15 novembre. E’ questa la data che la Virtus Roma dovrà attendere per conquistare la sua prima vittoria in Eurolega. All’ABDI IPEKÇI SPORTS HALL infatti, la Lottomatica Roma cade di fronte a un orgoglioso Fenerbache che, nel semigelo di uno stadio stranamente deserto, conduce sin dall’inizio la partita.
Si diceva in giro che in quel di Istanbul si attendevano delle conferme da parte di Roma. E conferme sono arrivate, ovvero una brutta partenza come nei match di Treviso, Madrid e nel derby contro Rieti, e scarsa precisone di Allan Ray al tiro, come nella battaglia del Vista Alegre con il Real. Un passo indietro, dunque, rispetto alla bella prova dei giallorossi messa in mostra nel mezzogiorno di fuoco al Palaverde. E’ vero che Roma è partita subito dopo la vittoria contro Treviso alla volta di Istanbul per l’avvenuto anticipo del match da parte dall’Eurolega, è vera la stanchezza di disputare un match a 48 ore di distanza da un’ardua vittoria conquistata in campionato così come è vero che Roma, adesso, è di fronte ad un eloquente 0-3 in Eurolega.
Non ci si può nascondere: l’iniezione di fiducia, infusa dopo la partita con la Benetton, è svanita come neve al sole davanti ai canestri di un indemoniato Turkcan, di un sontuoso Will Solomon e di un ritrovato Kutluay, cecchino come ai tempi in cui divenne campione d’Europa col Panathinaikos. Il primo domina sotto i tabelloni,i raccogliendo la bellezza di 17 rimbalzi e mettendo a segno 13 punti; il secondo portando a casa falli e mettendo a referto 21 punti; infine il play, creando gioco e inanellando 21 punti per la gioia dei tifosi di casa. La partita vive così, sotto i colpi dell’ex senese e di un Damir Kaan in serata di grazia (4/6 da 3) e annaspa su quella distanza di 10 punti che Roma riesce spesso a colmare con dei piccoli minibreak, purtroppo regolarmente annullati dalla immediata reazione turca. Repesa prova ad aggredire nuovamente l’avversario con la stessa zone press che aveva debellato il team di Ramagli, ma questa volta non ottiene lo stesso risultato. Un Ukic nuovamente confusionario in cabina di regia non agevola certo il compito dei suoi, che si tengono a galla grazie al solito islandese di ghiaccio, e ad un Erazem Lorbek che si incarica di mettere a segno punti nel verniciato. La Virtus è questo o poco più, essendo vani i tentativi di un Hawkins, e i colpi a salve di un Allan Ray che, dopo l’1/8 da 2, il popolo romano continua ad aspettare a braccia aperte, magari meno pazientemente rispetto alla torrida sera di agosto in cui venne annunciato, infondendo sogni di mezza estate ai tifosi capitolini.
Il match si chiude 85-66 per gli uomini di Tanjevic, e l’appuntamento, dopo l’impegno di campionato contro l’Air Avelino dell’ex Righetti, è per giovedì prossimo contro il Brose.15 novembre, per l’appunto.
Articolo inserito per conto di: Aljosa Vella