Scavolini Spar Pesaro Tisettanta Cantù 84-74 (24-16; 41-26; 58-52)
Anche contro Cantù prosegue limbattibilità interna della Scavolini che, in quattro incontri allAdriatic Arena, può oltre tutto vantarsi di non avere mai trascorso neanche un minuto in svantaggio, se si eccettuano alcuni frangenti del match disputato contro Milano.
La quinta vittoria dellanno permette alla Scavolini Spar di distanziare la stessa Cantù e di issarsi, in numerosa compagnia, al secondo posto del campionato ovvero al primo del campionato dei terrestri dietro linarrivabile Siena.
Contro i brianzoli il canovaccio pare essere lo stesso che ha allietato il pubblico locale nelle passate occasioni; in un clima di gemellaggio fra le tifoserie e di dolci ricordi per lapplauditissimo grande ex Sacripanti, Pesaro scatta dai blocchi con il consueto ardore ed in due minuti si trova già sul 7-1.
Se allo spettacolo ci pensano i soliti Clark e Pasco, è un concretissimo Hicks a mettere fieno in cascina mentre Cantù per il momento è ben poca cosa, assente mentalmente e priva di alcun tipo di idea in attacco; il solo Francis fa sentire la sua presenza su entrambi i lati del campo ma, complice qualche ingenuità di troppo, è comunque destinato a soccombere contro lenergia e lentusiasmo di Pasco.
Il vantaggio pesarese è destinato così ad allargarsi e quando i brianzoli accennano timidamente una reazione con un break di 5-0 è Clark a rispondere, in contemporanea alla sirena di fine primo quarto, con una tripla in terzo tempo da centrocampo che fissa il punteggio sul 24-16.
Nel secondo quarto il copione non cambia visto che una pessima Cantù non riesce ad opporre alcuna resistenza ad una Scavolini che alterna folate irresistibili a qualche disattenzione dovuta ad un inevitabile rilassamento; mentre Hicks continua la sua opera silenziosa ed efficace, Clark prosegue nel suo show personale ed anche Slay, nonostante continui ad incaponirsi nel tiro da tre con esiti fallimentari, dà il suo contributo di rimbalzi ed assist.
Dallaltra parte il temuto Wood non riesce ad incidere e solo un black out dellimpianto di illuminazione, tanto inaspettato quanto provvidenziale per gli ospiti, riesce a mettere i bastoni fra le ruote ai lanciatissimi pesaresi; infatti quando le squadre tornano in campo a 3:41 minuti dalla fine sul 39-22, la Scavolini pare aver smarrito la giusta concentrazione, come dimostra lunico canestro segnato in questo breve residuo di secondo quarto.
Si riparte quindi sul 41-26 per i pesaresi, ma la partita sembra aver cambiato completamente volto; mentre Pesaro abbassa il ritmo e la soglia dattenzione, Wood decide che è giunto il momento di cominciare a giocare; il piccolo playmaker canturino diventa un razzo imprendibile per Clark, segna 13 punti in un quarto e trascina con sé la Tisettanta verso uninsperata rimonta.
Pesaro trascorre quasi tre minuti senza segnare e Cantù in un amen si porta sul 41-35; dopo il necessario time out chiamato da Sacripanti, Clark piazza il suo ultimo siluro dai 6,25 mt. ma ormai linerzia della partita è girata; Cantù infatti comincia a crederci ed arriva a -3 con due liberi del solito Wood a 30 secondi dalla fine del terzo quarto.
Sarà il minimo scarto dallo zero a zero iniziale, perché immediatamente Slay mette a segno una delle innumerevoli triple tentate, permettendo ai suoi di chiudere il tempo sul 58-52.
Al rientro in campo però Cantù è ancora viva e prima si riporta sul -4 con un contropiede di Brown e poi spreca due tiri da tre, di cui il secondo con Mazzarino liberissimo, che avrebbero potuto dare la spallata definitiva alla partita.
E invece Pesaro a ricompattarsi lanciando nella mischia gli agenti speciali Fultz e Podestà in luogo di Clark e Pasco.
Come già successo in altre occasioni sono proprio loro a risolvere una partita divenuta inaspettatamente ostica; mentre il play di suola Fortitudo riesce finalmente a limitare un Wood fino a quel momento irresistibile, il centro ligure, nonostante patisca un po latletismo di Francis in difesa, raccatta una serie di rimbalzi offensivi che sono manna dal cielo in una partita divenuta oramai aspra e spigolosa.
Cantù si spegne pian piano: è Mazzarino a riportare i suoi per lultima volta a 4 (60-56) ma nessuno tra i canturini è in grado di raccogliere il testimone di un Wood oramai spompato.
Al contrario sono gli 11 punti di Fultz, coadiuvato dai soliti Hicks e Slay e dal già citato Podestà, a scavare il solco definitivo lanciando i pesaresi prima sul 74-64 a cinque minuti dalla fine e poi sull84-74 finale.
Play of the game: anche oggi non sono mancate le giocate spettacolari di Pasco e Slay allAdriatic Arena, ma sicuramente il premio della miglior giocata va ad un contropiede corale condotto Da Brokenborough che serve Slay sui 6,25 fronte a canestro, finta il tiro, parte in palleggio ed una volta arrivato a centro area serve con un passaggio dietro alla schiena un assist che per Hicks è facile tramutare a canestro con una schiacciata solitaria.
Sacripanti: Penso che per noi questa sia stata la vittoria più difficile, forse a pari merito con quella ottenuta a Montegranaro: Cantù è una squadra ben allenata, sa sempre cosa deve fare ed oggi ci ha messo parecchio in difficoltà. Noi abbiamo giocato molto bene allinizio ma allinizio del terzo quarto, ma forse anche dopo la pausa dovuta la black out, abbiamo iniziato a camminare ed a voler gestire il risultato. Forse è stata colpa anche del blackout, perché già nei rimanenti 3:41 minuti del secondo quarto avevamo cambiato atteggiamento, ma in ogni caso contro una squadra come Cantù, che non per niente ha vinto a Biella, Capo dOrlando e Treviso, non te lo puoi permettere. Non posso negare che per me sia stata una partita molto particolare, anche se durante la partita il mio stato danimo è stato il solito; tra laltro sono molto contento che le due tifoserie siano gemellate, il che ha contribuito a creare una bella atmosfera.
Dal Monte: Non saprei dire dove comincino i meriti degli avversari e dove inizino i nostri demeriti; sicuramente si è trattata di una partita che ha vissuto due fasi ben distinte dove, dopo un inizio passivo siamo riusciti a cambiare faccia ed a rientrare nei giochi. Poi loro sono riusciti a resistere, anche grazie ad alcuni episodi, che però sono dovuti anche alla loro maggiore esperienza ed alla loro panchina più lunga. Abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi; è una statistica che ci vede ultimi in campionato e che anche oggi ha fatto la differenza a nostro sfavore perché, pur riuscendo a difendere bene nel secondo tempo, abbiamo vanificato in questo modo il lavoro fatto. In ogni caso una squadra come la nostra non può permettersi di avere un approccio così passivo a qualsiasi tipo di partita.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Pasco 6 (3/3), Zukauskas (0/1 da tre), Slay 15 (1/4 3/13), Brokenborough 4 (2/5), Laudoni n.e., Fultz 11 (0/1 3/4), Myers 3 (0/2 1/4), Hicks 24 (6/12 2/3), Clark 15 (2/7 3/5), Gay n.e., Podestà 6 (3/4), Corsaletti n.e.
Tisettanta Cantù: Casini, Wood 25 (7/12 2/3), Brown 13 (4/10 1/3), Valenti (0/1 da tre), Mc Grath 7 (1/4 1/4), Francis 16 (7/9), Mazzarino 4 (1/3 0/5), Cukinas 2 (1/2 0/1), Squarcina n.e., Pedalà n.e., Brienza n.e., Abukar 7 (2/4 1/4)