[b](14-14, 39-29, 58-45, 80-63)[/b]
Antefatto: settimana che precede il Derby caratterizzata dagli show di Claudio Sabatini, patron Virtus, che minaccia a più riprese di mandare in campo la squadra juniores.
Come mai?
Risposta semplice.
La Lega Basket decide di anticipare il Derby numero 100 a sabato sera, quarantotto ore dopo il viaggio bianconero in quel di Vitoria per la seconda giornata di Eurolega: Non trovo giusto che la Lega faccia di queste cose, non possiamo giocare giovedì sera, tornare venerdì mattina e ripresentarci in campo sabato sera. E allora sapete cosa faccio? Io mando in campo la squadra juniores.
Venerdì, giornata che segue la batosta subita in Coppa dai baschi (trentello sfiorato che fa il paio con quello di Pesaro di pochi giorni prima), Sabatini tuona Io faccio giocare la prima squadra ma presenterò riserva scritta, la Lega non può fare il bello ed il cattivo tempo, evitando accuratamente di soffermarsi sugli evidenti limiti tecnici dei giocatori virtussini e dimostrandosi affabulatore in grado di porre laccento su fatti che non riguardano la palla che finisce nel canestro avversario.
Tralasciando il fatto che la coerenza dalle parti della società bianconera non è di casa, vedi anche il caos scoppiato prima della partita di Cantù, alle 21.00 di sabato finalmente è Derby, il numero 100, occasione che avrebbe dovuto essere ricordata per ben altri motivi che non fossero le alzate di testa del suddetto personaggio.
Si comincia con la solita grande cornice di pubblico, sono infatti più di cinquemila i presenti sulle gradinate del PalaDozza e la Fossa dei Leoni organizza una coreografia che ricorda ai cugini le mancate vittorie della stagione scorsa: musica de Il pranzo è servito, striscioni con le varie competizioni alle quali la Virtus ha partecipato e conseguente scritta dieta abbinata ad un pollo (un tipo di secondo che può avere vari significati..) , con apparizione finale di un enorme cesto di frutta ed un ulteriore striscione Un anno di secondi per una curva da sempre alla frutta. Risate dei presenti, beccati anche gli arbitri che sghignazzano osservando il tutto.
Bene, il pubblico biancoblu la sua parte la fa da subito, e la farà per tutti i quaranta minuti, come reagiranno i giocatori?
I primi minuti sono appannaggio di Spencer che porta subito avanti gli ospiti (0-5), prima che Nelson ed un Jenkins particolarmente accorto riportino sotto i padroni di casa (4-5).
Derby tecnicamente povero, difese non certo votate al sacrificio (primo fallo Virtus dopo 7 minuti e 46 di gioco, Fortitudo che ne commette appena tre in dieci giri di lancette), erroracci ed errorini, in tutto questo can can lUpim mette il naso avanti grazie a Mancinelli (8-7) a metà quarto.
Frazione che bene o male arriva al termine, 14-14 e speriamo che nel secondo quarto si possa assistere a qualcosa di più concreto in termini tecnici.
Via che si parte, Upim che accelera, più sette (21-14) e questa Virtus non reagirebbe nemmeno dietro lauto compenso. La Effe non molla, Jenkins firma il massimo vantaggio con due missili consecutivi ai quali fanno seguito due punticini dalla media con i bianconeri spettatori non paganti: 31-19 e molti dei presenti sicuramente pensano ma non dicono (sai, la scaramanzia) che la partita possa già definirsi conclusa.
La panchina Virtus sembra un casello autostradale a Ferragosto, traffico continuo in entrata ed uscita, Pillastrini prova a mischiare i quintetti ma la serataccia di tutti i suoi giocatori, Chiacig e Garri esclusi, non permette al coach di vivere momenti tranquilli.
Bene o male qualche punticino i bianconeri riescono a rosicchiarlo ma quando i lunghi biancoblu fanno la voce grossa con Bagaric (stoppata umiliante allimbarazzante Di Bella più una serie di altre cosette utili) e Thomas, la sera virtussina torna fredda e buia.
Primi venti minuti che si chiudono sul 39-29 e la partita non va consegnata agli archivi solo perché alla Effe qualche volta le cose non riescono proprio benissimo.
Apertura di terzo quarto e Fortitudo che arriva a più quattordici prima ed al massimo vantaggio sul più diciassette poi (53-36) con Nelson ennesimo protagonista e Cavaliero tarantolato che marcherebbe anche Sabatini se solo gli venisse chiesto. I bianconeri sono davvero imbarazzanti e quando Jenkins stoppa Giovannoni, al quale rende diversi centimetri, beh, è davvero notte fonda per Pillastrini ed i suoi. Un dato su tutti: primi liberi tirati dallUpim al 25 (sì, venticinquesimo) di gioco, non perché gli arbitri non fischino ma semplicemente perché la Virtus si chiama La Fortezza solo per dovere di sponsor e difende tanto quanto la prima fila di spettatori del parterre. Quarto che si chiude con la Fortitudo che mantiene un buon vantaggio, più tredici, 58-45.
Via agli ultimi dieci minuti, via per modo di dire, visto che le due compagini non si offendono per almeno tre minuti e lo spettacolo non è proprio per palati fini. Ci prova Garri a dar la scossa ai suoi (58-48) ma Jenkins è lesto a replicare. Nelson accende la quinta lampadina e deve abbandonare la sfida dopo aver lanciato segnali ben chiari sulla propria tenuta fisica e mentale, oltre a due triple in momenti chiave dellincontro.
Il mai domo Garri e lectoplasmatico Giovannoni riportano i bianconeri al -7 ma è un fuocherello di paglia che i pompieri Jenkins e Calabria spengono in un amen, impresa intervallata da uno splendido cross di Conroy sul quale un centravanti sarebbe andato a nozze: 68-55, e possiamo già cominciare a preparare i bagagli per il ritorno. Effe che comunque non molla ed arriva al più diciassette che rappresenterà anche lo scarto finale.
Tripudio biancoblu in campo e sugli spalti, Torres scarica ladrenalina sotto la Fossa, Bagaric, Jenkins e Thomas ridono come bambini, dallaltra parte i bianconeri prendono la via degli spogliatoi sotto gli occhi di un Sabatini che eufemisticamente potremmo definire deluso. E non è escluso che per alcuni di loro potrebbe essere stata lultima esibizione con la maglia della Virtus.
Considerazioni finali: la Fortitudo non è ancora guarita del tutto e le prossime due sfide in campionato (Biella e Pesaro) più che quella di coppa (Dynamo Mosca) potranno fornire segnali. Biancoblu che hanno giocato di squadra, lorchestra ha funzionato bene ed usando una frase fatta, ognuno ha portato il proprio mattoncino. Devastante limpatto di Nelson, imponente il muro alzato da Bagaric e Thomas, misurato Jenkins (per quanto possa esserlo Horace), utili Mancinelli e Lamma, oscuri e preziosi Cavaliero e Torres, a corrente alterna Calabria ma comunque va bene così. Ottima la gestione di Mazzon che si improvvisa anche capopopolo chiedendo al pubblico un ultimo sforzo quando gli avversari si rifanno sotto: risposta immediata, coach soddisfatto.
Dallaltra parte niente di buono. Forse Sabatini dovrebbe pensare di più alla parte tecnica della squadra (o almeno parlarne di più) e tralasciare isteriche reazioni contro chi non la pensa come lui.
Holland, Spencer e Anderson giocano come se non si conoscessero, Conroy è imbarazzante ed irritante, Giovannoni ci prova ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, Crosariol e Di Bella giocano solo perché bisogna raggiungere un certo numero di italiani a referto e piange il cuore vedere che indossano la maglia della Nazionale con i risultati che tutti conosciamo; Chiacig e Garri sono le uniche note quasi positive dellincontro, Pillastrini deve contare su di loro perché tutto il resto è un pianto e non procediamo oltre.
[b]TABELLINI[/b]
UPIM BOLOGNA: Jenkins 22, Nelson 12, Mancinelli 8, Cittadini n.e., Torres 9, Lamma 2, Cavaliero 2, Bagaric 8, Janicenoks n.e., Thomas 12, Calabria 5, Cortese n.e.
LA FORTEZZA BOLOGNA : Holland 15, Spencer 17, Conroy, Anderson 4, Crosariol 4, Giovannoni 9, Novi n.e., Chiacig 7, Di Bella, Lestini n.e., Da Ros n.e., Garri 7
[b]PAGELLE[/b]
UPIM BOLOGNA: Jenkins 7 Nelson 7 – Mancinelli 6,5 – Torres 7 – Lamma 6,5 – Cavaliero 7 – Bagaric 7 – Thomas 7 – Calabria 6 – N.E. Cittadini, Janicenoks & Cortese n.e. All. Mazzon 7
LA FORTEZZA BOLOGNA : Holland 5 – Spencer 5,5 – Conroy 3 – Anderson 4 – Crosariol 4 – Giovannoni 5,5 – Chiacig (*) 6, Di Bella 4 – Garri 6 – N.E. Novi, Lestini & Da Ros n.e All. Pillastrini 6
Arbitri: Facchini (6,5) D’Este (6,5), Sardella (6,5)
[b]PLAY OF THE MATCH[/b]
Pick & roll Anderson-Giovannoni, autostrada spianata per il 2 metri e 02 italo-brasiliano; dal nulla sbuca Horace Jenkins (centimetri 185) e palla che finisce in parterre dopo la stoppata del play fortitudino. Vi lascio immaginare la temperatura del pubblico dopo tale gesto tecnico..
[b]HANNO DETTO[/b]
Mazzon (All. Upim Bologna): non dimenticherò mai di aver vinto il Derby numero 100. Il pubblico è stato il nostro sesto uomo, nei primi minuti sono stati fondamentali per toglierci la pressione di dosso. Siamo orgogliosi di loro, del pubblico più caloroso dItalia. Abbiamo lavorato bene e si è notato il fatto che abbiamo finalmente lavorato al completo. Nelson ha spostato alcuni equilibri, si è vista la differenza tra averlo e non averlo in squadra. Ottima la reazione di squadra, soprattutto in difesa.
Sacrati (Presidente Upim Bologna): sono estremamente contento di aver vinto il centesimo Derby. Grande intensità da parte dei ragazzi, la mentalità è quella giusta. Era importantissimo vincere stasera, ci siamo riusciti anche grazie a questo splendido pubblico.
Pillastrini (All. La Fortezza Bologna): ho visto una Fortitudo carica da subito e molto tonica. Anche noi siamo partiti concentrati ma poi sono venuti a galla i nostri soliti problemi. Attacchi confusi, cattiva circolazione di palla, non abbiamo punti di riferimento, quando troveremo il nostro punto debole dovremo intervenire.
[b]DIAMO I NUMERI[/b]
Spettatori: 5031; presenti circa centocinquanta tifosi ospiti, nessun problema.
Tiri da 2 punti: F 24/38 (63%), V 17/38 (45%)
Tiri da 3 punti: F 7/23 (30%), V 7/20 (35%)
Tiri liberi: F 11/15 (73%), V 8/17 (47%)
Rimbalzi: F 34 (Offensivi 11 Difensivi 23, Thomas 11), V 35 (Offensivi 15 – Difensivi 20, Holland 8)
Assist: F 17 (Torres 4), V 5 (Conroy 3)
Palle perse/recuperate: F 14/18 (Torres 4/Mancinelli 3), V 18/15 (Anderson 5/Spencer & Conroy 2)
Stoppate: F 4 (Bagaric 2), V 2 (Garri & Crosariol 1)
Schiacciate: F 5 (Thomas 2), V nessuna
Falli fatti/subiti: BO 22/20 (Nelson 5/Thomas 5), V 20/22 (Holland & Spencer 4/Giovannoni 6)
Valutazione: F 101 (Jenkins 26), V 57 (Holland 13)