[b]Partita dominata quasi interamente dalla Sutor che vince con un punteggio di 82 a 73. In tribuna due spettatori deccezione: Stefano Pillastrini, ex coach giallo-blu e Diego Della Valle[/b]
Chi pensava che non si poteva ripetere lesperienza dello scorso anno di vincere contro la squadra più titolata e griffata dItalia, lArmani Jeans Milano, non immaginava minimamente la partita che ieri si è svolta al Palasavelli tra la Premiata Montegranaro e, appunto, Milano.
Stefano Pillastrini, lamatissimo ed ex coach giallo-blu che era seduto in tribuna, avrà pensato che lallievo Finelli potrà superare il maestro? O ancora quale spettacolo migliore da offrire al patron della Tods Diego Della Valle presente al PalaSavelli in compagnia del figlio?
Domande queste che hanno avuto una immediata risposta quando alla prima azione, 18.16 circa, Jobey Thomas ha intercettato il primo pallone correndo subito in contropiede a piazzare i primi due dei 25 punti personali messi a segno contro la squadra delle ex scarpette rosse con percentuali sue, nel primo quarto, del 100% sia al tiro da tre che al tiro da due.
Quintetto invariato per Finelli con la sola eccezione di Amoroso partito dalla panchina per Filloy schierato da cinque e autore di una grande difesa sul temibile Sesay, capace di segnare un solo punto nei primi 20 minuti di gioco. La grandissima e devastante difesa della Sutor è stata la chiave di volta del primo tempo gloriosamente finito con una super Premiata che si concede il riposo lungo sul più 21, 51 a 30.
Milano non è mai riuscita ad entrare in partita nonostante il rientro dellinfortunato Danilo Gallinari sul quale erano riposte speranze e aspettative che però sono rimaste tali. Nessun impatto sulla partita per Travis Watson eccellentemente controllato da Ford, poca incisività anche per Massimo Bulleri, Milano ha visto lampi di luce solo da Vukceciv e Gaines, con i quali è riuscita ad arraffare un misero vantaggio al 6° (16 17). Dopodichè la partita è stata un esclusivo monologo per i giallo blu con solo un istante di buio in cui la Premiata ha tremato credendo che lincantesimo negativo che aveva avvolto nelle prime partite casalinghe le mura del PalaSavelli potesse ripresentarsi. Istante che si è palesato nellultimo quarto di gioco quando Milano si è riportata sotto nel punteggio raggiungendo anche la soglia del meno sette dopo il profondo baratro del meno venti dei tempi precedenti. Il break dei milanesi è stato possibile per un momento di eccessiva rilassatezza che gli uomini di Finelli si sono concessi dopo la consapevolezza, probabilmente, di avere la vittoria in tasca e anche per un ostinata voglia di riorganizzazione del lavoro da parte di Caja che ordina la zona 2-3. Il risultato è stato quello di vedere la Sutor un po in difficoltà nellimpostare lattacco alla nuova difesa schierata da Milano. Bulleri approfitta così per piazzare la tripla del 73 62 al 36° sfiorando per un pelo, poco dopo, quella del possibile meno 6 sul 73 a 64. La Premiata ne esce confusa col risultato che non riesce più a fare canestro e con Watson e Vukcevic che fanno riavvicinare Milano. Non sarà un avvicinamento definitivo perché ancora una volta una schiacciata di Ford a rimbalzo interrompe le illusioni milanesi. Nel finale, esattamente come allinizio, ancora la firma di Thomas che con una letale tripla ammazza il match sul risultato di 82 a 73.
Finisce così una partita entusiasmante anche se a senso unico per larghi tratti. La Sutor raccoglie i risultati di queste prime otto giornate e si ritrova seconda, a 10 punti, nella classifica generale in coabitazione con altre cinque squadre e con davanti solo la capolista Siena
[b]Sala Stampa: Attilio Caja e Alessandro Finelli [/b]
Attilio Caja, nuovo coach dellArmani Jeans, rompe il ghiaccio della conferenza stampa e analizza la partita della sua squadra con molta calma nonostante il brutto risultato registrato al PalaSavelli: In questo momento per noi giocare con una squadra che esprime unintensità come quella di Montegranaro è difficile. Non siamo pronti e lo si è visto già dalliniziale impatto in gara, col nostro playmaker che si è fatto intercettare il primo passaggio effettuato. Secca e spietata lanalisi del coach meneghino che rincara la dose e sottolinea la mancanza di un play allinterno del suo roster: si è visto che abbiamo nettamente bisogno di un playmaker perché anche nei momenti cruciali non abbiamo gestito il gioco come invece andava gestito. Non abbiamo avuto unaggressività costante ma soltanto in certi momenti: bene in attacco nel primo quarto, abbiamo fatto qualcosa di buono in difesa ma poi davanti ai canestri di grande qualità di Montegranaro ci siamo disuniti e quando questo accade emerge la mancanza del playmaker che prende per mano la squadra, facendogli fare le scelte giuste. Invece ci capita di subire grossi parziali e anche se poi cerchiamo di reagire diventa comunque molto difficile. In questo momento la differenza dei punti in classifica è assolutamente giusta perché Montegranaro ha unintensità mentale e fisica parecchio superiore alla nostra e questo conta, più dei nomi, dei soldi o di altre cose. Montegranaro ha dimostrato di averle e ha meritato di vincere.
Coach Finelli studia lo scout e ascolta attentamente lanalisi del suo collega prima di iniziare il suo intervento. Onestamente abbiamo giocato un eccellente partita di squadra. Questo è un gruppo molto unito che lavora bene e si allena bene nella quotidianità e tutto ciò ci porta ad avere una buona intensità di gioco. Abbiamo espresso una buona pallacanestro aggressiva: avevamo alcuni obiettivi tecnici come quello di limitare Sesay che nelle ultime gare aveva giocato molto bene aprendo il campo con i tiri da tre e il fatto che nei primi due quarti, dove si è giocata la partita, lui abbia fatto un punto in 18 minuti significa che il lavoro fatto su di lui è stato buono, così come i due punti di Watson nei primi venti minuti. Un altro dei nostri obiettivi era togliere a Bulleri e Gaines il talento, limprevedibilità, il pick n roll in transizione e anche lì, soprattutto nei primi due quarti, lobiettivo è stato raggiunto, con Bulleri che ha fatto due punti nei primi 16 minuti e Gaines che ha avuto problemi con i falli. Lapproccio da un punto di vista mentale e tattico, oltrechè di pura intensità, è stato buono e ci ha permesso di scavare il solco. A volte le statistiche aiutano, altre volte no; comunque nei primi due quarti sono venute fuori 12 palle recuperate e solamente 4 perse e questa differenza, unita allintensità e al fatto che nel primo quarto la nostra vena di attacco era buona, ha permesso di scavare quel solco che ci ha portato alla vittoria, segnando anche canestri difficili. Quindi prosegue e conclude dicendo: sicuramente la partita si è giocata nel secondo quarto, col parziale di 22 a 8: lì abbiamo preso il vantaggio che ci ha permesso di andare a più 20 al riposo.
[b]Tabellini[/b]
[b]PREMIATA MONTEGRANARO[/b]: Minard 6, Ford 19, Garris 7, Nasini, Cinciarini 3, De Luca, Vitali 9, Thomas 25, Filloy 6, Amoroso 5, Steffel n.e., Lechtaler 2. All. Finelli
[b]ARMANI JEANS MILANO[/b]: Sesay 10, Gaines 13, Toure n.e., Gallinari 12, Bulleri 5, Aradori, Shaw, Watson 15, Vukcevic 18, Enzo n.e., Gentile n.e., Gadson n.e. All. Caja
[b]Chiara Marzan[/b]