. Peccato che le percentuali al tiro siano sempre scarse, come anche le scelte, e non sempre le sue visioni sono condivise dai suoi compagni di squadra.
Marquis Daniels dovrebbe essere promosso in quintetto. Ha un contratto importante, forse troppo per quello che da. Se OBrien gli darà lo spazio che merita, il marchese potrebbe mettere in mostra tutte le sue doti, offensive e difensive (in questo caso molto istinto e poca tecnica). In ala piccola il posto è di Danny Granger. Arrivato al terzo anno il prodotto di New Mexico sembra pronto per far salire ulteriormente il livello del suo gioco, e non parliamo solo di produttività offensiva, dove comunque ha già diverse armi a sua disposizione: tiro da fuori, atletismo, e una buna comprensione del gioco. Oltre a migliorare in modo considerevole nel trattamento di palla, deve diventare un fattore a rimbalzo, oltre a doversi costruire un paio di movimenti sicuri, utili specialmente quando le difese ti considerano un pericolo e magari ti stanno addosso. Jermaine Oneal sarà (almeno fino a gennaio) lala forte titolare. Sarà fondamentale latteggiamento con il quale affronterà la stagione: se si convincerà del progetto, allora Indiana potrà contare su un giocatore da 20 e 10 più almeno 3 stoppate e tanta difesa. Al contrario, lunica soluzione sarebbe scambiarlo.
Il 5 titolare sarà il mancino Troy Murphy, pivot tiratore (quasi il 40% da 3), solido rimbalzista, forse un po troppo restio ad affrontare le battaglie in area.
La panchina: Trevis Diener dovrebbe essere il primo cambio del play. Avrà sicuramente più minuti dello scorso anno, ma non è detto che OBrian non usi Daniels da portatore di palla, inserendo Dunleavy da guardia per un quintetto alto. Possibile anche che il quintetto diventi più agile, con lo spostamento di Granger da finto 4, Oneal da 5 e Mike da 3. Larrivo di Kareem Rush da alla squadra un tiratore affidabile, mentre per quanto riguarda i ruoli di ala forte e centro, dalla panchina si alzeranno Ike Diogu, under size ma tosto fisicamente e Jeff Foster attaccante limitato, anzi limitatissimo, ma rimbalzista di vaglia (oltre 8 in 23 minuti!), e lavoratore instancabile. Il misterioso David Harrison giocherà il resto dei minuti, facendo chiedere a tutti come mai con un fisico del genere e un ottimo tempismo per la stoppata non riesca per lo meno a ritagliarsi uno spazio importante nella rotazione. Curiosità per il secondo anno Williams e per i due rookie, Sims e limponente Obrzut.
La star: Laltro Oneal è con molte probabilità una delle superstar NBA meno reclamizzate, sia dai media che dal pubblico. Negli ultimi anni ha avuto molti, troppi problemi fisici, ma il suo apporto su entrambe le metà campo lo rendono ancora uno dei lunghi più efficaci della lega. Praticamente ambidestro, J.O. è uno stoppatore terrificante, per scelta di tempo e stacco da terra, mentre in attacco ha mano morbida, buonissima partenza in palleggio (sinistra destra) e un gran gioco di piedi in post. Come detto allinizio, molto dipenderà dallatteggiamento. Se pensa di essere rimasto in gabbia, allora per Indiana non si mette per niente bene, al contrario il duello con KG farà scintille.
Il coach: Dopo Boston e Phila, arriva a Indiana in un periodo non facile per la società. Bird ha puntato su di lui per sostituire lex compagno di squadra Carlisle. Fondamentale sarà il rapporto con JO. Se riesce a far breccia nel cuore della sua star, allora il suo lavoro sarà facilitato. La società vuole una stagione tranquilla, tutto quello che verrà in seguito sarà tutto di guadagnato.
Stefano Manuto.